Il Cavaliere lo scrive su "Kos" la rivista del San Raffaele: Goethe si innamorò a 72 anni. Prezzolini scrisse anche dopo i 100...
“I progressi della scienza ci fanno sperare in una nuova era: una vita più lunga è raggiungibile”. Leggendo questo passo l'uomo della strada potrebbe pensare che a firmarlo sia stato Umberto Veronesi, il Nobel per la Medicina Luc Montagner, Ignazio Marino. Invece è una parte saliente di un articolo vergato niente poco dimeno che dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, pubblicato sulla rivista "Kos" del San Raffaele, fondato da don Luigi Maria Verzé.
“Chi si occupa di politica, cioè degli altri dovrebbe impegnarsi anche su questo fronte”. Se "la durata media della vita è stata di poco superiore ai vent'anni sino all'Ottocento, di quarant'anni all'inizio del Novecento ed è arrivata oggi a ottant'anni, perché non può davvero arrivare in un futuro prossimo a centovent'anni vissuti in buona salute?". La domanda non è nuova, per il primo ministro, gli strumenti ci sono tutti: "Con la medicina preventiva, con il controllo a distanza, con l'esame del Dna, con l'utilizzo delle cellule staminali, con un conseguente razionale stile di vita ogni soggetto sarà nella condizione di conservarsi sano ed efficiente più a lungo".
Vola alto Berlusconi e sottolinea: “Goethe si innamorò a 72 anni, Tolstoj intorno a quell'età approfondì lo studio dell'ebraico, mentre Prezzolini scrisse anche dopo i 100 anni”. Nessuno in Italia come Berlusconi ha inseguito il mito dell'eterna giovinezza ostentata. Nottambulo, tombeur de femme, nel pieno del vigore fisico, con vistose ricrescite di capelli, stakanovista, cantante, Berlusconi ha abituato l'opinione pubblica alla ricerca costante di elisir di longevità. Un premier che appare sempre più giovane anche nei cartelloni pubblicitari, che ha inseguito l'eterna giovinezza con il trapianto dei capelli, il lifting cui si è sottoposto. Insomma dal 1994, Berlusconi che si definì l'Unto del Signore, la declinazione dell'Uomo della Provvidenza ha fatto ampio ricorso alla chirurgia estetica.
L'ex sindaco di Catania Umberto Scapagnini, è arrivato addirittura a teorizzare l'immortalità del premier, o comunque un'esistenza da Matusalemme. Sebbene nel privato, più di una volta nell'entourage del Cavaliere siano circolate preoccupazioni riguardo al suo iperattivismo. Di cui spesso si è fregiato nel suo proverbiale motto: "Ghe pens mi".