Un saluto a chi c'era...(veeeeery long)

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kkarli
00martedì 15 luglio 2003 19:47
Ciao. E' da un po' di tempo che per me questo sito è un appuntamento saltuario per tenermi informato sui resti di quella che era, negli anni 80, una grande passione di molti: il football.
No, non il football AMERICANO: il football e basta. Invito tutti quelli che non possono sopportare i post sui "good ole times" a fermarsi qui, perché questo sarà un post di quel tipo, pure lungo e noioso.

Io ero un appassionato di football. Vediamo cosa significava.

Significava anzitutto che come me eravamo tanti, di una specie che credo oggi estinta: spettatori! Leggendo le cronache delle partite di oggi, superbowl compresi, ho sempre l'impressione che il totale dei presenti corrisponda grossomodo al numero dei giocatori+dirigenti+addetti moltiplicato per amici+fidanzate+familiari.

Facile si dirà: allora il football (se lo chiamavate americano CI giravano le palle....) tirava... Si ma perché tirava? Pubblicità? Ma dove... Leggende metropolitane... Televisione? Poca e male!

Una parola, sempre la stessa: passione. Passione nei giocatori, passione negli arbitri, passione negli spettatori.

Analizzo in ordine sparso: spettatori. L'appassionato di football era uno che conosceva il football e lo faceva conoscere. Era un passaparola, prima veniva la curiosità, ma si poteva stare certi che dopo un po' si masticava football.

E' lo sport a fare il miracolo: se ti piace, dopo 1 mese cominci a "parlare" football. A capire i giochi, gli attacchi le difese. E vedendo le partite le capisci (dal vivo!). In due anni vidi, nel mio ambiente che era un semplice liceo, il numero della gente che ne capiva salire esponenzialmente. 5, 10, 20... Si andava alle partite.

Si giocava a football fra noi! Si giocava al Parco Sempione (e forse qualche milanese se lo ricorda), sulle spiagge, a scuola. Mi ricordo di aver visto più di una volta giocare in piazza Leonardo davanti al Politecnico! Sento un sacco di gente parlare di stampa - televisione - sponsor. Beh sapete una cosa : non c'era nulla di tutto questo nell'84. Andatevi a vedere gli spettatori del superbowl, e nell'85, nell'86... Furono COSTRETTI a riprenderlo! Perché 16.000 cristiani ci andavano... Qualcuno di voi c'era alla finale Eurobowl di Legnano Frogs-Crusaders? Raccontatelo allora.

A Bologna (3 squadre!) gli spettatori erano 8.000 fissi. A Legnano meno, ma non ce ne stavano 8.000. Io mi ricordo un derby Rhinos-Seamen giocato all'Omnicomprensivo a Lampugnano, che aveva capienza 750 su tribuna in tubi Dalmine, e c'erano almeno 3.000 persone. Ovunque, anche in strada dietro alla recinzione.

Perché? Me lo sono chiesto spesso. E adesso provo a rispondere: per quello che si vedeva in campo.

In campo si vedeva GIOCO. E gente che SAPEVA giocare. Una delle domande che ci facevamo spesso: ma a che livello saremo? Eravamo, si seppe, NCAA II. La nazionale perse di poco da loro.

MA il GIOCO era quello vero. Si giocava più piano degli americani, meno veloci, meno forti, meno potenti, ma il GIOCO era lo stesso: stessi fondamentali individuali, stessi plays, stesse difese.

Se andavi a vedere una partita, ti ci ritrovavi con quello che vedevi in tv, cioé la NFL! E vennero i quarterback italiani: ma perchè nessuno parla mai di loro, dei QB italiani di quegli anni? Gente che giocava molto meglio di molta roba di importazione venuta dopo... Farò un nome solo: Pier Gallivanone. Se l'avete visto giocare, bene. Altrimenti per favore leggetevi una statistica di una partita di quei Frogs. Poi una a caso del miglior QB di oggi. Il football è uno sport di numeri.

Il campo era tutto. Il gioco era tutto.

3 anni fa sono andato al Vigorelli a vedere il Superbowl. Questo non è gioco. Quarti down e lungo alla mano nel primo quarto. Safeties che difendono coi piedi dalla parte sbagliata. OG che bloccano basso su un pass. RB che rollano sulle off-tackle, e magari passano anche (mi piacerebbe vedere Talone come SS dall'altra parte, e sentire il rumore dell'impatto...)

Mix pass-rush inesistente, mia cugina con una monetina fa meglio. Potrei continuare ma mi vero, certo di avervi già irato a sufficienza. Ma credetemi, è la verità.

Del gioco vorrei analizzare un altro aspetto: gli arbitri. Quando leggo di quello che successo, AIAFE, FIAFE e acari vari che si sono divisi per gemmazione, mi cadono le braccia. Magari un appassionato potrebbe anche arbitrare, anche oggi no?

Negli anni '80 ci pensavo. Quelli, che avevano per definizione tutti meno di 5 anni di esperienza, ARBITRAVANO BENE. Molto meglio dei BASINATO a stars e stripes. Anche qui se qualcuno c'era lo dica. ERA GIOCO: 10 chiamate per gara erano tante. Eppure quelle giuste c'erano.

Oggi: faccio solo due esempi. Se non vedi un Ineligible Receiver Downfield da Linesman, non fare l'arbitro di football. Soprattutto, non fare l'arbitro in generale se lanci la flag a palla morta perché uno spettatore te lo urla dopo, creando un ginepraio (milano, 1997)

Vigorelli, Superbowl, sequenza: su punt, encroachment chiamato alla difesa ad uomo di linea che in seguito NON ha partecipato attivamente all'azione. Succesivo: sweep, dal lato opposto OG che, per girarsi a guardare, urta col braccio il bloccato (30 metri dall'azione), HOLDING. Successiva: Dive, il centro si butta da dietro fra le gambe di un difensore seguendo il ball carrier ben oltre le 5, nulla chiamato, ma conciliabolo di 3 minuti, e nulla chiamato di nuovo. Totale chiamate 2, inutili. Chiamate da fare 1, non fatta. NON E' FOOTBALL.

Mi fermo, certo di avere attirato l'odio di molti. Saluto chi ha capito cosa voglio dire, e ricordo a tutti che il football consiste nel portare in meta una palla. Con quel che ne consegue che, da qualunque angolazione lo si guardi, è molta roba.

Con affetto e rispetto


Carlo
if
00martedì 15 luglio 2003 21:23
Dio esiste
Da ateo qualificato quale sono, tendo a ricredermi dopo questa lettera di Kkarli.
Ti prego, chiunque tu sia, da qualsiasi parte tu sia piovuto, vieni a trovarci a Voghera. Noi jurassici siamo quelli di cui parli tu e siamo ancora gli stessi, conq ualche anno in più, ma con la stessa testa, le stesse capacità, la stessa voglia.
E ci siamo, con rispetto, rotti i coglioni.
Quindi, tu che sei stato, a tuo dire, uno delle migliaia che ci seguivano, vieni a darci una mano.
Odiamo la nostalgia, non sopportiamo i piagnina, scanneremo chi si piange addosso: noi vogliamo conquistare il domani.
E abbiamo bisogno di te e di tutti quelli come te.
Ci conosci, lo hais critto, sai che cosa facevamo, puoi immaginare che cosa faremo...
with a little help from our friends!
Grazie da tutti i jurassici, ci spingi, come un tempo, a fare la cosa giusta: vincere questa cazzo di partita!
Cowboys
00martedì 15 luglio 2003 21:42
Io,invece,kkarli ti dico:
Vai a dare una mano ad una squadra;una qualsiasi va bene!
Se proprio non ti vuole nessuno,vai ad aiutare gli arbitri,li ti pagano pure!
Ma,e qua so gia' che scatenero' un pandemonio,non continuamo a pensare ai tempi che furono,altrimenti sarebbe meglio chiuderci in una stanza con un videoregistratore e un bel pacco di videocassette!
Senza offesa per nessuno,ma guardiamo avanti! Il futuro del football non puo' essere un raduno goliardico di ex giocatori!
Luigi Lodi
00martedì 15 luglio 2003 21:54
Caro Carlo,
e scrivo apposta caro, perchè dopo quello che ho letto ritengo non ci possa essere migliore maniera di salutarti come un amico che da tempo non vedi......
Avrai forse già letto qualche mia risposta in questo Forum che, amichevolmente parlando, considero una piccola gabbia di matti, qualcuno di più e qualcuno di meno....
Forse il mio cognome ti ricorderà qualcosa; mio padre è stato presidente dei Warriors Bologna dal 1981 al 1989. I famosi anni d'oro del football, come tu hai detto...
Scrivo dal suo studio; sopra alla libreria dove mio padre tiene i libri di medicina, ci sono ancora tutti i trofei che i Warriors hanno conquistato nell'arco di questi otto anni. Quanti ricordi!!! Non nego di avere provato una certa emozione nel vedere il nome di una persona che conoscevo bene sul trofeo vinto dai Lions sabato scorso e di vedere anche il nome della nostra squadra sempre sul medesimo.
Le parole che tu e If avete detto sono sacrosante; detesto passare per una persona che rimpiange il passato, ma quasi due anni fa con alcuni amici abbiamo pensato che aprire un sito storico sulla nostra storia potesse essere di aiuto e di ispirazione a chi adesso gioca a football (o quanto meno ci prova per mero divertimento), ispirati da quanto aveva già fatto l'amico Pegli con il suo sito sui Squali Genova.
Avrei davvero il piacere di poterti incontrare per il Jurassic Bowl, e di fare assieme a te il tifo per i nostri vecchiacci e per gli italianissimi Lions Bergamo.

Con affetto.

Luigi Lodi
kkarli
00martedì 15 luglio 2003 21:56
Cowboys, grazie della risposta.

Parli di futuro del football? Leggi bene il mio post allora, magari fra le righe. Un bel futuro lo costruisci sul passato, e purtroppo esistono TROPPE POCHE videocassette di quelle partite.

Il futuro è anche, per me, un raduno goliardico di ex giocatori.

Quanto a me, non ti preoccupare: in quegli anni fino ad oggi di cui non ho parlato, qualcosina allo sport l'ho dato. Un altro, ahimè. Oggi, come spirito, I feel jurassic. E non mi allettare coi soldi arbitrali: ci fosse una organizzazione seria (magari una sola), lo farei gratis...

If: la tua è una proposta indecente, ma io più che guardare la partita che ve posso dà? Il mio rispetto, il mio tifo, lo avete già. Magari una capatina di soppiatto.

Con affetto

Carlo
kkarli
00martedì 15 luglio 2003 22:20
Caro Luigi,

non posso che ricambiare il tuo saluto, e condividere la stessa sensazione che hai tu. Ricordo bene quel periodo, quei Warriors, il lavoro stupendo che tanti, fra cui tuo padre, facevano per creare. Sbaglio, o quella era la sensazione per tutti, dal QB all'ultimo spettatore: che qualcosa stesse nascendo? Io non so se era fortuna, abilità, una congiunzione astrale, ma il football cresceva. Dove aspettavi 1000 persone ne arrivavano 2000, per 5000, 10000. Te lo ricordi l'Appiani a Padova, chi se l'aspettava tutta quella gente? O il Vigorelli riaprire apposta per gli Europei?

Il mio post vuole essere il contrario della nostalgia. Un sasso nello stagno, e per qualcuno in faccia. Non tutti sono sempre stati in buona fede nei loro "errori". Io guardo a domani, voi? I Jurassici sono la cosa più moderna che io abbia visto nel Football italiano dai sidearm di Benezzoli.

Un caro saluto a te, Luigi, e a tutti.

Carlo
if
00martedì 15 luglio 2003 22:31
goliardici a morte
Ultima chiamata per chi non capisce.
Il futuro nasce dal passato. I jurassici sono il legame con il futuro e quindi il presente.
Siamo tornati per uccidere la goliardia.
Per dare un futuro a chi è più giovane e non sa che cosa si perde.
Per dimostrare che si può fare. Noi, non altri, siamo partiti da zero e siamo arrivati a giocare a livello medio americano di college e in alcuni casi fino ai margini del professionismo.
Utima chiamata e sola, perchè abbiamo altro da fare che perderci nel passato.
Noi siamo vecchi, ma costruiamo il futuro.
C'è chi è giovane e vive in un passato triste dal quale noi siamo sempre stati lontani.
Senza rancore, ci vediamo in campo.
Che sia quello segnato, quello della logistica, dell'organizzazione, dei media, della tecnica, dell'alimentazione, della pesistica... Noi facciamo e lavoriamo con quelli come noi, sperando che siano più giovani.
Chi vuol continuare a sognare, faccia pure.
Noi il futuro lo costruiamo.
R13
00mercoledì 16 luglio 2003 09:13
Scusate se mi permetto di dire che lo sforzo jurassico è una grande cosa.
Ma questo vostro astio verso chi gioca a football ora non lo capisco.
Vedo e credo che abbiamo un potenziale parco dirigenti/tecnici di tutto rispetto....e allora dove eravate quando il football è crollato...perchè non siete riusciti a fermare il tracollo??
Penso che dando questo tipo di risposte sarete più credibili nelle vostre affermazioni che a volte condivido ed a volte non capisco.
Forse ho vissuto certe situazioni da troppo lontano ma come dite voi passato presente e futuro hanno tutti un'enorme importanza.

Ciao a tutti
Namath
00mercoledì 16 luglio 2003 09:20
Forse ci voleva proprio un nuovo ingresso nel forum! Bravissimo KKARLI, hai certamente messo in evidenza ciò che molti cercano tartufescamente di ignorare. Insomma non è costruttivo dire: "il passato è passato, mettiamoci una pietra sopra e guardiamo quel che c'è ora". Il passato, invece, è ancora dentro di noi (sarò un tenerone, ma le parole di Luigi mi hanno commosso) e se i famosi anni 80 sono stati un momento felice per il nostro sport, bisogna tenerli ben presenti per tentare di riavvicinarsi il più possibile a quei fasti. E' inutile dire il contrario, quando si andava a vedere il football in quegli anni si fruiva di un prodotto validissimo, il solo fatto che ora in molti campi si entri gratis o con offerta libera è la più lampante testimonianza che le società sono ben convinte di offrire uno spettacolo modesto e non si azzardano ad aprire il botteghino per timore di perdere anche quello sparuto gruppetto irriducibili.
Certo, ci sono sempre i Lions a tenere alta la bandiera del nostro football, ma 6 campionati vinti consecutivamente stanno a testimoniare che la concorrenza è stata praticamente inesistente. Il settimo scudetto vinto corrobora le statistiche, ma che dovremmo dire dei 6 dei Frogs conquistati contro avversari agguerritissimi (Rhinos, Warriors, Doves, Seamen, Gladiatori ed altri), attraverso regular seasons di 12 partite e playoffs di 4 turni?
Soluzioni? Mah, io non sono così addentro alla situazione federale, però ricostruire tornei da almeno 10 partite con un taglio drastico a stranieri ed oriundi (mi pare che si stia andando in questa direzione) ed il ritorno del QB italiano possa aiutare senza dimenticare un'adeguata prromozione come si riusciva a fare qualche anno fa.
Vorrei aggiungere che non è molto corretto dire a chi ha critiche da sollevare: "Allora fallo tu", perchè credo che chiunque possa non apprezzare la prova di un attore senza che qualcuno dica di sostituirlo sul palcoscenico.
if
00mercoledì 16 luglio 2003 10:15
Astio? Amore!
Astio nei confronti di chi gioca a football oggi?
E torneremmo in gioco (Nota bene: in gioco, non solo in campo) per astio?
Temo proprio che anche questo atteggiamento del voler vedere intenzioni negative negli altri chiarisca un po' perchè il football va come va di questi tempi.
E' l'amore per questo sport che ci ha fatti andar via, sbagliando sicuramente, quando già si capiva che cosa sarebbe successo.
E' l'amore per questo sport che ci fa tornare, adesso che vediamo tanti sforzi di pochi che poco possono concludere.
Non è presunzione: è consapevolezza nei nostri mezzi e disponibilità a metterla a disposizione di chi ha orecchie per intendere. Degli altri, poco o niente ce ne cale. Come poco o niente ce ne calava allora. Schiappe, incapaci e fanfaroni c'erano anche allora, solo che affogavano in un mare di gente che faceva e riusciva al massimo delle proprie potenzialità.
Riusciremo a dare una mano al futuro che vogliamo?
Rispondiamo come faceva John Wayne in I cowboys, se ben ricordo.
"Tentare? Tentare non basta!"
R13
00mercoledì 16 luglio 2003 10:49
Grazie della risposta if.
La mia era una piccola provocazione per avere una risposta.
Infatti hai detto che avete lasciato probabilmente sbagliando...
Io sono dell'idea che sbagliando si impara, si sbaglierà avanti...l'importante è che siano sbagli nuovi e non delle ripetizioni.

saluti a tutti

Namath
00mercoledì 16 luglio 2003 11:27
Vorrei anche io dire che non solo non provo astio nei confronti di chi gioca, ma i miei sentimenti sono solo di ammirazione. Io non ho mai giocato, ma capisco benissimo quanto sia duro essere in campo e sopportare faticosissimi allenamenti, il tutto con lo spauracchio degli infortuni dietro l'angolo e dovendo sacrificare anche il tempo libero lasciato dal lavoro (qui si gioca realmente per una passione quasi irrazionale).
Quindi tanto di cappello a tutti i giocatori!
Stefano Neva
00mercoledì 16 luglio 2003 12:33
X carlo
Ciao a tutti da uno che non c'era(ho iniziato nel '93).Sono entrato in questo mondo quando ormai i gloriosi '80 erano finiti da un pezzo e tutti a dirmi quanto fossero stati belli, quanti spettatori , quanti soldi ecc ecc.
A quel tempo una domanda sorse spontanea: ma dove sono finiti tutti??Tutti gli spettatori , i giocatori , i tecnici, gli arbitri....
Risposta di tutti i vecchi compagni che ancora giocavano:No money-No party.
Finito l'entusiasmo della novità, passato il tempo dei budget faraonici tutti scappati...
Ora tu mi parli di passione.Bene. Secondo me la passione è il contrario di quello che avete fatto Voi(dicendo "Voi" intendo volutamente generalizzare tutto il popolo del football anni 80)
Bello bellissimo andare allo stadio quando è pieno, quando non lo devi cercare in mezzo alla nebbia perchè è talmente piccolo che non si vede neanche.Bello bellissimo giocare sponsorizzati da Armani piuttosto che dover giocare con maglie recuperate chissà dove perchè non ci sono i fondi per comprarle nuove.Potrei andare avanti ovviamente con mille altri esempi.Avete fatto la storia del football, avete creato leggende e miti che ancora sopravvivono ma avete avuto anche il demerito di abbandonare la nave quando stava affondando.Non tutti certamente(per fortuna)ma la maggior parte di Voi sono quelli che oggi si limitano a dire:"quando giocavo io sì che era football serio, mica questa schifezza di oggi."Potrei fare i nomi di gente che è saltata giù dal carro al momento giusto prima di essere trascinato nella polvere.
Per me la passione vera è quella di che gioca adesso senza tutte quelle belle divise e lustrini di cui andate tanto fieri.
Guarda caso adesso che il movimento sembra (seppur timidamente questo è vero)rialzare un poco la testa cominciano a riapparire i vecchi santoni.Dove sono stati in questi anni bui?Cosa hanno fatto di buono x il football?
Uno che ha passione si comporta così?Secondo me no.Uno che ha passione continua a giocare, a vedere, ad arbitrare a dirigere anche quando non ci sono più 20.000 persone negli stadi.Nel suo piccolo fa quanto gli è possibile per coltivare ciò che ama.
Mi sembra ipocrita dire che oggi non sappiamo giocare a football.Può essere vero, ma chi ci doveva insegnare non c'era più.La maggior parte delle persone che tutti gli appassionati di quegli anni citano ad esmpio di bravura sul campo non si sono poi dedicate all'insegnamento del football o alla direzione delle squadre.I grandi giocatori non sono diventati i grandi allenatori o grandi dirigenti o grandi arbitri.Perchè??
La passione vera per me è quella di chi continua ad allenare la giovanile nonostate ci siano 20 ragazzini in croce scarti di altri sport, di continua ad ammazzarsi di lavoro in palestra per poter dire :ho vinto il campionato.
Scusate lo sfogo,ma sono un po' stufo di dovermi sentire un giocatore di serie B solo perchè non ho giocato nei mitici anni 80.

Patriots
00mercoledì 16 luglio 2003 12:48
Per uno che ha iniziato assieme a te , nello stesso anno intendo il '93, ti dice...approvo....hai ragione!!!!
Chicco
00mercoledì 16 luglio 2003 12:52
Chi non fa non falla....
E' vero, negli anni 80 il livello del football era più alto. Per tante ragioni, e non (solo) per la passione.
La passione esiste ancora, la vedo e la sento sui campi, con QB che si preoccupano di riavere la palla che si sono comprati con i
loro soldi per avere una palla buona da lanciare.
Tutto coloro che realmente amano il football dovrebbero cercare di FARE qualcosa: allenare, preparare, gestire i documenti, aiutare in ogni modo le squadre, anche solo portando l'acqua. Oppure dedicare il loro tempo all'arbitraggio (facile criticare dagli spalti, provate una volta a farlo, anche solo per una amichevole, e vedrete che è tutt'altro che facile) oppure alla federazione.
Le critiche costruttive, con proposte concrete, sono sempre bene accette.
Le critiche fatte solo per nostalgia o per rompere, non servono a niente.
PS: per 'allenare' intendo anche solo mettersi a disposizione per insegnare i fondamentali (io ho passato ore a lanciare - male - palloni ad aspirante giocatori per insegnarli tracce e modi di ricezione) o per fare allenamenti propedeutici di flag nelle scuole, e NON insegnare i 'trucchi dei veterani', tipo come fare falli senza farsi vedere..... Insegnamo agiocare bene, puliti, e senza aiuti strani.....
Ciao
Lino 74
00mercoledì 16 luglio 2003 13:04
IO C'ERO ... E CI SONO ANCORA !!!
Ciao Stefano, sfogo + che giustificato e giustificabile.
Io allora, ti parlo del 1984 in poi, c'ero e giocavo, avevo appena iniziato, e mi guiardavo tutte le partite possibili dei vari Frogs, Seamen, Rhinos, bhè, ti posso assicurare che sicuramente c'era un sacco di gente, sicuramente sponsors e media abbondavano, le squadre era strapiene di gente che lottava anche solo per stare a bordo campo a tirare la catena, ma ti posso anche assicurare che, a parte pochi, il livello generale non era come cercano di propinartelo, la dimostrazione è che appena il livello euopeo salì, noi, sia come nazionale che come club rimanemmo al palo.
Di più, hai stramaledettamente ragione a chiedere dove sono andati tutti quei (mediamente) 60 giocatori per squadra che in quei tempi imperversavano nelle vie cittadine e non, ma d'altronde, senza scendere in dietrologia galoppante, era molto figo dire che giocavi a football quando in televisione o per i giornali nazionali e non, vedevi i colori della tua squadra campeggiare.
Poi, con la perdita della copertura televisiva e degli sponsors la nave cominciò ad affondare ed i vari topi cominciarono a saltare giù per salvarsi e portare via il salvabile, magari con tentativi giudiziari che hanno a dir poco del ridicolo e di estrazione circense.
NOI che giochiamo, ovviamente, ci siamo rotti le palle di queste continue LAMENTELE da comari, di questi "ai nostri tempi", giustamente dove cazzo siete stati in questi anni? sarebbe bastato l'impegno di un 20% delle forze di allora per garantire una contiunità alla maggiore parte delle squadre che oggi non esistono +, ed invece no, l'importante è altro, rompere i c....ni ai giovani non per insegnare qualsoca ma per ricordare che per quanto si sforzeranno non saranno mai come "MITICI" giocatori degli anni 80, perchè adesso sono tutte scafazze !!!!. Ma fateci il piacere.
[SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808] [SM=g27808]
Petit 23
00mercoledì 16 luglio 2003 15:36

Quoto e straquoto.
Uno dei post più sensati e condivisibili degli ultimi tempi.
P.S
Anch'io ho iniziato nel '93 e di topi ne ho visti saltare, forse erano i ritardatari [SM=g27794] [SM=g27798] [SM=g27807]

[Modificato da Petit 23 16/07/2003 15.38]

Enrico Bertorello
00mercoledì 16 luglio 2003 15:42
Tutto giusto, concordo con voi.
Tra Sarzana e La Spezia, sedi tempo addietro di due squadre come Rangers e Iron Men, saranno girati in dieci anni di attività almeno 300 giocatori, allenatori, dirigenti, collaboratori o pseudo tali. Di questi almeno una cinquantina potrebbero essere utilissimi anche oggi. Invece niente, tutti spariti a bere birra nei pub la sera, metter su pancia e prendermi per il culo quando mi incontrano.
"Non seguo più il football perchè soffro troppo a non poter più giocare..." ti dicono, e mi fanno incazzare almeno quanto quelle fighette che dicono "Non mi ci metto con te perchè siamo troppo amici..."
Allora ODIAMI!!! Ma dammela..... gli rispondevo io!!

Dicono che con i giovani d'oggi non ne vale la pena di fare football!
Ma non è vero, ne vale eccome!!
Cosa eravamo noi alla loro età... bionici?
Sono spariti tutti, volatilizzati, come rapiti da un'organizzazione segreta anti radicalizzazione del football!!
Oggi mi avvalgo della preziosa collaborazione di una decina di persone. Ed otto di loro conoscono il football da non più di cinque anni. Ma me ne frego e vado per la mia strada, come vedo stanno facendo in molti.
Penso anch'io che la mancanza di soldi abbia indotto tanta gente a togliere le palle da un ambiente non più lucroso. Che siano rimasti solo i veri appassionati.
Ma se ora altra gente si fa sotto per dare una mano... ben venga.
Vediamo cosa ne esce.


GG77
00mercoledì 16 luglio 2003 16:04
C'ero,ci sono e ci sarò
Già......
Ho iniziato nel 1984 e quegli anni li ho vissuti in prima persona.
E mi sono divertito un mondo a giocare in situazioni difficili quali potevano essere quelle che incontrava una squadra del Sud( all'epoca Trucks Napoli e poi Oaks),ma che soddisfazione quando la Gazzetta dello sport ci dedicò un titolo a tutta pagina per la promozione in serie A dopo la mitica partita contro i Grizzlies Roma.
E mi sono divertito ancora di più a giocare contro i Doves ed i Warriors al Lunetta Gamberini GREMITO di gente qunata non ne avevo mai vista per una partita di football;e togliermi lo sfizio di cercare di bloccare Santinami che voleva uccidere il nostro povero qb.
Ma sapete qual è il segreto??
E' che io a 44 anni sono ancora in campo per divertirmi ancora.
E so che quando avrò troppi dolori per entrare ancora in campo(..l'unica cosa che mi potrà fermare dal farlo....) allora darò una mano alla mia squadra come dirigente,p.r.,allenatore delle linee o a tenere la catena durante la partita......o tutte queste cose messe insieme.
Se solo il 30% dei jurassici ragionerà così....penso che la nostra classe che ha giocato negli anni d'oro ne "causerà" il reiterarsi.
Per ora..giochiamocela ancora....poi si vedrà[SM=g27790]

Ciao ciccioniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Nuccio#77#
peppe21
00mercoledì 16 luglio 2003 17:12
io nei mitici anni 80 ero un ragazzino che non si perdeva una partita in tv e l'ho vissuta da spettatore quell'epoca che è stata davvero grande, tv giornali specializzati e non uno solo x posta , ma due tre in edicola...roba da matti ripetto a oggi, poi nel 95 ho cominciato a giocare, ma tutto era ormai in declino, gente a vedere le partite ce n'era pochissima addio giornali e tv xò c'era ancora la passione come c'è oggi, quindi condividendo gli sfoghi di s.neva e lino e gg77 apprezziamo comunque il ritorno di chi si era allontanato, uniamo le forze, eliminiamo le critiche e ricostruiamo come meglio è possibile il nostro caro mondo del football.
credo di aver capito che questo è comunque lo scopo dei giurassici e se non riusciamo a litigare tra di noi e a cogliere il massimo dall'esperienza a tutti i livelli di queste persone la gente tornerà a vedere il football e noi saremo dei giocatori allenatori e dirigenti migliori.
saluti dal salento
lario-lario-lla-llero
kkarli
00mercoledì 16 luglio 2003 19:42
bene e strabene
Continuiamo, non fermiamoci.

Prima quoto, per rispondere.

Stefano:
> Secondo me la passione è il contrario di quello che avete fatto Voi

Sbagliato. Seguimi.

>Bello bellissimo andare allo stadio quando è pieno, quando non >lo devi cercare in mezzo alla nebbia perchè è talmente piccolo >che non si vede neanche.

Noi non lo sapevamo di essere migliaia, perché fu dopo che lo diventammo, piano piano. Lo vedevamo quando arrivavamo al campo. Frogs-Doves, semifinale 84, fu giocata a Bienate, che è segnato solo sulle mappe del Genio Civile. Dalla tribuna (in tubi Dalmine) di rinforzo non si vedeva un cazzo. Ci divertimmo come bestie.

>Bello bellissimo giocare sponsorizzati da Armani piuttosto che >dover giocare con maglie recuperate chissà dove perchè non ci >sono i fondi per comprarle nuove.
etc.

Sponsorizzati da Armani giocavano i Seamen e basta. Gli altri gli sponsor se li sudarono, ed erano, a caso, Bonfiglioli (Riduttori), FAAC (Cancelli Elettrici), Motta (Gelati e Affini).Altro che moda,: ritorni di immagine potenti, soldi scaricati dalle dichiarazioni dei redditi. Affari, non moda. Tutte le squadre, che io sappia, si autofinanziarono almeno 4 campionati prima di vedere una lira. Il pubblico venne ben prima, e credimi, fu il pubblico a comprare le prime maglie, palloni, attrezzature. Ti ricordo che nel 1986 si giocava il campionato da 6 anni. In 6 miseri anni c'era quel che c'era. Perché non ci fu più? Ci torno dopo.

>Uno che ha passione si comporta così?Secondo me no.Uno che ha >passione continua a giocare, a vedere, ad arbitrare a dirigere >anche quando non ci sono più 20.000 persone negli stadi.

Giusto. Sbagliato quello che dici sul perché non è successo. Anche su questo, a dopo.

>I grandi giocatori non sono diventati i grandi allenatori o >grandi dirigenti o grandi arbitri.Perchè??

Perché le tre componenti che tu citi richiedono una grande federazione.

>Scusate lo sfogo,ma sono un po' stufo di dovermi sentire un >giocatore di serie B solo perchè non ho giocato nei mitici >anni 80.

Tu non sei affatto un giocatore di serie B. E' il football che è stato mandato in serie B.

Per Lino 74

>Poi, con la perdita della copertura televisiva e degli sponsors etc.

Già, c'è chi perde i capelli, e chi le coperture televisive e gli sponsors. Perché, Lino? Perché la televisione se ne andò? (guarda che non ce ne fu mai molta... e soprattutto c'era chi la faceva per fare strada a se stesso, che tanto se tira il football, commento football, se tira i salvataggi in elicottero e gli incidenti stradali, commenterò salvataggi in elicottero ed incidenti stradali) Perché la stampa specializzata smise di esistere, la stampa sportiva di coprire?

Io adesso rilancio, perché sono cattivo, e perché secondo me questa discussione non deve fermarsi.

Sono io che chiedo a voi, che giocate adesso: dove sono i "giornalisti specializzati in football americano"?

Che mestiere fanno gli ex "Commissioner" dell'AIFA?

Chi, chi, perdio chi, ha permesso che una federazione affiliata CONI non prevedesse nel Regolamento Organico la categoria arbitrale ( ma l'avete capito che è per questo che si è persa l'affiliazione?)?

Chi va a arbitrare per una Federazione che non ha un'organizzazione arbitrale? Chi accetta di fare l'arbitro in uno sport dove il corso arbitrale dura un giorno??? Nel basket dura 2 mesi! Nella pallavolo pure!!!

Come sono caustico io con voi, quando dico che nel backfield mettete i piedi dalla parte sbagliata in difesa, vorrei vedere voi caustici con chi ha PERMESSO questo, perché, lo ripeto, NON LO HA FATTO IN BUONA FEDE.

Perché criticate i singoli arbitri, e non chi li getta allo sbaraglio? Io critico il METRO arbitrale, che semplicemente non c'è. C'è il gran gusto in quel bailamme di corpi di avere beccato l'holding come nella cassettina... E su la flag!!! Non è colpa di tizio, caio o sempronio a strisce, ma di CESARE.

I giocatori che sono scesi non sono scappati col malloppo: se ne sono andati con lo stipendio. C'è un'enorme differenza. E, credo, se ne sono andati per questo. I giocatori gli allenatori,gli arbitri siano pagati. Ma gli altri no... Furono questi personaggi a saltare giù. E a danneggiare. Chi ha orecchie per intendere intenda, magari di nascosto legge e arrossisce.

Io ammiro e rispetto tutti quelli che oggi si impegnano. Ma non posso condividere nessuno che dice: non ve ne dovevate andare. Non se ne sarebbe andato nessuno, prima io e altri come spettatori, se non ci fosse capitato di andare ad un campo, e scoprire che la partita si giocava a un altro, o si era giocata il giorno prima, o non si giocava perché cominciavano le beghe delle AIAFE, FIAFE e acari vari.

Volete alzare la testa? E' meglio che sappiate che questo è quanto si osserva da fuori. E ricordatevi: un movimento sportivo senza spettatori si chiama tennis club.

Lo so di essere stato molto polemico, ma son sassate, e chiedetevi perché...

Col solito affetto

Carlo
Cowboys
00giovedì 17 luglio 2003 03:04
kkarli.grazie per le risposte.
Alcune condivisibili,altre no.
Ma io penso abbia ragione Stefano Neva quando dice di essere stufo di essere considerato un giocatore di serie B solo perche' non ha giocato 15-20 anni prima.
Che colpa ne ha lui se i presidenti di federazione,molti presidenti di societa' e qualche dirigente dei bei tempi che furono,erano dei mangiapane a tradimento?
Forse ha piu' colpa chi in quegli anni c'era,vedeva e faceva spallucce.
Poi,se qualche giurassico vuole insegnare i fondamentali ad un ragazzino di 15 anni,ben venga,per il resto siamo gia' abbastanza casinisti di nostro.


N.B:quanto detto non vuole essere un'offesa per nessuno.
if
00giovedì 17 luglio 2003 09:25
interessante
Oh, finalmente! Qualcuno che comincia a tirar fuori sassolini...
E allora parliamone, senza polemiche, che abbiamo altro da fare.
Tanto meno niente nostalgie e menate su quanto eravamo bravi. I bravi erano bravi, gli altri no. Tra noi ci conosciamo e sappiamo chi è chi. Poi, fin dall'inizio abbiamo, ho detto chiaro. Il passato non conta se non serve a costruire il futuro. Per questo facciamo quel che stiamo facendo.
Qualcuno ha dato un'occhiata alla lista dei jurassici?
Non credo che i post anni '90 conoscano i nomi e magari anche molti dei pre anni '90 di alcune cose poco sanno: val la pena allora di far notare come di "generali" di un tempo ci sia ben poca traccia in quella lista.
C'è pieno di sergenti maggiori, invece. Gente che si è fatta un culo tanto, gente cui importava giocare al massimo livello possibile. C'è gente che magari si è anche goduta qualche optional, qualche rimborso spese, qualche gadget fighetto... Ma gente che a un certo punto si è ritrovata senza il giocattolo. Non, badate bene, quello fatto da soldi, visibilità e via discorrendo (che quello lo hanno visto in pochi e di questi pochi che stavano in campo): quello fatto di sudore, sangue e fatica.
MOlti ci hanno anche rimesso famiglie, aziende, soldi, amici... Quasi tutti si sono ritrovati orfani dei generali per i quali avevano combattuto. Senza magari averci creduto più per qualche tempo, ma ligi al dovere... Alcuni hanno poi continuato, sotto traccia, a lavorare, senza però poter fare quello che sapevano dover essere fatto. E dopo un po' si sono rotti le palle.
Rotti le palle di sentirsi dire (testimoni a bizzeffe) "no, chi cazzo sei per dirmi di fare questo esercizio, ho visto nelle partite NFL che si fa in un altro modo". Senza per questo poterlo cacciare a calci in culo dal campo, perchè "devi capirlo, per la partita ci serve, è veloce...". E intanto, di giovani validi se ne vedevano passare e andare, perchè, insomma se sei bravo, perchè perdere tempo a fare qualcosa dove non serve impegno, dove ti sbattono a prender botte senza una preparazione adeguata...
Gran parte della gente nella lista sa perfettamente quanto tempo ci vuole per insegnare anche soltanto una stance neutra a tre punti: mesi. E sa che per mantenerla attiva e potente va esercitata tutti i giorni. A quasi tutti loro è stato reso impossibile, quando hanno provato, insegnare così. MOlti di loro magari non sanno nemmeno insegnare, che cazzo avrebbero potuto fare, mescolarsi a dirigenti del tipo: c'è la partita da vincere, c'è il lavoro, bisogna capirli, già tanto se viene alla partita, così grosso ci serve in campo anche se ha già giocato... Mai sentito una di queste frasi? Mai sentito dire a qualcuno che non è possibile tenere la lista di chi viene agli allenamenti per decidere chi gioca? Mai sentito rompere le palle perchè si "perde tempo" a far ripetere un singolo passo in mirror? Quanti cazzi di lanci mirati fai fare a quel QB, devo spiegare gli schemi... E guardate che queste cose avvenivano anche ai famosi tempi nostri: è da allora che a noi sergenti maggiori la cosa ci fa girare le palle.
Ai sergenti maggiori queste cose non piacciono. Per loro le battaglie si vincono preparando gli uomini, non fidandosi dei politici che ti lasceranno sicuramente nella merda, tanto per citare stereotipi bolsi del cinema.
Proprio come è successo a noi che, in moltissimi casi, siamo rimasti con il cerino acceso in mano. Cerini bollenti, da centinaia di milioni, a volte, da lacrime, da infortuni non coperti da assicurazione, da aiuti mancati e promesse da mantenere... Voi non leggete, è roba nostra, le schede personali che stiamo preparando per ottimizzare la preparazione atletica personale, per capire dove vogliamo andare... Forse dovremmo renderle pubbliche perchè si capisca da dove è venuta la disaffezione non allo sport, ma alla sua gestione. E, lo ribadisco, essere stato un bravo giocatore non significa poter essere un bravo dirigente o un bravo allenatore.
Leggevo in altro forum di Mei e di come si è ritrovato a mettere in piedi la finale a Civitanova... Purtroppo niente di nuovo: noi sergenti maggiori ci siamo passati, a partire dalla seconda metà degli anni '80. E ha tutta la nostra solidarietà e un appunto, il solito: la buona volontà uccide. Basta con la buona volontà tutta sola. Va protetta, la buona volontà, accudita.
Ecco qui perchè gran parte dei jurassici ha mollato (fermo restando che, dopo dieci anni senza vita privata, magari è anche naturale pensare a farsi un fine settimana con chi cazzo vuoi tu). Una giustificazione? No, una constatazione.
E questo non significa che tutti i jurassici sapessero giocare o avessero una tecnica della madonna. Una volta di più, era il livello medio molto ma molto più alto di quello visto per esempio a Civitanova. Se no, in campo non ci andavi.
E sarebbe stato anche grave se non fossestato così, visto il culo che i famosi sergenti maggiori si facevano e facevano agli altri. A Civitanova le qualità tecniche più marcate si sono viste (oriundamericanstranieri esclusi) proprio in persone che sergenti maggiori erano allora e ancora oggi, oppure da ragazzi che da quella scuola viene fuori. Q
ualcuno di voi ha la minima idea di quanto sia rompicoglioni (e meno male) Annoni? E di quanta cazzo di tecnica sia in grado di insegnare, se gli si dà tempo? Molti di noi possono non essere d'accordo sulle sue scelte, sulla sua tecnica di allenamento, sul suo carattere, sul suo taglio di capelli e sulle mutande che porta, ma nessuno, nessuno si sognerebbe mai di dire che non sa. E crediamo che lui di molti di noi pensi lo stesso.
E' un esempio italiano, per questo lo faccio. Perchè lui ha avuto palle, cuore e culo per tenere duro, per arrivare a fare in una squadra che ancora gli consente di lavorare, con tutti i limiti del caso, in modo almeno adeguato.
E comunque, eccoci qua.
Se siamo qui per restare non dipenderà solo da noi jurassici, ammesso che questo noi abbia il senso che ha in Accademia.
Cominceremo a vederlo a Voghera dove andremo a parare.
Un consiglio spassionato a tutti. Usateci per quel che possiamo dare. Non perdete l'occasione. Venite a vedere che cosa abbiamo in mano. Se è un bluff, vincete voi. Se non lo è, vinciamo tutti.
Buon lavoro
if
00giovedì 17 luglio 2003 09:41
al volo
A noi jurassici di andare a insegnare i fondamentali a qualche ragazzino per salvare il culo a chi ha in mente cose che non ci interessano non ce ne frega niente.
Siamo tornati per altro.
Per adesso, per giocare una bella partita di buon football contro chi in Europa ha vinto tutto, proprio come noi. Per divertirci e divertire contro chi sa di che diavolo stiamo parlando, quando parliamo di football.
Per offrire un bello spettacolo a un pubblico che pagherà per avere un bello spettacolo.
Per regalare a chi ancora ci crede e si sbatte una grande festa di football che animi MIlano per una settimana intera.
Per offrire un'opportunità di migliorare la propria vita alle donne di Kabul cui andrà la maggior parte dell'incasso dell'evento.
Per finanziare la nascita di una scuola, con una sua sede, un suo programma, le sue attrezzature, per formare uomini e di conseguenza atleti, allenatori, dirigenti e quant'altro, una scuola cui andrà la minor parte dell'incasso dell'evento. Saranno quelli di Accademia Gionni COlombo a darsi da fare a insegnare i fondamentali e quant'altro. Non è detto che noi sappiamo farlo. Noi siamo dei fottutissimi giocatori di football. E magari, oggi, anche manager, muratori, industriali, spazzini, avvocati, pizzaioli, pubblicitari... Se vorranno usare alcuni di noi, per quel che sappiamo fare, sanno dove trovarci e noi ci saremo.
Giocheremo per dimostrare ai media che può ancora valer la pena darci dello spazio.
Per dimostrare a tutti che si può vendere solo quello che si ha, se si vuole continuare a crescere. Se si vende quel che non c'è, si finisce a scappare.
Nessuna polemica, ancora. Solo rispetto e chiarezza.
Come quello con il quale ci rapportiamo alla squadra che dividerà il campo con noi, i Lions.
Tortosa
00giovedì 17 luglio 2003 09:53
Si, tante parole, ma a quello che vi ha chiesto Stefano non avete risposto, provo a riformulare la domanda:
Da Arnoldi in poi dove siete finiti?
Non mi dite che non vi riconoscevate più in quel football, è una gran cazzata, alcuni dei pionieri ancora dividono il campo con i giovani, e la passione di cui cianciate tanto li ha spinti a continuare anche nei momenti più cupi.
Tanto di cappello a chi c'era, c'è e rimarrà sotto qualsiasi figura, ma voi sedicenti jurassici anche se da oggi faceste il bene di questo sport su di voi incomberà sempre il mio personalissimo interrogativo:
DOV'ERAVATE FINITI?
if
00giovedì 17 luglio 2003 10:07
se sia più giusta la dura verità...
o una pietosa bugia...
D'istinto, la risposta è: cazzi nostri.
Di testa, invece, è un'altra: cazzi nostri.
Dove eravamo, che cosa facevamo sono solo cazzi nostri. Se per caso abbiamo avuto a che fare con il football chi c'era lo sa, che cosa abbiamo fatto. Nel bene e nel male.
Non dobbiamo rispondere a nessuno, come non chiediamo a nessuno di rispondere a noi per quel che ha fatto o fa.
La risposta, volutamente scortese, dato il tono della domanda, c'è stata.
La domanda da parte nostra, tornando disponibili e cortesi, è un'altra: noi stiamo facendo questo, partecipate?
La risposta la stanno dando in tanti, ciascuno a suo modo.
Tenendone conto, noi continueremo a fare quello che pensiamo sia giusto fare. Singolarmente, sempre: insieme, ogni volta che saremo d'accordo con quel che ci viene proposto, da chiunque.
E ringraziamo Accademia, Huddle e Rhinos, che oltre a darci la possibilità di tornare in campo, stanno cercando di costruire il futuro in un modo che ci sembra, come dire, carino.
Ah, sempre per chiarire. Il passato ci annoia, risponderemo, se del caso, solo a domande sul futuro e solo per quel che riguarda il Jurassic Bowl. Del resto, se c'è, se ne occupa Accademia.
Roberto La Rocca
00giovedì 17 luglio 2003 10:11
Ciao Marco,
scusa se ti scrivo sul forum e non privatamente, ma avendoti conosciuto prima come giocatore, poi come uomo, ed infine adesso come jurassico, mi permetto di dissentire con alcuni punti del tuo discorso, pur condividendone l'85%, come ben sai.
Io non sono mai stato neppure un sergente maggiore; sono sempre stato un soldato semplice ed ora, forse, un caporal maggiore....
Amo come tutti noi questo sport di un amore illogico ed autolesionista, come così bene hai espresso tu poch'anzi.
Chiunque che sappia fare 2+2 si rende conto che il "male oscuro" del nostro movimento è insito in chi ne fà parte, cioè in noi stessi.
Altresì che l'unica medicina da somministrare al paziente è solo una dose massaccia di serietà e coerenza.
Però c'è chi non ha mollato, per testardaggine, per amore, per tigna...... la sai la storia dell'artigliere di Napoleone??
Durante il passaggio della Beresina Napoleone vede un vecchio artigliere della Guardia che continua a sparare con il suo pezzo sui russi, da solo; gli si avvicina e gli dice "perche continui a combattere o mio bravo, lo fai per il tuo Imperatore?? No Maestà!" al che Napoleone gli chiede "allora lo fai per la tua Patria?? No Maestà!" Napoleone, piuttosto scocciato, lo incalza "Ma allora perchè lo fai?!?! Per tigna Maestà, solo per tigna!!!".
Da vecchio artigliere tignoso ti chiedo di non dare per scontato che tutto quello che è stato fatto in questi anni è stato fatto male ed in maniera pressapochista, anche se parzialmente vero. E' ovvio che un professionista avrebbe fatto tutto e meglio, però riconoscici almeno una cosa : abbiamo tenuto la testa di ponte.........
Namath
00giovedì 17 luglio 2003 10:45
Football e media
Tanto per cominciare confesso che kkarli comincia a diventare un mio punto di riferimento. A parte questo, domando: ma quando negli anni 80 avete visto tutto l'interesse dei media per il football italiano? Per quel che mi ricordo il tutto si limitava all'oretta mattutina della domenica su Canale 5 (non male, ma niente di eccezionale) e a qualche microscopico articoletto sui vari giornali. Certo, in edicola si trovavano mensili e settimanali specializzati, ma era proprio roba di nucchia ed, infatti, hanno avuto vita breve. A Bologna, dove l'interesse era maggiore, si sono viste belle trasmissioni di commento e lunghe sintesi delle partite addirittura in prima serata, ma tutto si limitava a reti locali.
Insomma, un po' meglio di adesso andava, ma io mi ricordo benissimo che mi lamentavo vedendo lo scarsissimo interesse dei media per uno sport che portava notevoli folle alle partite e corposa informazione riguardante altri che, francamente, non erano visti da nessuno.
Non citiamo le comparsate in trasmissioni importanti di qualche squadra perchè, forse, sono state addirittura dannose.
if
00giovedì 17 luglio 2003 11:00
per roberto
marco è impegnato, quindi ti rispondo io.
Mi sembra che noi jurassici tutti stiamo riconoscendo, nei fatti e nelle parole, che senza chi c'è non ci sarebbe più niente.
Nessun jurassico sarebbe mai all'inizio di questo nuovo cammino, se non la pensassimo così.
Onore a tutti, quindi, in ogni caso.
Tant'è che non ci avete mai letto remenare sul passato, se non quando ci è stato chiesto di farlo. A noi, ribadisco, interessa il futuro.
Il nostro è un contributo, il solo che possiamo dare, al domani.
Altro che tenere semplicemente le posizioni, altro che testa di ponte. Avete tenuto i piedi il mondo, perchè una testa di ponte senza un esercito che debba arrivare a consolidarla non esiste.
Se foste stupidi fanatici, e non lo siete, potreste essere piuttosto paragonati ai giapponesi che nella giungla non si arresero fino agli anni '80, ma non mi piace come esempio.
Meglio pensare ai Ronin che combatterono fino all'ultimo per il loro defunto signore e che ancora oggi vengono onorati nell'ipertecnologico Giappone.
Non solo avete combattuto, ma avete pure fatto tanto casino da scoperchiare le tombe nelle quali molti ci avevano dato per persi...
Altro che onore delle armi: se vado avanti a ringraziarvi sconfino nella pornografia e non sarebbe un bel vedere...
Siamo a combattere la stessa battaglia, non temere.

Roberto La Rocca
00giovedì 17 luglio 2003 12:05
Caro il mio Sen-sen, accettiamo un dato di fatto : con la testa che ci ritroviamo tra tutti, saremo ancora a darci dei cozzi anche nei Campi Elisi......ma sì, accettiamolo, con un'accetta tanta ...!!!!!!!!
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