sono anche questi disturbi di tourette?

Sono molto preoccupata, perchè mio figlio, da tre anni, soffre di tic e ossessioni compulsive. Attualmente è in cura presso la neuropscichiatria di Varese, assume dei farmaci che non hanno dato quasi nessun risultato. é sempre stato un bambino ubbidiente, diligente a scuola, con ottimi profitti; a 11 anni ha cominciato a manifestare i primi sintomi, ma gradualmente le manifestazioni sono aumentate, da lì è cominciato il nostro calvario: abbiamo girato in lungo e in largo senza mai trovare un aiuto serio e concreto. Siccome le vostra sembra un'associazione molto seria, mi sento di chiedervi dei consigli.
I miei interrogativi più pressanti sono i segueti.
Mio figlio ha cambiato carattere, è sempre irrequieto, irriverente, ci tratta male, non ha nessun rispetto, dice sempre di no, non fa mai i compiti da solo, noi genitori per lui siamo diventati come dei servi, ha rubato soldi in casa per spenderli in cose assurde, dove vuole ci mette tutto l'impegno (solo in ciò che lo diverte!), certe volte sembra un animale che reagisce solo agli stimoli forti e che non capisce più la differenza tra lecito e illecito, giusto e sbagliato.
Questi sono sintomi della TS o semplicemente problemi caratteriali dell'adolescenza? Voi in famiglia come vi comportate? Come volete essere trattati dai vostri familiari?
Anche mio figlio, naturalmente, fuori casa si trattiene, ma quando rientra si sfoga in maniera molto intensa...
p.s. attualmente viene curato come tourettico, ha fatto molti esami e lo hanno visitato molto medici: neurologi, neuropsichiatri, psicologi, ecc... e non tutti hanno formulato questa diagnosi, anche se i primi a pensare che si trattasse prorpio di questa malattia siamo stati noi in famiglia.
Attendo ogni genere di consiglio e suggerimento da chi è senza dubbio più esperto in materia di me e di molti dei medici che ho già contattato. Vi ringrazio per l'attenzione.


Lele

famiglia di foggia: toc toc

Sono pochi i dati che mi lei dà per poter suggerire qualcosa.
Ad esempio se sono comparsi prima i tic e poi ad 11 i pensieri ossessivi si potrebbe appunto confermare questa base tourettica, e tutto il resto considerarlo complicazione della sindrome, nel senso che una certa sensibilità dei tourettici predispone a problemi, anche neurologici, che possono essere persino più disturbanti dei tic.
Il comportamento oppositivo, anche di tipo compulsivo, é presente in molti bambini, specie se caratterizzati da deficit attentivo e/o comportamento iperattivo (metà dei tourettici presentano anche questi disturbi)...ma di questo lei non mi ha detto niente.
La questione é comunque delicata perché il rimprovero agisce sui tourettici in modo particolare e se fatto con epitteti o comunque in modo sbagliato, rischia di accentuare sintomi ticcosi e manifestazioni collaterali.Quindi dobbiamo rinunciare ad educare un bambino tourettico?
Un bambino tourettico é comunque un bambino e come tutti gli altri bambini ha bisogno di percepire dei confini, anche per quel che riguarda la relazione con gli altri e l'accettazione dell'autorità dei genitori.
Come fare questo senza peggiorare la sintomatologia tourettica ed oppositiva é questione tipicamente pedagogica, ed in quanto tale la strategia educativa va costruita sulle caratteristiche del singolo bambino.
Crescere con la tourette vuol dire associare a tutte le esperienze di vita (fasi evolutive come ad esempio l'adolescenza, bisogni,rappresentazione della realtà, etc.)questa problematica neurologica, la quale le influenza e ne é influenzata.
Spero che il forum venga letto da una famiglia di foggia che sta operando da poco ma con discreti risultati su di un figlio più o meno dell'età del suo e con problematiche comportamentali forse simili.
I bambini ed i ragazzini in generale sono subito pronti a "prenderci la mano", a strappare spazi di potere impropri, ed in questo é facile capire come i tourettici possano avere un fiuto particolare nel cogliere gli spazi in cui potersi infilare per forzare i rapporti a loro vantaggio (quello che credono sia).
Comunque sono e siamo a sua disposizione
buon anno Gianfranco Morciano

secondo il mio modesto parere i problemi comportamentali di cui parli non sono dovuti alla sindrome,leggendo gli interventi nel sito pensavo di trovare gente uguale a me,ma non è così,certo ovviamente avremo tantissime cose in comune ma ognuno ha il proprio modo di vivere la malattia.E bisogna da contare l'enorme impatto psicologico che la sindrome ha su una persona,che può portare ad uno sviluppo caratteriale e mentale inimmaginabile,in ogni direzione.Dietro ai suoi atteggiamenti probabilmente ci saranno un infinità di pensieri e sensazioni che magari voi neanche lontanamente immaginate,e per questo non potete interpretarli nel modo giusto.
Mentre una persona normale fa un pensiero,un tourettico ne fa 10.Mentre uno riposa,l'altro elabora pensieri,immagini,sensazioni.E' tutto un continuo movimento,vorticoso,ossessivo,costante.Non ci sono pause.Bisogna riuscire a starci dietro,bisogna trovare il RITMO . Ma è difficile,cazzo,è veramente difficile.
Scusate sono partito a parlare di una cosa e sono finito sempre sul solito punto...ma ho solo seguito i miei pensieri...
cmq,x lelimpossibile,consiglio di leggere molto questo sito,soprattutto il forum.Leggetelo tutto e cercate di leggere tra le righe

Ringrazio per avermi risposto Nicola e il professor Morciano, al quale colgo l'occasione per chiedere se è ancora possibile avere un appuntamento (sono quella signora che avrebbe dovuto incontrare quando, purtroppo, era in ospedale). Per motivi organizzativi, infatti, non sono più riuscita a raggiungerla e in seguito non ho più vuluto disturbarla fino a una sua completa ripresa.
Ho, infatti, molta fiducia nella vostra associazione; mi rendo conto di non avere descritto la mia situazione in modo chiaro, anche perchè la storia è piuttosto lunga. Il problema che più mi assilla, in questo momento, è capire se mio figlio potrà migliorare oppure peggiorerà, perchè mi trovo a dover decidere se e quali scuole superiori fargli frequentare. Attualmente ha molti problemi di concentrazione, scrive in modo illeggibile, è iperattivo (fino ai 10 anni è sempre stato tranquillissimo) e quasi sempre non riesce a svolgere i compiti da solo.
La psicologa scolastica, dopo averlo sottoposto ai test per l'orientamento, lo ha definito un bambino con grandi capacità e consiglia quindi un liceo scientifico.
Attualmente sta frequentando una scola privata, dove le insegnati conoscono il suo problema e dove è molto ben inserito, qui potrebbe frequentare le superiori, anche se per noi rappresenterebbe una notevole spesa, dato che necessitiamo anche di qualcuno che lo aiuti a svolgere i compiti a casa. Vorremo quindi sapere se ne vale la pena o se si potrebbero trovare delle soluzioni migliori.
ps ho tralasciato un dettaglio importante: i problemi di mio figlio sono iniziati con la pubertà, ma anche con l'iscrizione alla prima media, che ha frequentato in un istituto diverso da quello in cui studia attualmente.
In quella scuola ha avuto notevoli problemi (anche prima dell'insorgere della TS) ed è stato sottoposto a un forte stress emotivo, del quale, allora si è sempre rifiutato di parlare. Abbiamo quindi paura a cambiargli nuovamente l'ambiente scolastico.
Mi rendo conto di chiedervi risposte impossibili, ma mi basta conoscere le vostre esperienze in ambito scolastico e lavorativo.

Lele

sono anche questi disturbi dovuti alla ST

x nicola06
sono molto contento di essere riuscito a leggere in questo forum.
spero di riuscire a comunicare con altre persone che vivono lo stesso problema di T.
Ho una folle necessità di sapere cosa pensano altri genitori che hanno un figlio/a con ST.
Prego chiunque legga... battete un colpo.
Pino

Una mattina mi svegliai presto per andare a correre. In alto il sole splendeva pieno di vita, non un filo di vento, poche persone camminavano nel parco, gli alberi, le piante, erano completamente immobili. Fu allora che intuii con esattezza come all'interno di me stesso niente appartenesse, o potesse neanche lontanamente somigliare a tutto ciò che mi circondava. L' armoniosa quiete della natura si scontrava violentemente con il mio essere. Provai invidia perchè tutto se ne stava lì immobile avvolgendomi nella sua tranquillità, avvolgendomi proprio nel momento in cui avevo appena capito che non l'avrei mai potuta raggiungere,provai rabbia perchè tutto poteva essere così calmo e a me non rimaneva altro che correre sperando così di poter spegnere il fuoco che violento bruciava dentro di me. Guardai di nuovo in alto,verso il cielo. Un cielo talmente blu da ferire gli occhi.

sono anche questi disturbi dovuti alla ST

per GFM...
ci sono dati precisi sul numero dei turettici in Italia?
Quanti maschi e quante femmine?
E poi, ci sono centri specializzati, scuole, centri di agregazione?
Abbiamo una folle necessità di avere dati e chiarimenti da altre persone che vivono la TS in famiglia e che devono controllare quotidianamente quel che accade intorno al proprio figlio/a con evidenti tic, DOC, ecc.
Siamo qui ora.
Saluti a tutti
marcimari

Re:


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Scritto da: nicola06 08/01/2007 7.08
Una mattina mi svegliai presto per andare a correre. In alto il sole splendeva pieno di vita, non un filo di vento, poche persone camminavano nel parco, gli alberi, le piante, erano completamente immobili. Fu allora che intuii con esattezza come all'interno di me stesso niente appartenesse, o potesse neanche lontanamente somigliare a tutto ciò che mi circondava. L' armoniosa quiete della natura si scontrava violentemente con il mio essere. Provai invidia perchè tutto se ne stava lì immobile avvolgendomi nella sua tranquillità, avvolgendomi proprio nel momento in cui avevo appena capito che non l'avrei mai potuta raggiungere,provai rabbia perchè tutto poteva essere così calmo e a me non rimaneva altro che correre sperando così di poter spegnere il fuoco che violento bruciava dentro di me. Guardai di nuovo in alto,verso il cielo. Un cielo talmente blu da ferire gli occhi.
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...Tanto tempo fa l'uomo era divino ma orgoglioso e superbo.
Un giorno gli dei, per punirlo, nascosero quel tratto di divinità e perchè non lo ritrovasse mai più lo custodirono nel profondo del suo animo: sicuri che mai avrebbe cercato.
Ma l'uomo, comunicando con esseri a lui simili, lo ritrovò e tuttoggi quel tratto lo accompagna e lo aiuta nei momenti più importanti, rendendolo unico.
ciao
marcimari

risposta a marcinari

Secondo i rapporti epidemilogici dovremmo stare, alla luce delle odierne capacità diagnostiche dei paesi avanzati (o industrializzati se preferite), in un rapporto sulla popolazione generale .......................................................................................
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