Sole e strada

Capitano-76
00giovedì 5 luglio 2012 16:38
... per chi ama viaggiare da solo o in compagnia
... ma soprattutto per chi ama le avventure, facili o difficili, lontno o vicino casa non importa.

Questa è una canzone che fa parte della soundtrack del film di Sean Penn "Into The Wild", emozionante racconto basato su una storia vera di un ragazzo fuggito in Alaska per "rifugiarsi dal mondo civilizzato". Se non vi è mai capitato nel lettore DVD, è il momento di cacciarlo dentro e godervi uno dei film più intensi degli ultimi 10 anni.

La canzone parla di strada e di sole, di cose fatte, viste, vissute. Il messaggio è: l'importante è, nella vita, non essere forti sempre ma sentirsi forti abbastanza nel momento in cui serve e, soprattutto, senza condivisione non esiste nulla.

Hard Sun - Eddie Vedder

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Eddie Vedder - Hard Sun (Official Video) di lanegan

When I walk beside her
i am the better man
when I look to leave her
I always stagger back again
once I built an ivory tower
so I could worship from above
and when I climbed down to be set free
she took me in again

and it's a big
a big hard sun
beaten on the big people
in the big hard world

when she comes to greet me
she is mercy at my feet
when I see her pin her charm
she just throws it back again
once I sought an early grave
to find a better land
she just smiled and laughed at me
and took her blues back again

when I go to cross that river
she is comfort by my side
when I try to understand
she just opens up her eyes

once I stood to lose her
when I saw what I had done
bound down and flew away the hours
of her garden and her sun
so I tried to warn her
i'll turn to see her weep
40 days and 40 nights
and it's still coming down on me

and it's a big
a big hard sun
beaten on the big people
in the big hard world

MALEFICUS
00sabato 7 luglio 2012 16:35
"rifugiarsi dal mondo civilizzato" ,
penso sia il sogno di tante persone ....

ma riuscirlo a farlo è un'altra cosa .....

bisogna riuscire ad essere liberi ed indipendenti da tutte le nostre cose e dal nostro stile di vita ,e questo non è per niente facile ,lasciare la strada vecchia per quella nuova è sempre un rischio ,soprattutto se oltre a noi stessi coinvolgiamo altre persone ,come mogli, figli e magari persone che hanno interessi in comune di lavoro con noi .

conosco persone che hanno fatto questo passo ,ma hanno avuto la fortuna di non avere figli ed essere indipendenti da ogni tipo di legame lavorativo ,dunque molto più facilitati alla decisione .

farlo individualmente è molto più semplice ,pensato a se stessi ,pensato a tutti !!!!

rimane sempre una bella utopia ,un sogno nel cassetto ,che ogni tanto apri ti lustri gli occhi e poi lo richiudi ,a meno che ,non subisci un evento molto emotivo ,come un periodo di importante malattia o una crisi pesante nel proprio lavoro ,allora la molla del cambiamento si modifica e aumenta il coraggio di farlo .


più si è giovani più la possibilità di farlo aumenta ,con il passare del tempo la voglia diminuisce ,perchè il nostro stile di vita che ci siamo creati ,il nostro modo di vivere è diventato un tutt'uno con noi e non siamo più capaci di farne a meno .

non è detto che questo bisogna farlo ,se uno si trova bene con se stesso è giusto che continui la sua vita senza variare niente ,ma se ci guardiamo dentro ,troviamo sempre un qualche cosa che dovevamo cambiare .....

questo è nell'indole umana ,essere sempre insoddisfatti...

la solita frase sentita un milione di volte .....
"se potessi tornare indietro non farei questo .....o quello ...."

si può solo andare avanti ...
dunque possiamo modificare solo il futuro e non il passato
modifichiamolo in maniera di non avere più ripensamenti ......

più facile scriverlo che farlo !!!!!


maleficus

ps CAPITANO bellissimo testo della canzone ..... [SM=x1759946]
fa molto pensare .....

TRADUZIONE

Artista: Eddie Vedder
Titolo: Hard Sun
Titolo Tradotto: Sole Pesante


Testo di Hard Sun


Quando cammino accanto a lei
sono l'uomo migliore
quando cerco di lasciarla
torno indietro barcollando di nuovo
una volta ho costruito una torre d'avorio
in modo da venerarla dall'alto
e quando sono sceso per essere liberato
mi ha fatto entrare di nuovo

c'è un grande, grande sole pesante
che batte sulla grande gente
nel grande e difficile mondo

quando viene a salutarmi
lei è la grazia ai miei piedi
quando vedo le sue gambe, il suo fascino
lei me lo getta indietro di nuovo
una volta, molto presto ho scavato una tomba
per trovare una terra migliore
lei mi ha sorriso e ha riso di me
e ha ripreso di nuovo il suo malessere

c'è un grande, grande sole pesante
che batte sulla grande gente
nel grande e difficile mondo

c'è un grande, grande sole pesante
che batte sulla grande gente
nel grande e difficile mondo

quando sto per attraversare quel fiume
lei è il conforto al mio fianco
quando cerco di comprendere
lei apre i suoi occhi

c'è un grande, grande sole pesante
che batte sulla grande gente
nel grande e difficile mondo

una volta stavo per perderla
quando ho visto cosa avevo fatto
sono sceso e ho fatto volare via le ore
del suo giardino e del suo sole
così ho provato ad avvertirla
mi sono voltato per vederla piangere
40 giorni e 40 notti
e ancora il pensiero mi tormenta

c'è un grande, grande sole pesante
che batte sulla grande gente
nel grande e difficile mondo (x4)
Capitano-76
00lunedì 9 luglio 2012 17:15
traduzione fedele e...
COMPLIMENTI! Bravissimo ad aver catturato il messaggio "nascosto" [SM=x1759946]

Non poi così tanto nascosto in verità: chi come noi questo spirito ce l'ha un po' nel sangue, piglia su e parte anche per pochi km senza necessariamente allontanarsi fisicamente dalla "società"; mentalmente invece è milioni di km.

Io sono riuscito a togliermi dei super-sassolini, finora: trekking alle Isole Eolie, Sardegna e Valtellina, 2 giorni di stelvio in mountain bike (per due anni di fila), 4 giorni di mountain bike in appennino tosco-romagnolo a dormire sotto le stelle, una settimana di moto al Pistoia Blues 12 anni fa con un TT600, ora l'Olanda col Vmax... ).

Lo si fa anche e soprattutto per evadere un po', per sentirsi vagabondo quel tanto che basta per assaporare un minimo grado di libertà in un mondo che, l'abbiamo scelto, ci costringe a rispettare delle regole piuttosto rigide, pena l'esclusione da qualsiasi forma di vita sociale o socialmente utile.

Ogni tanto faccio un "gioco" quando mi sento in difficoltà (non entro nel dettaglio ma, moto a parte che non è un problema vero ma solo la ciliegina sulla torta, è davvero un periodo difficile e duro) e per un solo secondo provo ad immaginarmi che non ho bisogno di un lavoro perché non mi interessa possedere cose (un po' alla fight club, estremizzando) tipo l'auto, la casa, la moto, lo stereo, i dischi, i vestiti nuovi nell'armadio, quel bell'orologio, il cocktail al lounge bar, la cenetta romantica, la tovaglia nuova per la sala da pranzo abbinata al resto della casa, il concertino... e tutto col suo bel tagliando del prezzo ancora ben stampato in testa. Soldi in banca, la casa da pulire, le tasse da pagare... si potrebbe proseguire fino alla morte, e ci si sente schiavi alla fine anche delle cose che dovrebbero darci gioia e serenità, ma è la vita che abbiamo voluto noi, l'abbiamo costruita in anni e ci siamo assuefatti: non potremmo mai abbandonare tutto ma potevamo fare altro, però non l'abbiamo scelto.
Quante volte abbiamo pensato "che stress questo" "che urto quell'altro"... eppure se non avessi tutto questo io mi sentirei anormale, strano forse, come uno di quei barboni pezzenti che nessuno vuole vicino. O un vagabondo magari, come il protagonista del bel pezzo scritto dai Nomadi.

Invece recentemente (3 o 4 anni fa) ho imparato a rispettarli di più, questi "barboni pezzenti", e ho cominciato ad apprezzare e capire la loro filosofia di strada; nelle parole hanno la saggezza della vita vissuta, negli occhi lo sguardo di chi ha visto tante, troppe cose e nel cuore il tormento, la rabbia di chi si sente abbandonato alla propria vita. Hanno un orgoglio incredibile e una capacità di dialogo disarmante. Se vi capita o vi interessa, provate a fare due chiacchiere con uno solo di loro che non sia sbronzo ma ben disposto, e lui troverà il modo o il momento di raccontare qualche storia magari sorseggiando del vino o addentando un panino; forse capirete dove voglio arrivare. Io una volta l'ho fatto, involontariamente; ho dato una moneta da due euro ad un tizio vicino casa mia, era inverno faceva un freddo cane, pioveva. Avevo in tasca 2 euro per andare al lavoro coi mezzi, decisi di darli a lui e camminare fino all'ufficio per i circa 3km di strada. Quando li ho visti rotolare di fianco al mio piede lì per lì mi incazzai, dentro di me (lo vidi come un affronto, una cosa da sfacciato superbo) e tornai indietro per chiedere spiegazioni: lui mi disse, al mio "allora?", parola più parola meno citandomi addirittura bukowski "mi sono passate vicino almeno cento persone e non ho visto un solo essere umano. Tu sei invece il primo meno umano che abbia visto, e non voglio i tuoi soldi nè la tua compassion" e gli chiesi "cosa vuoi allora?" "spiegarti perché non voglio soldi e parlare, se non hai fretta, sono anni che sto da solo e non posso più permettermi della compagnia nello stato in cui mi trovo, diversa da quella che mi merito: puttane, poveracci e violenti poliziotti menefreghisti". Beh... io non ebbi la forza di replicare, gli dissi di aspettarmi 5 minuti e me ne andai senza dire altro, avevo il groppo in gola. Tornai con due panini e un cartone di vino. Stetti seduto a bordo marciapiede con lui per una buona mezz'ora, forse di più, davanti alle poste di Baggio con la gente che mi scansava quasi infastidita dal fatto che io "normale" dessi confidenza ad un mezzo relitto della società. In quel momento mi ricordo che pensai di voler essere un barbone anch'io, mandarli tutti a quel paese... la mia gratidudine verso quell'uomo non finirà mai perché sì, è vero, io sono molto legato alle mie cose e ho le mie passioni e convinzioni da cui non riesco a staccarmi ma... so anche che non sono necessarie: basta pensarci bene, attentamente, sono solo cose, oggetti o status symbol, e il bello della vita è tutt'altro.
Queste cose le ho capite al prezzo di due miseri euro e al costo di una vita spesa a soffrire il freddo e il caldo e la fame... la sua lezione è stata di una umanità esemplare perché mai una volta mi sono sentito accusato di possedere senza dare agli altri. A lui non gliene fregava proprio niente delle mie o altrui cose, a lui interessava poter condividere la sua scelta (all'inizio forzata, perse lavoro e casa in una settimana netta per una causa di divorzio con la ex-moglie, mi dissei, 20 anni prima e non volle mai più avere a che fare con quel mondo). Voleva raccontarla a qualcuno che provasse anche un malcelato disinteresse. Ecco lo spirito di condivisione, tratto comune a TUTTI gli esseri viventi. Non esiste alcun essere vivente che senta il bisogno di vivere lontano ed emarginato dai suoi simili (e questo l'ha detto l'etologo Konrad Lorenz, non io che non so e non conto una fava [SM=g27828] )

La stessa scena la vidi tempo dopo, in centro storico (Brera) ma al mio posto c'era una vecchietta, una piccola signora meneghina coi capelli grigi raccolti in uno chignon; aveva portato da casa delle coperte per due barboni sotto il suo portone. Un uomo sulla 40ina, probabilmente un avvocato o un dipendente della Borsa, li stava cacciando in malo modo e lei si mise in mezzo con un'energia che lo lasciò spiazzato e anche un po' ammaccato (gliene disse di ogni... io capii qualche cosa perché parlava un meneghino molto stretto. Ha! Ad averla come nonna una così!! [SM=g27811] )

Certo il barbone è individuo molto borderline che difficilmente si riesce ad apprezzare, certamente trovare degli spunti per la vita che uno vorrebbe è praticamente impossibile.
Ma ogni volta che sento storie di vagabondi, viaggiatori, gente che ha mollato o perso tutto (e mai l'ha più cercato), persone che hanno radicalmente cambiato stile di vita, cerco di trovare dei punti in comune con quello che ho fatto e faccio io.

Questo è il motivo principale per cui ogni storia che ci rammenti il "lato selvaggio" o semplicemente la sana e normale voglia di evasione che ogni essere umano ha o ha provato almeno una volta nella vita, sentiamo il bisogno di pensare e di dire "si! anche a me piacerebbe farlo! ci avevo anche pensato!" quante volte io l'ho detto... non ricordo più. Tutti abbiamo il nostro richiamo della foresta, qualunque essa sia.

Quindi ci salutiamo con quest'altra splendida canzone, sempre di Eddie Vedder dallo stesso album, Into The Wild, e se non ci sentiamo entro venerdì BUONE VACANZE E BUON RELAX A TUTTI!



veneto lion
00martedì 10 luglio 2012 22:23

Ciao Capitano, che meraviglioso argomento hai aperto, con me sfondi una porta “spalancata”.
Lo stile di vita che generalmente si fa non mi è mai piaciuto. Nel mio piccolo ho cercato di resistergli, ma con pessimi risultati; praticamente alla fine ho dovuto “quasi” adattarmi.

Complimenti per il tuo comportamento nei confronti del barbone.




Capitano-76
00mercoledì 11 luglio 2012 15:39
Re:
veneto lion, 10/07/2012 22.23:


Ciao Capitano, che meraviglioso argomento hai aperto, con me sfondi una porta “spalancata”.
Lo stile di vita che generalmente si fa non mi è mai piaciuto. Nel mio piccolo ho cercato di resistergli, ma con pessimi risultati; praticamente alla fine ho dovuto “quasi” adattarmi.

Complimenti per il tuo comportamento nei confronti del barbone.








[SM=g27811] grazie Lion, ma credo di essermi semplicemente comportato come mi è venuto naturale fare.

Non cerco di resistere alla vita che mi sono creato, l'ho scelta io e ne sono consapevole. Dopotutto me ne sono andato di casa a 19 anni e non sono più tornato... quindi è tutta farina del mio sacco e se mi trovo ad incolpare qualcuno per la vita che vivo, non ho che da guardarmi allo specchio.

Cerco invece di adattare la vita alla mia indole e lo faccio anche con il lavoro (cosa che mi ha creato sempre dei problemi, ovviamente, ma me ne sono anche sempre abbastanza fregato: io sono così, prendere o lasciare).
La mia natura mi dice di essere libero e indipendente più che posso (sono un acquario, segno zodiacale che sente la necessità di isolarsi, di indipendenza e di realizzazione come individuo ancor prima della condivisione della vita con qualcun altro).
Cerco di lasciarmi andare alle mie passioni e di seguirle nonostante si possano creare attriti o creare distanze con alcune persone (moglie, amici, parenti, colleghi, etc.) e purtroppo il fatto è che io da solo sto alla grande, soprattutto quando faccio quello che mi piace.

E' chiaro: io sono in salute, ho la fortuna di avere una figlia sana e forte e intelligente, una moglie che mi capisce e mi appoggia e sprona a seguire le cose che mi piacciono anche se a lei non interessano, vedi i concerti, o i viaggi in moto. (anche lei è acquario, altrimenti credo che avremmo divorziato da anni ormai [SM=g27828] stare con me non è affatto semplice mi rendo conto)

Bisogna farlo prima che sia troppo tardi, però. 6 mesi fa il mio vicino di casa (43 anni e due figli che vanno a scuola con mia figlia) è morto d'infarto sul pianerottolo di casa. Voleva fare da sempre (da quando lo conosco, 14 anni, ne parlava) un viaggio in moto lontano, da solo. Voleva portare il figlio a vedere una gara di F1. Voleva fare una gita di un weekend in bici con il figlio. Voleva fare un viaggio romantico con la moglie... ogni volta che ci vedevamo si parlava di cose che si sarebbe potuto fare, dei vari progetti che aveva lui e avevo io; oltre ad avere la stessa indole -acquario pure lui- avevamo più o meno gli stessi interessi, eppure lui era da circa 12 anni che non andava ad un concerto... io non resisterei, per me è una priorità andare a vedere musica dal vivo.

Il punto è che non si può sapere o decidere del tempo che ci viene dato, ma possiamo impiegare meglio che possiamo il tempo che ci viene concesso di vivere, al di là di quello che ci piace o vorremmo fare.

non saro mai un cancello
00mercoledì 11 luglio 2012 19:40
bello bello
filosofia meravigliosa la vostra anche noi l'apprezziamo, anna più di me stava mollando tutto per imbarcarsi e vivere solamente il mare.......oggi ennesima in....azzo...azzo....azzo.....tura con assicurazione penso alle parole del capitano.....e poi illuminazione ho invitato l'assicuratore al vaffaday
lui ci è andato e io sono sollevato


devo dire però che il suicidio del fratello di una mia carissima amica mi ha fatto capire ciò che veramente conta....ormai al vaffa ce ne sono davvero molti

be pensiamo positivo tutti in piega o in bolina stretta sul meraviglioso mare...liberi....liberi....stato mentale LIBERO [SM=x1759918] [SM=x1759918]
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