ciao a tutti
intervengo in questo filone perché la cosa mi riguarda da vicino dato che faccio la traduttrice di professione (non di libri ma di manualistica tecnica ma il principio è lo stesso).
il principio base su cui si fonda il lavoro del traduttore è quello che il testo tradotto deve coinvogliare il senso e il messaggio e non le parole del testo originale.
questo vuol dire che non si devono mai tradurre le parole ma il significato del messaggio.
un altro cardine importante è che i titoli si traducono SEMPRE alla fine, solo dopo aver letto ifatti interamente un'opera si può tradurre il titolo, vale anche per i manuali tecnici, non posso tradurre il titolo di un paragrafo che magari mi presenta una particolare funzione se non ho letto cosa fa la funzione stessa!
spero che i colleghi al lavoro lo abbiano fatto attentamente
a mio avviso, doni non è malvagio, di sicuro rende il senso della storia cosa che la traduzione letterale di hallows non consentirebbe altrettanto. pegno invece non mi piace, in italiano ha una connotazione più negativa; in fondo, a prescindere dalla leggenda e dall'uso che se ne fa, i 3 oggetti possono aiutare chi li possiede...
Concludo con un esempio di traduzione assurda e orripilante vista in un'importante attrazione della mia città anni fa (spero lo abbiano rimosso nel frattempo):
una porta doveva vietare l'ingresso ai visitatori perché da utilizarsi solo dal personale. ebbene chiunque abbia visto un qualsiasi film americano, sa che c'è scritto STAFF ONLY, PRIVATE, NO ADMITTANCE e cose del genere.
ebbene lì figurava RESERVED ENTRANCE che non vuol dire assolutamente nulla!!!
ma il problema non è per i madrelingua inglesi che si saranno fatti una grassa risata, pensate ad un povero giapponese che ha il suo bel vocabolario e ha un "simbolo" nella sua lingua per indicare staff only e si ritrova queste due parole insieme che non gli corrispondono a nulla...
e quello che fa rabbia a me è che ci sono persone che fanno questo mestiere senza sapere nemmeno da che parte si comincia.