valorizzazione piccoli comuni (ma non si dovevano sopprimere??)

La legge sulla valorizzazione dei piccoli Comuni riprende il suo iter, arrestatosi nella scorsa legislatura, con l’approvazione degli emendamenti da parte delle Commissioni bilancio e ambiente della Camera nell’ambito della riunione congiunta svoltasi ieri 27 marzo.
Una delle novità approvate nella seduta di ieri riguarda la possibilità per i piccoli Comuni di stipulare accordi con Poste italiane s.p.a. per la gestione dei servizi di tesoreria; l’idea è quella di rendere l’ufficio postale nei piccoli Comuni un vero e proprio centro polifunzionale con compiti che spaziano dalla consegna di medicinali a quelle delle analisi di laboratorio, fino all’attività di messi notificatori.
La proposta di legge, il cui testo è ancora all’esame delle commissioni riunite in sede referente, prevede ancora: agevolazioni fiscali in materia di Ici e imposta di registro per l’acquisto di immobili adibiti ad abitazione principale; premi di insediamento per coloro che trasferiscono la residenza in un piccolo Comune impegnandosi a non cambiarla per dieci anni; particolare attenzione ai piccoli Comuni nei programmi Rai.
Nel frattempo, la Consulta nazionale Anci dei piccoli Comuni ha deliberato all’unanimità la richiesta al Governo di ripristinare il Fondo integrativo destinato ai piccoli Comuni e presente nella stesura originaria della Finanziaria.

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Una delle novità approvate nella seduta di ieri riguarda la possibilità per i piccoli Comuni di stipulare accordi con Poste italiane s.p.a. per la gestione dei servizi di tesoreria; l’idea è quella di rendere l’ufficio postale nei piccoli Comuni un vero e proprio centro polifunzionale con compiti che spaziano dalla consegna di medicinali a quelle delle analisi di laboratorio, fino all’attività di messi notificatori.

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Inutile dire che l'affidamento del servizio di tesoreria in questa forma non sarebbe legittimo.

se una norma di legge lo prevede, non sarà più illegittimo, posto che l'illegittimità, in questo caso, non potrebbe essere che la violazione di legge...

cmq, al di là della legittimità, vedendo come lavora poste italiane, penso che sarebbe da pazzi affidargli il servizio di tesoreria.

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Scritto da: lillo1 31/03/2007 16.50
vedendo come lavora poste italiane, penso che sarebbe da pazzi affidargli il servizio di tesoreria.

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... perchè c'è un sistema durante le gare di far vincere chi si vuole???

se avessi letto la discussione dall'inizio, avresti evitato di fare domande stupide...
si parlava di una modifica di legge che consentisse l'affidamento diretto.

Mi pare che la norma parli di possibilità per i comuni.

Quindi.
Se non faccio la gara e vado direttamente alle Poste, so che servizio rischio.
Se faccio la gara, le Poste mi fanno ricorso perchè non ho fatto direttamente la convenzione con loro.

Mah.

la norma non è ancora una norma.
e in ogni caso possibilità di affidamento diretto vuol dire che non esiste alcun interesse giuridicamente protetto in capo a poste che possa fondare un ricorso, direi.
cmq per ora stiamo discutendo di cose di fantasia. vedremo...

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Scritto da: lillo1 31/03/2007 16.50
se una norma di legge lo prevede, non sarà più illegittimo, posto che l'illegittimità, in questo caso, non potrebbe essere che la violazione di legge...

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Salvo CGE...

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Scritto da: marco panaro 31/03/2007 23.14


Salvo CGE...

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certo.
ma considera che l'ammontare degli interessi in gioco, quando si parla di tesorerie di piccoli comuni, è così irrilevante che è difficile che qualcuno scomodi la cge.
anzi, in certi casi è assai difficile trovare qualche istituto di credito che partecipi alla gara...

Il 18 aprile 2007 la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la proposta di legge sulla valorizzazione dei centri sotto i 5mila abitanti.

se la sintesi che segue è corretta..e se la cosa andrà in porto... prevedo un mare di casini...

La proposta di legge prevede la possibilità per i piccoli comuni di istituire servizi di tesoreria, oltre che con le banche, anche con Poste italiana s.p.a.
Si potrà risolvere, quindi, il problema della chiusura degli uffici postali o la loro chiusura a singhiozzo, soprattutto nel periodo estivo.
Sono allo studio anche tutta una serie di opzioni aggiuntive che potrebbero essere affidate agli uffici postali come la notifica di atti e certificati e la consegna di medicinali, trasformando così le poste in veri e propri sportelli multiservizi.
La proposta di legge prevede anche degli sconti Ici sulla prima casa e imposta di registro ridotta per l’acquisto dell’abitazione principale o di immobili destinati ad attività economiche nei piccoli centri
Sarà istituito un fondo, operativo dal 2010, che compenserà l’erario delle minore entrate che derivano dall’applicazione dei benefici per i mini-enti e per coloro che hanno deciso di risiedervi.
Sono previsti dei veri e propri “premi di insediamento” a favore di chi trasferisce la residenza da un comune con più di 5mila abitanti verso un piccolo comune impegnandosi, per dieci anni almeno, a non modificarla (??? lo annoteremo nelle schede di famiglia, l'impegno???....)
Mentre chi effettuerà delle sponsorizzazioni in favore di municipi di minore densità demografica potrà beneficiare di crediti d’imposta con delle modalità che saranno definite dal Ministero dell’Economia.
Sono previsti dei provvedimenti anche al fine di valorizzare le nascite: i genitori residenti in un piccolo comune possono fare in modo che la nascita sia acquisita agli atti dallo stato civile come avvenuta nel comune di residenza dei genitori anche se si è verificato in un altro comune della stessa regione (?????).
Gli artigiani residenti nei piccoli comuni potranno vendere i loro prodotti anche in deroga alle disposizioni in materia di autorizzazioni commerciali e artigianali e la distribuzione di carburanti e di servizi di telefonia dovranno essere garantiti anche in questi centri perché comunque vengono considerati dei servizi essenziali.
Infine, le regioni potranno prevedere delle agevolazioni anche tariffarie in quei piccoli comuni in cui la disponibilità delle risorse idriche è superiore al fabbisogno.

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la distribuzione di carburanti e di servizi di telefonia dovranno essere garantiti anche in questi centri perché comunque vengono considerati dei servizi essenziali.

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Immagino che le sette sorelle e Telecom spa stiano già correndo ad adeguarsi.

... l'esperienza di autorizzare l'installazione di un distributore di carburanti nel mio piccolo comunello montano in effetti mi manca... e già che li non mi fanno mancare quasi niente...

[Modificato da lillo1 20/04/2007 18.59]

Interessante il dato che proviene dall'indagine del ministero dell'interno "un approfondimento sulla variabilità delle classi e della popolazione residente dei comuni italiani".
Nel periodo dal 1995 al 2005 (11 anni) ci sono state ben 5 fusioni di Comuni (di cui tre hanno portato ad un nuovo ente con meno di 2000 abitanti).

pensierino del venerdì fine mattina:

Si dovrebbero sopprimere gli enti (Comuni) piccoli, proprio così (forse)si possono recuperare risorse per le aree marginali del paese (1 solo sindaco, 1 giunta, 1 consiglio comunale, 1 ragioniere, 1 segretario, 1 tecnico comunale, economie di scala in tutti i servizi ecc. ecc.). Ergo, fusione di piccoli comuni per legge con formazione di comuni nuovi con popolazione non inferiore a 5.000 abitanti ma prevedere anche norme speciali come quelle sulle poste come centro di distribuzione di "tutto".



p.s.
me le dico da solo: Chi non muore si rivede.