Anch'io PRESENTE!
e conto di fare il mio DIRITTO-DOVERE (checché ne pensino le alte cariche dello Stato, meno male che c'è Azeglio....) di cittadino convinto e consapevole, oggi pomeriggio.
Intanto, per i renitenti.... mi permetto suggerire questo:
QUANDO I MISCREDENTI DIVENTANO CLERICALI.
di EUGENIO SCALFARI
.... Oggi è arrivato il giorno del voto. Cioè il momento della scelta tra diverse opzioni che non sono di carattere morale, teologico, filosofico, religioso, ma sono di natura politica. E come tali vanno trattate, discusse, risolte dalla coscienza di ciascuno. Di questo si è parlato troppo poco. Forse perché, da una parte come dall'altra, non se ne voleva parlare.
Il punto centrale di fronte al quale si trova oggi e domani l'elettore è molto preciso e si chiama clericalismo, potere clericale o se vogliamo esser chiari fino in fondo, potere temporale della gerarchia ecclesiastica sulla vita politica della società e dello Stato. Chi è a favore della vittoria di quel potere e chi è contro di esso.
La religione o la miscredenza non c'entrano. Si può essere religiosi oppure no, ma non è questo il punto di discrimine. I valdesi sono religiosi ma vanno a votare. Gli ebrei sono religiosi ma il presidente delle comunità italiane li ha esortati a votare. Molti cattolici religiosi, anzi religiosissimi, voteranno, a cominciare dal presidente della Repubblica, Ciampi, e dal suo predecessore, Scalfaro.
Per converso molti miscredenti incalliti non voteranno perché, pur essendo miscredenti, sono clericali dichiarati e mobilitati, come Giuliano Ferrara e Oriana Fallaci. Auspicano una società guidata da una gerarchia ecclesiastica militante e tendenzialmente fondamentalista. Mettono sui loro vessilli il Dio degli eserciti e non il Gesù della misericordia. Si battono affinché il peccato divenga reato. E affinché le loro libere e legittime scelte divengano obbliganti anche per chi non le condivide.
Utilizzeranno il fatto che l'embrione può vivere e crescere solo dentro il corpo della donna per obbligarla ad accoglierlo dentro il suo ventre anche contro il suo volere.
Infine vogliono ignorare il fatto che gran parte dei paesi del nostro continente hanno una legislazione non clericale e dunque più permissiva in materia di procreazione assistita, con la conseguenza che la nostra legge 40 realizza una normativa classista, dove i ricchi possono usare le strutture ospedaliere di Francia, Spagna, Gran Bretagna, per procreare senza gli impedimenti imposti ai medici italiani e alle coppie meno abbienti che vi ricorrono.
Analoga situazione riguarda la ricerca scientifica sulle staminali embrionali, fiorente in Usa e in molti paesi europei, vietata in Italia dal clericalismo del nostro episcopato con il solerte e chiassoso appoggio dei clericali miscredenti.
La paura di Frankenstein non c'entra nulla con la legge 40 e con i quesiti referendari. Se il quesito sulla ricerca scientifica passasse al vaglio delle urne di oggi, resterebbe comunque il divieto della legge di utilizzare gli embrioni per la riproduzione di esseri umani, contro la quale siamo tutti schierati, referendari e antireferendari, clericali e liberali, credenti e miscredenti. La legge 40 lo vieta e tutti siamo favorevoli a mantenere e semmai rafforzare quel divieto.
Eppure è proprio su questa paura che il clericalismo fa leva. Fa leva con una bugia e un insulto alle persone perbene. Così come fa leva su quel 25-30 per cento di astensionisti abituali, per sommare ad essi l'astensionismo clericale e rendere invalido il referendum per mancanza del quorum prescritto dalla legge.
Noi non diciamo, signor presidente della Camera, che chi si astiene sia un cittadino di serie B. È un cittadino esattamente come noi che stiamo andando a votare. Ma diciamo che il risultato di quelle astensioni lo depureremo dall'astensionismo strutturale degli indifferenti e così depurato lo confronteremo con il voto espresso nei seggi.
Lei, signor presidente della Camera, avrà obiezioni da opporci? E quali? Saremmo lieti di conoscerle, quelle obiezioni che certo - lo sappiamo - non delegittimano il risultato legale di un referendum fallito per mancanza di quorum, ma registrano un dissenso maggioritario contro una legge sbagliata, perseguita dal clericalismo italiano, tornato al "non expedit" di infausta memoria.
Spero che lei mi creda se le dico che personalmente aborro l'anticlericalismo sguaiato e intollerante. In Italia era stato superato e spento da tempo. Se sta ora risorgendo dalle ceneri è perché il clericalismo delle gerarchie ecclesiastiche e di chi obbedisce al loro richiamo ha l'effetto di un mantice sulle ceneri dell'anticlericalismo.
Se è questo che volete...
.... Questo è il clericalismo: un ritorno indietro al 1870 e alla caduta del regime temporale, ad un cattolicesimo ingessato e pervaso di teocrazia, che la cultura moderna aveva contribuito ad evolvere verso un messaggio di pura fede, di misericordia e di carità, che restano il deposito fulgente del Vangelo e del cristianesimo di Francesco e di Gesù di Nazareth suo patrono e ispiratore.
Ancora una volta ripeto: è questo che volete? E magari le Guardie Svizzere al posto dei corazzieri della Repubblica? Nel 1986, se non ricordo male, il leader radicale Francesco Rutelli scalò il balcone centrale di Montecitorio, ammainò il tricolore e issò al suo posto la bandiera pontificia bianca e gialla come protesta contro il tentativo del Vaticano di interferire sulla legislazione italiana.
Il Rutelli di oggi ha cambiato opinione ed è padrone di farlo. Ma a noi piace ricordarlo come un giovane trentaduenne che difendeva la laicità, patrimonio comune di credenti e non credenti.
Oggi quell'ammainabandiera sarebbe peraltro inutile.
Ciampi, che è già andato a compiere il suo dovere di elettore, la laicità dello Stato la difende a nome di noi tutti e perciò il tricolore sta bene dove sta.
12/5/2005
Buona domenica a tutti.
[Modificato da Rospal 12/06/2005 15.31]