Maroni e il libero accesso alle rete wi-fi: prime reazioni

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dalla1
00sabato 6 novembre 2010 10:12
Avrete forse letto la notizia del giorno, ovvero la liberalizzazione del Wi-Fi dal 1° Gennaio 2011 voluta dal Ministro Maroni.

Un percorso che parte da lontano. Era infatti il 2005 quando, sulla scia degli attentati a Londra, l’allora Ministro dell’Interno Pisanu aveva introdotto il cosiddetto “Decreto Antiterrorismo” che conteneva le disposizioni per le reti Wifi (su NetOrange un pdf con gli aspetti legali). Obblighi introdotti:

l’esercizio pubblico di qualsiasi tipo (bar, ristorante, albergo, rivendita tabacchi) che offre al pubblico un servizio di Internet , tramite terminali, tramite prese ethernet o tramite wi-fi è tenuto ad adempiere ai seguenti obblighi:

a) Inviare al Ministero delle Telecomunicazioni la comunicazione prevista dall’art. 25 del Codice delle Telecomunicazioni
b) richiedere la licenza al questore
c) identificare il soggetto a cui si offre il servizio prima di consentirgli l’accesso procedendo come segue: chiedere un documento di identità, trascrivere su un registro o su un computer i dati anagrafici (data e luogo di nascita, residenza etc), indicare il tipo di documento ( es. patente, passaporto, carta di identità), il n. del documento e fare una fotocopia dello stesso;
d) porre in essere il monitoraggio delle attività svolte dal soggetto a cui si offre il servizio, ovvero: memorizzare e mantenere i dati relativi alla data ed all’ora della comunicazione e alla tipologia del servizio utilizzato, abbinabili univocamente al terminale utilizzato dall’utente esclusi, comunque, i contenuti delle comunicazioni;
e) sanzioni: sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 516,00 a €
3.098,00.

Disposizioni che, di fatto, avevano bloccato la diffusione del WiFi nel nostro Paese, e che avevano generato polemiche, appelli e proposte parlamentari di vario genere.
AdnKronos ha riportato chiaramente:

Il titolare del Viminale: i cittadini saranno liberi di collegarsi ai sistemi wi-fi senza le restrizioni introdotte 5 anni fa e che oggi sono superate dall’evoluzione tecnologica.

Tutto bene quel che finisce bene? Guido Scorza, sul blog di Wired avanza un piccolo dubbio:

Se, tuttavia, il Governo avesse davvero abrogato l’art. 7 del Decreto Pisanu, allora, il Ministro, non avrebbe detto, dal 1° gennaio ma da domani… Le ragioni per festeggiare restano ma, ad un tempo, è importante che l’ufficio legislativo del Ministero dell’Interno e/o di Palazzo Chigi, prenda nota dell’esigenza di provvedere - se l’obietttivo è davvero la liberalizzazione del wifi in Italia - all’integrale abrogazione dell’art. 7 del Decreto Pisanu, così come convertito in legge.

Sul Corriere, il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso, è estremamente critico:

l’accesso libero alle postazioni wi-fi e agli Internet point porterebbe a ridurre moltissimo la possibilità di individuare tutti coloro che commettono reati attraverso Internet. Bisogna rendersi conto che dietro queste reti wi-fi e Internet point ci si può nascondere benissimo nella massa degli utenti non più identificabili e si possono trovare anche terroristi, pedofili e mafiosi.

Questione che Grasso potrebbe porre ai colleghi europei. Possibile che solo in Italia esista questo problema? Ne parlava proprio Sabato scorso Beppe Severgnini, sempre sul Corriere.

La schedatura venne introdotta - e viene tuttora giustificata - come misura antiterrorismo. C’è un particolare: Paesi più esposti di noi hanno rinunciato, ben sapendo che i pericoli non vengono di lì. Negli ultimi cinque anni - da quando ho trovato nella zona wi-fi di Fiumicino il cartello «Servizio temporaneamente sospeso» - ho usato il servizio dall’aeroporto di Budapest, in una piazza di Beirut, davanti a un caffè di Tel Aviv, in una strada di Hanoi, dentro un ristorante di Nairobi, da un parco di Oslo, in uno stadio a Pechino e in diverse università americane. Tutti più incoscienti di noi?, si è chiesto Massimo Sideri su Sette. No. Hanno capito invece che, con certe misure, si fermano gli studenti, gli imprenditori e gli innamorati. Non i malintenzionati.

A questo punto non resta che attendere il 1° Gennaio per verificare se anche in Italia l’accesso al WiFi sarà “libero”, o se ci attendono altri colpi di scena…

Infatti sono propio curioso di vedere siamo l'unico paese o quasi che non ha il libero accesso in wii fii ed e' solo secondo il mio punto di vista un discorso spiculativo.....
filovirus59
00sabato 6 novembre 2010 10:27
i paesi che "hanno rinunciato" lo hanno fatto perchè gli organi inquirenti tipo la polizia hanno poteri di accertamento che neanche ti sogni. in italia solo per avere fatto una interrogazione ad un terminale vieni messo sotto giudizio disciplinare se non arrestato. tutti sanno ad esempio che skype usato da terroristi e mafiosi di ogni dove perchè garantisce anonimato, di recente è stato obbligato a fornire i codici sorgenti della cifratura per permetterne l'intercettazione da parte degli enti governativi preposti, ed per questo hanno persino modificato la legge che prevede che ogni sistema di cifratura deve avere come una specie di "finestra" di osservazione. non ci metteranno molto gli hacker a sfruttare queste back door per "altri scopi". ma la tecnologia è in evoluzione e non si può fermare e la wi fi libera è da un lato una conquista importante dall'altro punto di vista, una preoccupazione in più per noi.
farmi731
00sabato 6 novembre 2010 14:03
l'unica cosa che non capisco è se per libero si intende senza identificazione di chi si collega o se si intende che è gratuito....
perchè se ci si riferisce alla prima...be questo avviene già adesso, Mc donald's, bBar , Ristoranti, Pub e altri già affrono questo servizio...che per'altro talune volte è pure atitolo gratuito.....
ilpiccolobardo
00sabato 6 novembre 2010 14:24
In Francia questa estate mi sono connesso più volte ad un hotspot completamente gratuito, semplicemente accettando un paio di norme e senza dover fornire alcun documento, e sapete chi lo forniva ?
Il Mac Donald, una delle attività probabilmente a maggior rischio di attentati anti-americani nel mondo.
Non è che in Italia ci sia titubanza nel liberalizzare l'accesso perchè le lobby coinvolte (i providers per intenderci) hanno interessi nella politica italiana (o viceversa, naturalmente) ?
L'argomento è assai complesso, ma è certo che qualsiasi impedimento venga fatto nei confronti della rete da parte del governo italiano sa tanto di censura e inquisizione.
Se poi la paura è quella di non poter (saper) fronteggiare le minacce annesse, beh, credo che una potenza economica come l'Italia, che dovrebbe essere ancora ai primi posti della classifica mondiale, possa permettersi di contrastare certi problemi, magari sopprimendo qualche migliaio di auto blu ed evitando di inventare mansioni parlamentari, anche a livello europeo, pagando migliaia di euro al mese dei perfetti inetti.
Italia...
franz60
00sabato 6 novembre 2010 15:40
..... [SM=x54328] fratello .....

.....infatti io penso che, con la tecnologia odierna, che è però e comunque un'arma a doppio taglio, lo Stato può controllare quello che vuole con l'apparecchio giusto e l'operatore idoneo, di contro il criminale può fare la stessa cosa, quindi è una lotta ad armi pari per i due soggetti/oggetto principale del decreto Pisanu; per questo allora, ben venga la liberazione, perche le restrizioni servono/servivano solo a bloccare qualche utente che non è/era in grado di andare oltre un certo limite, per incapacità od impreparazione, cioè la maggioranza degli utenti normali !!..... [SM=x54338]

.....anche a Roma, a Villa Borghese, nei pressi grandi centri direzionali ed università c'è il wi-fi, basta sederti ad una panchina nei loro pressi e "ricevere" la linea !!.....

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
filovirus59
00sabato 6 novembre 2010 15:48
Re:
franz60, 06/11/2010 15.40:

..... [SM=x54328] fratello .....

.....infatti io penso che, con la tecnologia odierna, che è però e comunque un'arma a doppio taglio, lo Stato può controllare quello che vuole con l'apparecchio giusto e l'operatore idoneo, di contro il criminale può fare la stessa cosa, quindi è una lotta ad armi pari per i due soggetti/oggetto principale del decreto Pisanu; per questo allora, ben venga la liberazione, perche le restrizioni servono/servivano solo a bloccare qualche utente che non è/era in grado di andare oltre un certo limite, per incapacità od impreparazione, cioè la maggioranza degli utenti normali !!..... [SM=x54338]

.....anche a Roma, a Villa Borghese, nei pressi grandi centri direzionali ed università c'è il wi-fi, basta sederti ad una panchina nei loro pressi e "ricevere" la linea !!.....

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....




non è del tutto esatto francè, con skype ad esempio il terrorista tizio fa comprare una scheda a caio (incensurato) la mette sulla penna e si collega in internet (da pc mobile)dove dall'altra parte c'è il collega sempronio che a sua volta si è fatto comprare la scheda da qualunquetti...non ci vuole un operatore, ci vuole un sistema informatico dedicato per analizzare il flusso di dati criptati per poi isolare quello che ti serve. (se ci si riesce). la bilancia pende nettamente a favore dei criminali, oggi e domani pure.
franz60
00sabato 6 novembre 2010 15:53
..... [SM=x54328] fratello .....

.....sarà come dici, ma non credo che lo Stato, e per tale non intendo solo l'italia ma tutti quelli del mondo, dove eventualmente non ce la farebbe informaticamente a rintracciare il delinquente, avrebbe pur sempre nelle mani chi ha comprato la scheda, e sappiamo benissimo che dopo ci sono tante armi di persuasione per farlo cantare !?!?.....

.....mi meraviglio.....

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....
.pippo.68
00sabato 6 novembre 2010 19:04
Re:
farmi731, 06/11/2010 14.03:

l'unica cosa che non capisco è se per libero si intende senza identificazione di chi si collega o se si intende che è gratuito....
perchè se ci si riferisce alla prima...be questo avviene già adesso, Mc donald's, bBar , Ristoranti, Pub e altri già affrono questo servizio...che per'altro talune volte è pure atitolo gratuito.....




al mc'donalds c'è necessità di registrazione per usufruire del servizio.....
roby320d@
00sabato 6 novembre 2010 19:08
Re: Re:
.pippo.68, 06/11/2010 19.04:




al mc'donalds c'è necessità di registrazione per usufruire del servizio.....




In ogno caso il "wardriving",o per meglio dire "thiefing" in questo caso,non è pratica sconosciuta,ed anche se liberalizzazione totale fosse,ben venga,poco cambierebbe se taluni soggetti poco raccomandabili dovessero farne uso illecito,lo fanno ugualmente adesso.........
franz60
00sabato 6 novembre 2010 19:15
Re: Re: Re:
roby320d@, 06/11/2010 19.08:


In ogno caso il "wardriving",o per meglio dire "thiefing" in questo caso,non è pratica sconosciuta,ed anche se liberalizzazione totale fosse,ben venga,poco cambierebbe se taluni soggetti poco raccomandabili dovessero farne uso illecito,lo fanno ugualmente adesso.........



..... [SM=x54328] fratello .....

.....esattissimo !!!!!.....

..... [SM=x54339] ..... [SM=x54328] .....

milros
00sabato 13 novembre 2010 08:42
Esattissimo ragazzi!!!
Non cambia assolutaamente nulla.
Come avete già detto ci sono un sacco di posti dove si trova la rete senza necessità di registrarsi!!
Il terrorista per fare le sue cose non aspettava certo la rete wi_fi libera...
che dite????????????????????
sboina
00sabato 13 novembre 2010 10:54
secondo me la verità è che siamo in italia e quindi comandano le compagnie telefoniche che non vogliono il wi_fi libero altrimenti perdono un sacco di soldi!!
milros
00sabato 13 novembre 2010 18:05
Libero si intende senza registrare l'identità all'acceso non gratis!!
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