L'isola di Avalon

°°ELRIEN°°

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    Fannith
    Post: 12
    Città: TRAPANI
    Età: 42
    Sesso: Femminile
    00 18/08/2015 19:06
    Fata Naturale (Aria) Giovane
    KARMA ATTUALE: 4060 (15/02/2016)

    denari trasportati: 2780
    denari depositati: 0

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    CARATTERISTICHE INNATE

    1) Metri percorribili in un round (volo): giovane 9
    2) Resistenza magica : giovane+2
    3) Sensi sviluppati : vista, udito, olfatto
    4) Bonus taglia : giovane +3
    5) Skill fisiche di base: agilità +5, forza -2, resistenza -2


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    CAPACITA’ SINGOLARI

    Capacità singolari: ammaliare, empatia faerica, metamorfosi, mutaforma, tutt’uno con la natura e passo di vento.


    AMMALIARE
    Questa capacità permette alla fata di ammaliare un individuo, sottomettendone la volontà, tramite risata cristallina, sguardo, le movenze o il linguaggio.
    L'effetto, se l'incantesimo va a buon fine, è simile allo charme: l'essere considererà la fata sua migliore amica, la vedrà come un essere che va difeso e protetto e i cui consigli saranno giudicati dall'ammaliato come i migliori. La vittima inizierà a provare verso la fata un senso di devozione assoluto, come se ne fosse infatuato, esaudendo le sue richieste per quanto gli sia possibile. Ovviamente perchè questo accada la fata dovrà avere sempre un atteggiamento accomodante nei riguardi della persona e non potrà comunque ordinare al pg di fare qualcosa contro il proprio allineamento a meno che non sia supportato da una buona dialettica di convincimento.
    Dunque nessun ordine, non è soggiogazione.
    E' doveroso ricordare che l'agire della fata sarà come sempre in accordo con il suo allineamento. Potrà essere usato, per esempio, per bendisporre qualcuno e per far sì che prenda le loro parti in una discussione, per stupirlo o meravigliarlo, o semplicemente per mostrargli qualcosa che magari il pg non avrebbe notato.
    Al termine dell'ammaliamento la persona non si accorgerà di essere stata ammaliata, rimarrà tutt al più confusa sul motivo che l'ha spinto a prendere una particolare posizione, rimanendo però inconsciamente convinto di aver agito secondo la propria volontà.
    Non potranno essere ammaliate razze non morte.

    LIVELLO 1 concentrazione 3round, durata 3 round

    EMPATIA FAERICA
    La fata può percepire i sentimenti e lo stato d'animo di uno o più esseri da lei prescelti in un preciso momento.
    La percezione empatica, lungi da essere una lettura del pensiero, può essere paragonata ad una lettura dello stato emotivo, reso possibile innanzi tutto dalla natura psichica della fata, essere che per definizione vive di sentimenti. La comprensione dell'animo dell'essere soggetto all'empatia porta inoltre la fata a intuire quelle che possono essere le intenzioni della creatura nell'immediato presente, come potrebbe essere un'intenzione di attacco, di raggiro, o (importante) se stia mentendo.
    Per definizione questo potere si può adattare ad un infinità di situazioni e può fare avvicinare la fata ad una miriade diversa e sfaccettata di sentimenti. Può essere dunque utile per comprendere se una persona minacciosa abbia intenzioni realmente cattive o meno, oppure può essere usata semplicemente per entrare in sintonia, durante una conversazione, con l'interlocutore al fine di guadagnarsi la sua fiducia o aiutarlo -conoscendone i sentimenti- a risolvere qualche problema oppure, infine, per trovare le giuste argomentazioni in una disputa.
    L'agire della fata sarà come sempre in accordo con il suo allineamento. Questo potere comporta d'altra parte un minimo di partecipazione della fata al sentimento di cui è testimone. La fata rimarrà influenzata per tutto il giorno dal sentimento provato, data la sua sensibilità.
    Non potrà mai, per autodifesa, utilizzare questo potere su spettri o rischierebbe la morte.
    In caso gli interlocutori siano in possesso della skill “sotterfugio” si effettua la comparazione dei livelli delle skill. A parità di livello l’inganno viene percepito dal possessore della capacità singolare “empatia faerica”.

    LIVELLO1 concentrazione 2 round
    A questo livello la Fata che si adopererà per entrare in contatto con un interlocutore (fino ad un massimo di due alla volta) ne percepirà i sentimenti e le emozioni, riuscendo in tal modo a coglierne le intenzioni ed a scegliere il modo migliore per rapportarsi con esso.

    METAMORFOSI (forma Umana)
    Le fate possiedono la capacità di assumere sembianze umane o elfiche, differenti ogni volta per aspetto ed età.
    Questa capacità potenziale si acquisisce con l’esperienza e presuppone un alto livello di autocontrollo, infatti è necessaria una grande concentrazione per poterla assumere e mantenere. Lo stato sarà quindi transitorio e breve.
    La fata grazie a questa capacità singolare acquisisce solo esteriorità umane, non organi o sangue.
    La fata che utilizzerà tale desterà nell’essere non faerico che la potrà notare non potrà essere certo di ciò che vede e di ciò che avrà a visto: un attimo noterà dei dettagli che l'attimo dopo non vedrà più... subito gli sembrerà di aver visto qualcosa che poi cambierà, non rendendo possibile fissarla in una descrizione precisa. Questo lascerà nell'interlocutore un senso inappagato, quasi qualcosa mancasse qualcosa, ci fosse qualcosa di sbagliato che però l’essere che non appartiene alla razza faerica non riuscirà definire o a comprendere fino in fondo. Per questo non sarà neanche in grado di descrivere la persona con cui ha parlato, arrivando talvolta persino a credersi pazzo, a pensare di non aver mai visto quella persona che non sa se definire fanciulla, bambina o vecchia.
    La forma umana non dev’essere pensata come una forma alternativa all’essere fata, ma sempre e solo come una capacità che si può usare per un fine pratico, come per celare la propria natura, sollevare qualcosa di ingombrante, sostenere una persona ferita.
    Molte fate inoltre ritengono questa forma svilente e non amano affatto assumerla.
    Ogni danno ricevuto in forma umana riporta immediatamente la fata in forma eterea.

    LIVELLO 1 concentrazione 3 round, durata 5 round

    MUTAFORMA: Colibrì
    Questa capacità singolare permette alla di mutare in una forma animale di taglia piccola che non superi di più di 1/3 il loro peso.
    L’animale può essere di qualsiasi tipo (purché di taglia piccola) . Solo nel caso delle Fate dell’Acqua potrà essere un animale d’acqua o anche un anfibio. Naturalmente per quanto riguarda la scelta dell’animale bisognerà che esso sia consono alla famiglia di appartenenza (ad esempio una banshee non potrà assumere la forma di un animale unicamente diurno e così via…).
    L’animale in cui la fata si trasforma sarà sempre lo stesso, animale con cui la fata ha particolare affinità.
    L’animale dovrà avere, più o meno, le dimensioni di una lepre o di un coniglio. Potrà essere un pipistrello, un piccolo uccello, un rospo, una rana, un coniglio, un pesce (solo per le fate d’acqua), un piccolo serpente, cuccioli di piccoli animali ecc.
    L’animale scelto dovrà essere confermato dalla caporazza.
    Le skill e le capacità singolari in tale forma non sono valide.

    LIVELLO 1: concentrazione 5 round, durata 4 ore

    VISIONE ACCECANTE
    Con questa capacità la fata può stordire qualsiasi creatura che non sia non morta.
    Il potere necessita di un tempo di concentrazione in cui la fata raggiunge l’essere da incantare e si fa vedere.
    La sua visione provoca nella creatura una perdita di concentrazione che lo lascia in uno stato simile all’imbambolamento per un round.
    La visione, infatti, sarà mirata a stordire chi ne è vittima, mostrando la vera natura della fata, la linfa vitale che scorre nel suo corpo in maniera vivida e reale. L’essere che subirà questa capacità singolare potrà percepire il flusso d’energia della fata, vederne chiaramente l’aura tanto luminosa che parrà quasi accecarlo (in realtà non è un flash dovuto all’energia dell’aura della fata, quanto una visione che avrà corpo solo nella mente della vittima)
    La fata può incantare solo se vista.
    Non potranno essere accecati Darkgul e vampiri.

    LIVELLO1: 2 round concentrazione, durata 1 round
    Contatto visivo, distanza massima 5 mt

    TUTT’UNO CON LA NATURA
    fin da quando nasce la fata viene 'cullata' dalla natura come se questa fosse una madre amorevole. già in forma astrale comincia a percepirla, a conoscerla, a individuarne i segreti tanto che la natura stessa diventa parte indispensabile del suo animo, la sua casa, la sua culla, il suo mondo e la sua essenza. prendi una fata, toglila alla natura e morirà nel giro di pochi round,probabilmente. allo stesso modo succede con gli animali: è nella natura delle fate percepire, comprendere i sentimenti, sentirli fluire dentro di sè (le fate son fatte della materia dei sentimenti)... e, nel grande abbraccio della natura, sono compresi gli animali con cui s'intenderà sin da subito perchè ciò che li lega è un'affinità naturale.. Questa capacità naturale non ha livelli in base all’avanzamento del karma, ma garantisce ad ogni fata tre semplici cose:
    1 )non esser mai percepita da animali (di origine naturale e non magica) come pericolo
    2) comprensione del linguaggio animale (capacità di dialogare con animalicome se si trattasse di membri della propria razza)
    3) conoscenza della flora e della fauna limitatamente alla zona in cui la fata “dimora” (foresta luce per auree e naturali, bosco oscuro per le banshee)

    PASSO DI VENTO
    Da sempre è difficile scorgere una fata a meno che questa non voglia farsi notare: essendo esseri di natura magica e di ridottissime dimensioni, spesso restano celate agli astanti finchè la loro innata curiosità non le spinge a palesarsi loro.
    La fata per sua stessa natura compie pochissimo rumore nel muoversi o nel volare, ed ha grande abilità nel nascondersi viste le dimensioni minute.
    la fata è in grado di nascondere il rumore dei propri passi su terreni boschivi, prati, o comunque manti erbosi, il frullare delle proprie ali, nascondersi dietro ripari occasionali. Questa capacità singolare non aumenta di livello al crescere del karma, restando comunque una caratteristica di ogni fata


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    SKILL FAERICHE

    °°Espressività Artistica (Canto) Livello I


    INCANTI DI CLAN

    LIVELLO 1: da 0 punti karma a 8.999

    FATE DELL’ARIA - SFERA DI VENTO

    Le Fate d’Aria hanno la Capacità di creare una Sfera di Vento richiamando a sé la Forza dell’Elemento che le Contraddistingue. Questa Sfera di vento si formerà attorno alla fata come una barriera protettiva, lasciando al suo interno lo spazio vitale per la stessa. La sfera seguirà in tutto e per tutto gli spostamenti della fata e la difenderà dagli attacchi che potrebbe ricevere mediante armi da lancio ( archi, balestre, fionde, pugnali, ecc), per le fate adulte e veterane è possibile scegliere se utilizzare la skill su se stessi o su altri.

    LIVELLO1: 2 round concentrazione, 3 round durata (diametro 40cm, protegge solo la fata)

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    MALUS

    }{MALUS COMUNI A TUTTE LE FATE:
    1) Sono richiamate da particolari campanellini in argento, reperibili presso la congrega dei Maestri dei Mestieri, che fanno loro perdere la capacità di concentrazione. Il campanellino non è magico, con ciò non significa che ogni campanello d’argento abbia questo potere sulle fate. L’unico capace di deconcentrare la fata è accordato su una particolare nota musicale, nota che secondo le leggende delle fate è quella che corrisponde alla loro risata.

    2) Data la loro curiosità innata e la loro facilità di distrazione, l’apprendimento delle fate per le skill del paniere comune risulta essere più lento della media delle altre razze, acquisendo un punto abilità ogni 5000 karma anziché ogni 3000


    MALUS DELLE FATE NATURALI

    Abituate a vivere all’aria aperta, in stretto contatto con il loro ambiente, esse soffrono se confinate in spazi chiusi. Il malessere emotivo e la perdita dell’orientamento causati da questa staticità forzata provoca la riduzione della loro capacità di concentrazione (aumento di un round per ogni concentrazione).

    N.B. Il disagio sarà di diversa intensità a seconda del tipo di contenitore che tratterrà la Fata e della Famiglia di appartenenza. Quindi, mentre una Fata in una scatola, una caverna o comunque in un ambiente particolarmente angusto quale un ripostiglio o uno sgabuzzino, subirà completamente l’intensità del Malus (aumento di un round per la concentrazione), una Fata in una stanza non sarà pienamente soggetta a tale Malus (no round aggiuntivo), sia nel caso in cui la Fata trovi tracce del proprio elemento, e in questo caso potrà rimanere nella stanza per un periodo più lungo senza problemi, sia nel caso in cui non si trovasse a contatto con esso, sentendosi spaesata e soffrendo per tale allontanamento, con la conseguente necessità di ricongiungersi a questo.
    [Modificato da Sylhel 15/02/2016 14:43]
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    Sylhel
    Post: 18
    Sesso: Femminile
    00 15/02/2016 14:42
    La Favola di *Elrien*


    Le fate che vivevano sul Lago di Mon erano tutte radunate dietro la piccola cascata, lontane da occhi indiscreti. Aure diverse facevano tutte da corolla, come i petali di un fiore, a una creatura che aveva perso la sua luminosità. Inginocchiata su una foglia al centro di quel concilio Shy'liig piangeva lacrime grigie. Grigi erano i suoi capelli, sfibrati, grigia la pelle e tormentati gli occhi, pieni di una angosciosa paura conosciuta soltanto alle Bean Sidhe. Dietro le ciglia continuava a vedere quella freccia vagante calare tra le foglie, sfiorarla e ferirla. Da quel cerchio, come un petalo che cade, si fece avanti infine l'Aurea Meylinn, osservando l'ala spezzata della Sylph. La fata della Luce aveva appreso dai Centauri che vivevano nella FOrestaOltreIlLago il tocco guaritore, e le sue piccole mani presero a disegnare strani simboli sulle grandi ali traslucide di Shy'liig, mentre tutte le figlie di Mon cantavano. Fu una lunga notte, ma il mattino dopo le grandi ali della figlia dell'Aria brillavano del loro blu intenso, e l'aura tornava a comparire come un timido alone attorno alla pelle grigiastra. Essa esplose quando, per la prima volta dopo quella che le era sembrata un'eternità, la Sposa si librò nell'aria ancora una volta, in alto, sempe più in alto, mentre una brezza gentile l'accompagnava verso il Sole. Volava veloce, e ad ogni battito d'ali la sua aura diventava più luminosa e sgargiante. Ci sono cose che gli umani non capiranno mai: danzare nell'aria, cadere in picchiata per poi sollevarsi di nuovo verso il blu, è una di queste. Era di nuovo libera, parte del suo elemento, e fu allora che rivolgendo gli occhi al cielo vide qualcosa brillare ardentemente, fondendosi con le prime luci dell'Alba. Una Stella-che-cade attraversava il cielo che virava lentamente verso i colori rosati, e fu proprio in quell'istante, lontana dalla Terra quasi quanto lo sono le nubi, che sentì un battito dento di sè. Una luce azzurrina si era formata in lei, una nuova vita, figlia della libertà e della spensieratezza, salutata dal Cielo.


    Quando il Vento cessò di spirare Shy'liig era ormai giunta presto l'Isola Azzurra di Myddvai. Qui lei si fermò, e spalancate le braccia nel mezzo della Radura Incantata lasciò che una piccola stilla di luce argentea si separasse da lei. Una nuova vita pulsante di energia palpitava davanti ai suoi occhi, come se avesse permesso al suo stesso cuore di separarsi da lei. Dopotutto, le figlie non sono invero il cuore delle proprie madri? Fu sorridendo che Shy'liig si disgregò: accadde senza rumore, mentre minuscole stille di energia tornavano all'aria che le aveva sempre cullate, sospingendo lontano dalla Radura la nuova creatura.Come un soffione sospinto dal vento, la piccola fata danzò tra le fronde dei rami e gli steli d'erba, in alto verso le nuvole e poi tra i petali dei fiori, fino a quando da quell'involucro di energia, come liberandosi da un guscio, non prese forma un corpicino esile come il gambo di un fiore e leggero come un pensiero. In quel prato tuttavia non era sola, un figlio degli elfi guardava a bocca socchiusa lo spettacolo assai singolare, e quando si avvicinò allungò una mano senza toccarla, semplicemente indocando le grandi ali dipinte d'azzurro che s'aprivano sulla schiena "Mmma... aab" balbettò con voce incerta, sena dire null'altro. La creatura sorrise, frullando le ali in un volo incerto come le parole del bambino e osservandosi con uno stupore che non l'avrebbe mai abbandonata. Dunque la chiamarono Mab all'inizio dei Tempi.


    Mab e Ciridàn furono amici inseparabili, estate dopo estate. Quando i ghiacci dell'Isola di Myddvai si scioglievano il bambino degli Elfi, che poi divenne un giovane dai lunghi capelli chiari e gli occhi ricolmi di stelle, tornava ai margini della Radura Incantata, lì dove la Sylph lo attendeva. Insieme sfidavano il vento in velocità e rotolavano giù dalle colline, cantavano assieme nelle notti alla luce della Luna e lasciavano che il sole illuminasse i loro giochi e quelli dei loro popoli. La vita sull'Isola era davvero dolce. Un giorno non troppo distante Vinyadd, l'Oscura fata del Tempo che abitava la Radura Incantata, prese da parte la giovane Mab. L'aveva vita sorridere alle parole di Ciridàn e riposare sulla sua spalla; li aveva ascoltati mentre lui suonava il flauto con la maestria della sua razza e lei levava la voce accompagnata da quella musica. La Banshee mise in guarda la piccola Sposa del Vento, mostrandole il Sentiero del Tempo e cosa avrebbe comportato intraprenderlo. Innamorarsi di un Alto, anche se di un Elfo, avrebbe spento in lei la Magia delle Fate. La giovane figlia dell'Aria, che era stata capace di legarsi a quel bambino con una costanza sconosciuta al vento volubile ma con la caparbietà di un tifone, prese terribilmente sul serio quell'avvertimento, poichè nel suo cuore si agitavano cose cui non riusciva a dare un nome. Fu per questo che lasciò l'Isola Azzurra di Myddvai senza voltarsi mai indietro, attraversando la stretta lingua di mare che separava l'Isola a pochi accessibile dalla Terraferma.


    Sul continente vagò per anni, senza fermarsi mai. Vagò, pochi sanno quanto, di bosco in foresta, di pianura in collina, mentre le stagioni si susseguivano una diversa dall'altra eppure tutte uguali, senza che il mutare delle cose cambiasse lei. Cantava ancora alla Luna e col vento, e in molti, viandanti e avventurieri, ascoltarono la sua voce unirsi a quella delle fronde mosse dalla brezza della sera. Eppure Mab era sola, l'assenza delle sue sorelle e degli Elfi che aveva conosciuto sin da quando era solo una goccia di luce portava in lei la malinconia delle Oscure. Fu proprio quando quella malinconia, quella noia, diventarono più acute che l'istinto condusse Mab al Fungo di una fata della Terra. Lì dimorava Serilys, avendo cura del Bosco di Og. A lei la Sylph narrò la sua storia, e per un po' visse tra i rami di quel bosco, tornando a sfidare il vento suo Sposo assieme alle Comeles che appartenevano a quel luogo. Un Alto avrebbe contato molti anni, ma il Tempo passava senza che le figlie della Dea se ne accorgessero. La vita era tornata dolce, e non troppo tardi Mab trovò il suo ruolo in quel Bosco; dal momento che i suoi occhi d'argento avevano visto molte cose, al calar della sera i rami della grande Quercia che dominava Og si illuminava delle luci appartenenti alla faerie, e la fata dell'Aria levandosi nella notte contro il cielo trapunto cantava il mondo fuori di lì. Elrien la chiamarono allora, l'incoronata di stelle, e il ricordo di Myddvai non fece più male.Dopo alcune estati, un vecchio varcò il confine tra il Bosco di Og e la Terra degli uomini. Molte creature si spavenarano a vederlo, ma Taliesin era un uomo gentile, e come Elrien aveva tanto vagato. Conosceva la natura e i suoi segreti, e del Piccolo Popolo era stato in altri luoghi amico. Quando le fate compresero che non c'era nulla da temere, egli sfoderò la sua arpa ai piedi della grande Quercia, e per le fate di Og cantò di Avalon con la magia che solo i Bardi dei Druidi posseggono. Sebbene fosse felice nel Bosco, l'idea di un'Isola come quella in cui era nata riempì il cuore di Elrien di una profonda brama, che non scomparve con le luci del mattino. Giocare tra le fronde aveva ora un sapore diverso, e pure cantare con la sua bella voce la sera non placava quella brama. Quando un inverno e una primavera furono passati, infine, il vento la condusse verso l'Isola delle Nebbie: è noto infatti che la Borea può esaudire i desideri più profondi di chi sa ascoltare la sua voce.



    °° Miss Anomalia faerica 2015 °°
    °° Artiglio delle Gocce Ancestrali °°