La pillola non smette di far discutere
L'apertura alla RU486 del nuovo titolare del ministero della Salute, Livia Turco, non poteva continua a suscitare reazioni in entrambi i campi, favorevoli e contrari, che per ora coincidono con i due schieramenti politici
"Introdurre la RU486 significa andare contro al bene comune e alle istanze fondamentali della società''. E' l'opinione di Domenico Di Virgilio, responsabile nazionale del dipartimento di bioetica di Forza Italia.
''Una società veramente umana e solidale - scrive l'esponente azzurro in una nota - deve tutelare ed essere rispettosa di tutti gli esseri che la compongono, senza alcuna distinzione''. Dubbi, da parte di Di Virgilio, anche sui possibili rischi legati alla Ru486. ''Il cosiddetto dolce aborto - sostiene infatti - cela un pericolo più grande: le procedure attraverso cui si compie l'aborto chimico umiliano non soltanto il bene grande della maternità, ma possono mettere in grave pericolo la salute della donna. Il farmaco abortivo è infatti responsabile di alcune complicanze, scientificamente dimostrate, le cui più gravi possono produrre persino il decesso della donna''
. ''La legge 194 del 1978 - incalza l'ex sottosegretario alla Salute - riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio prevedendo inoltre un ruolo importante per i consultori che devono adoperarsi contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza. Ed è proprio in questo senso che dobbiamo impegnarci tutti: per rimuovere le cause che inducono una donna a ricorrere all'aborto. Il dovere delle istituzioni - conclude Di Virgilio - è quello di salvaguardare in egual maniera la salute e i diritti di ogni persona, sia esso uomo, donna, bambino o vita prenatale''.
Ovviamente il ministro della Salute ha però trovato solidarietà nella maggioranza: ''Invitiamo Livia Turco, cui esprimiamo solidarietà e sostegno politico, ad andare avanti e a tenere duro'' ha dichiarato Daniele Capezzone, segretario di Radicali italiani e deputato della Rosa nel pugno, ''Gli attacchi che giungono in queste ore a Livia Turco, non ultimo quello dell'Osservatore Romano - ha sottolineato Capezzone - hanno un che di grave e di inaudito. C'è qualcuno, anche Oltretevere, che vuole intimidire una Ministra della Repubblica, come si è già tentato con Rosy Bindi''. ''E' necessaria - prosegue l'esponente della Rnp - una maggiore informazione sessuale e contraccettiva; una maggiore disponibilità della pillola del giorno dopo (contraccezione d'emergenza); e, infine, per le donne che si trovano comunque ad affrontare il dramma dell'aborto, è necessario che sia disponibile la Ru486, per evitare almeno il trauma dell'aborto chirurgico. E occorre - ha concluso Capezzone - rivendicare che proprio le politiche di legalizzazione hanno ridotto gli aborti: in questi anni, abbiamo complessivamente avuto, dalla legalizzazione in poi, un calo del 44% di aborti legali, e, secondo stime ufficiali, una riduzione dell'80% di quelli clandestini''.
Parli di questa pillola?
)Mefisto(