Sono ormai trascorsi 17 anni da quando il muro della vergogna e´caduto. L´anno successivo si sbriciolo´ pure l´impero dei soviet e, dopo un infruttuoso tentativo di ripristino dell´antico potere nel 1991, la situazione si stabilizzo´ lasciando alla storia piu´ di 70 anni di comunismo. E ora come vanno le cose? Ieri su TG2 Dossier un interessante servizio di Dario Laruffa (non certo un comunista) ci ha fatto vedere che la stragrande maggioranza dei russi vive in condizioni non certo floride e che ancora, per mancanza di risorse economiche, condivide l´alloggio con una stanza e un fornello e mezzo a famiglia. L´unica differenza e´ che mentre con Breznev lo stato pensava alle riparazioni dell´immobile, ora ci si deve arrangiare e non e´ raro ritrovarsi il soffitto in testa. Di contro, pochi e selezionati oligarchi, eredi per lo piu´ di vecchi esponenti della nomenklatura, vivono nel lusso piu´ sfrenato e ostentato. Allora mi chiedo, a chi e´servito abbattere l tanto deprecato regime? Premetto che non sono comunista e chi mi conosce un po´lo sa, tuttavia trovo assurdo millantare una democrazia quando i vantaggi sono per pochi. L´auspicio come diceva pure l´editorialista del Corriere e´che le cose, come sembra, possano migliorare e che la Russia diventi un paese dove sempre piu´ persone possano avere diritto ad un´esistenza dignitosa. Ora non e´ cosi´ e il 40% delle ricchezze e´in mano al 10% delle persone. Negli USA e´ il 30%, in Europa il 25%. E poi parlano male del vecchio continente...