MATRIMONIO

Una coppia di amici carissimi mi hanno chiesto di realizzare il servizio fotografico del loro prossimo matrimonio.

Ora, fermo restando i miei limiti capacitivi ma sopratutto organizzativi (da soli un servizio fotografico matrimoniale, non è tanto semplice da realizzare, non avendo il dono dell'ubiquità ...) ... la domanda che Vi vorrei porre è un'altra.

Il mio corredo digitale non è all'altezza di un evento del genere e ... quello analogico, non del mio portafoglio (in quanto, tra l'altro, il rapporto con questi amici è tale che, probabilmente, sarà il mio regalo di nozze)

Ho fatto un giro tra i miei fornitori abituali ed ho scoperto che, oramai, gli standard per la ripresa e per la stampa sono:

- digitale>digitale

- analogico>digitale ove, in questo caso, si debba intendere: sviluppo, scansione e stampa fatta dallo stampatore con mezzi appropriati.

A ROMA chiedono circa 20-25 euro a rullino per lo sviluppo, la scansione ad alta risoluzione (circa 30MB/posa, sia per il 135 che per il 120) e per il provino di stampa di negative a colori.

Poi c'è la stampa vera e propria .... ed il book.

Considerando anche la mia percentuale di resa di "buone" ....


Scherzi a parte:

Se volessi dotarmi di una Digitale, ottiche intercambiabili, non entry-level, senza svenarmi e senza buttare soldi per un investimento che dura solo pochi mesi ... (ahimè difficile da dirsi con il digitale di mezzo, lo so) ... cosa consigliereste?

Io ho diverse ottiche NIKON quindi .... mi piacerebbe rimanere nel medesimo brand ma :
. sul nuovo & FF ho trovato solo la D600 (e non viene via a poco)
. sull'usato una D700 si trova a circa la metà, ma non a meno di 800 euro

L'alternativa per una corretta "spending revew" sarebbe:

. dotarsi di pellicole DIGIBASE ed analoghe, sviluppabili in casa con C-41 a temperature ambiente o quasi (la ROLLEI C-41 Kit sviluppa a 25°, il kit della Tetenal a 30°, quindi ... ):
Ma quali altre pellicole posso sviluppare nel medesimo bagno?
Ci sono esperienze in merito?

. poi eseguire i provini digitali in casa e portare a ri-scansionare e stampare solo ... le buone!


Ultima alternativa: il nolo!


Come mi consigliereste?

in bianco e nero?

Beh, non solo.

La mia idea è di fare sia il colore in 24x36(no DIA) sia il B&N in 6x6.
Ma i problemi me li pongo principalmente per le stampe a colore.

Se guardiamo esclusivamente l'aspetto economico, con gli 800 euro della D700 stampi tutto il servizio fotografico.
Però se hai già ottiche Nikon (hai anche il flash?), pensi di utilizzarla anche in futuro e la trovi a quel prezzo (io l'ho pagata 1/3 di più) prendila, mal che vada la rivendi alla stessa cifra.

Il trattamento casalingo del colore è più economico, tieni però conto dell'enormità di tempo che ti occorrerà per completare il lavoro (sviluppo/scansione/ri-scansione di qualità/stampa).

Io forse utilizzerei la digitale per il colore e poi farei un limitato numero di stampe in bianco e nero, curatissime e consegnate dentro una bella scatola di presentazione.

Ciao.

Grazie Vittorio, è proprio quello a cui pensavo.

Si, ne ho trovate un paio appena sotto i 900 euro.
Mi conforta sentirti dire che ... ne vale la pena.

Premesso che non sono un sostenitore del digitale e che mia nonna di 85 anni ha una sola foto del suo matrimonio in formato 13x18, scattata anche il giorno dopo. Ora quella immagine é un tesoro senza valora.

Un servizio fotografico in analogico (allo stato attuale delle cose) é maneggio di professionisti con grandi capacità e moltissimo tempo. E soprattutto dipende anche dal tipo di esigenza e aspettativa che hanno i futuri sposi.

Per me una cosa é certa, tra un servizio fotografico in pellicola e uno in digitale non cambia solo il mezzo ma muta anche inevitabilmente il risultato in diversi aspetti. Basti vedere un album fotografico di 20 anni fa e uno prodotto ieri.
Oggi giorno, prima, durante e dopo la cerimonia é di moda il reportage, tempo fa c'erano le pose statiche del tipo: di profilo e con la mano in tasca. In un reportage moderno in analogico potresti perdere diversi momenti decisivi. Oggi una coppia "sceglie" tra centinaia e centinaia di immagini.

Ripeto bisogna parlare con gli amici e sentire cosa desiderano. Reportage o vecchia maniera? Una via di mezzo. Insomma il mio suggerimento è la sempre fida (così si legge) D700 e magari aggiungi qualche 6x6 vecchio modo.

Niente da dire contro una d 700, ma la compravano i professionisti e la usano da anni, facile trovarla a "fine corsa". Io comprerei una d200 con un 18.55 vulgaris, se hai un flash non digitale, fai finta di avere una macchina a pellicola motorizzata con due invisibili dorsi da 250 pose e vai in automatico, ma in raw. Con trecento euro te la cavi. Se hai un 50 mm. Nikon qualunque usalo per eccellenti ritratti (la duecento lavora anche con gli ai e 10mpx bastano e avanzano). Poi non la rivendere e tienila cara, e' un mulo e fa le foto anche con un bicchiere capovolto.
Ottima la scatola, con non piu' di dieci b&n.
In parole povere usa il digitale per come sei capace e per quello che ti serve,

StudiateDarwin, 03/06/2013 23:04:

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Premesso che non sono un sostenitore del digitale e che mia nonna di 85 anni ha una sola foto del suo matrimonio in formato 13x18, scattata anche il giorno dopo. Ora quella immagine é un tesoro senza valora.

Un servizio fotografico in analogico (allo stato attuale delle cose) é maneggio di professionisti con grandi capacità e moltissimo tempo. E soprattutto dipende anche dal tipo di esigenza e aspettativa che hanno i futuri sposi.

Per me una cosa é certa, tra un servizio fotografico in pellicola e uno in digitale non cambia solo il mezzo ma muta anche inevitabilmente il risultato in diversi aspetti. Basti vedere un album fotografico di 20 anni fa e uno prodotto ieri.
Oggi giorno, prima, durante e dopo la cerimonia é di moda il reportage, tempo fa c'erano le pose statiche del tipo: di profilo e con la mano in tasca. In un reportage moderno in analogico potresti perdere diversi momenti decisivi. Oggi una coppia "sceglie" tra centinaia e centinaia di immagini.

Ripeto bisogna parlare con gli amici e sentire cosa desiderano. Reportage o vecchia maniera? Una via di mezzo. Insomma il mio suggerimento è la sempre fida (così si legge) D700 e magari aggiungi qualche 6x6 vecchio modo.

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Concordo con Te.
Anche io, (come detto più volte) preferisco e prediligo l'analogico.
Ma, immedesimandomi nel "fotografo matrimonialista" che non sono (nè l'uno nè tanto meno l'altro) mi sono posto alcune domande.

Ed il digitale, effettivamente dà risposte più esaurienti, oggi.
Nonostante sino a ieri si sia fatto diversamente e, per certi versi, forse anche meglio.

Il reportage è di moda.
Quindi non si può escludere.

Le foto saranno inevitabilmente tante
Quindi occorre organizzarsi

Il pericolo di sbagliare è alto
Quindi il digitale ti aiuta (se non altro con la previsualizzazione reale)


Grazie dei consigli. Era un pò quello a cui miravo (digitale>colore; 6x6>b&N) ... anche se il prezzo della D700, di questi tempi, un pò mi frena




(... ed un pò mi attizza)

gianeretico1,618, 03/06/2013 23:49:

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Niente da dire contro una d 700, ma la compravano i professionisti e la usano da anni, facile trovarla a "fine corsa". Io comprerei una d200 con un 18.55 vulgaris, se hai un flash non digitale, fai finta di avere una macchina a pellicola motorizzata con due invisibili dorsi da 250 pose e vai in automatico, ma in raw. Con trecento euro te la cavi. Se hai un 50 mm. Nikon qualunque usalo per eccellenti ritratti (la duecento lavora anche con gli ai e 10mpx bastano e avanzano). Poi non la rivendere e tienila cara, e' un mulo e fa le foto anche con un bicchiere capovolto.
Ottima la scatola, con non piu' di dieci b&n.
In parole povere usa il digitale per come sei capace e per quello che ti serve,

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Sulla D700 hai ragione. Il prezzo (basso rispetto alla media) a cui le ho trovate corrisponde a corpi con + di 140.000 scatti


Ho diverse lenti NIKKOR AI da utilizzare:
20mm
28mm
50mm
85mm
105mm

oltre alle AF:
35/70-2.8
70/300


Mi dispiaceva solo usarle (e ... comunque spendere soldi) su di un formato ridotto.

Ma la Tua dritta della D200 in effetti .....


Grazie del consiglio

Proprio la scorsa settimana ho fotografato un matrimonio insieme ad un mio amico, per motivi di convenienza non trascurabili e per la maggiore versatilità, in mancanza di esigenze particolari della coppia di sposi, la scelta si è orientata sul digitale.
In realtà ho anche scattato per puro diletto una foto in BN con la Rolleicord, però alla fine della giornata abbiamo scattato qualcosa come più di duemila foto, di cui circa seicento da me scattate con una Fuji X100s

Ti suggerirei di utilizzare la pellicola solo per determinate sequenze dove può veramente dare un qualcosa di diverso e apprezzabilmente migliore, di sicuro la resa di una Rolleiflex è particolare ed unica rispetto a quella di una giappo-reflex digitale

Grazie MAX

Di sicuro le due biottiche, ROLLEIFLEX&ROLLEICORD, vengono con me.
Una caricata a colore.
L'altra a B&N !!!



Il problema è organizzarmi per la "massa" fotografica che, per ovvie ragioni sopra condivise anche con Voi, non può essere che digitale.

Il problema di fondo è sempre quello.
LA PECUNIA!

softstudio2, 04/06/2013 14:21:

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Sulla D700 hai ragione. Il prezzo (basso rispetto alla media) a cui le ho trovate corrisponde a corpi con + di 140.000 scatti


Ho diverse lenti NIKKOR AI da utilizzare:
20mm
28mm
50mm
85mm
105mm

oltre alle AF:
35/70-2.8
70/300


Mi dispiaceva solo usarle (e ... comunque spendere soldi) su di un formato ridotto.

Ma la Tua dritta della D200 in effetti .....


Grazie del consiglio

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Purtroppo solo il 50 ed il 35/70 sono realmente usabili col mezzo formato, ( ma anche col full frame) il 70/300 cosi' cosi': troppo "lungo" e i grandangoli non sono progettati per una proiezione "verticale" dell'immagine sul sensore. Il 18/55 e' una cenerentola, lo trovi al prezzo di tre pizze e funziona bene. Ha solo una montatura dell' inps.
Fai un giro sul sito di ken rockwell, non e' il guru che pretende di essere, ma almeno non e' la solita fanfara di "quello che costa di piu'",
La d300 ha un sensore lievemente preferibile, ma l'usato non si e' ancora sgonfiato.
Le corrispettive consumer cioe' d80 e d 90 hanno le stesse prestazioni delle 200 e 300, ma non hanno il simulatore di diaframma per gli "ai"

Si trovano delle D700 anche a 1100 euro con qualche centinaia di scatti e praticamente inusate.
Spendere di meno per un otturatore a fine vita non ne varrebbe la pena come si diceva su.

Io utilizzerei le Rolleicord o Rolleiflex (magari con un Rolleinar) laddove una digitale fa fatica come i ritratti (ambientati e non) quando hai tutto il tempo per misurare la luce e far mettere in posa gli sposi.

La grande differenza é che oggi il fotografo tende a non farsi sentire o percepire, fa l'osservatore e il testimone silenzioso. Forse ha minori responsabilità. Nell'ultimo album che ho visto vi erano anche inserite foto amatoriali di alcuni invitati che, a buon giudizio, sono state ritenute valide tanto quanto quelle del fotografo professionista.
Vent'anni fa il fotografo era un autorità, gestiva e dirigeva la cerimonia. Le foto erano disponibile dopo uno mese (2 nel caso dei miei genitori) e l'apertura dell'album era un evento che richiedeva una partecipata cena di preparazione.

Oppure chiami me che arrivo con la d 700 e varie ottiche e tu fai il solo bianco nero.

Ho fatto qualche anno fa il servizio di matrimonio di mia sorella.
Da solo non avrei mai osato usare una macchina a pellicola, questo per la troppa inesperienza.
Ricordo che con Canon 5D 24-85, 50/1,4 e 135/2 riuscii a fare tutto con comodo.


Fortuna (!) che mi sono sposato nel 2004 ed il servizio nuziale me l'hanno fatto con la 2,8F ed una Canon a pellicola.

Ho fatto negli anni diversi servizi matrimoniali, il mio regalo di nozze ad amici e parenti.
Ho sempre utilizzato le macchine con cui avevo maggior dimestichezza, tranne nell'ultimo, lo scorso settembre, nel quale ho usato una D700 con ottiche moderne. La differenza era che in questo matrimonio non mi veniva chiesta una mia interpretazione dell'evento, ma semplicemente delle immagini di quel giorno. Due rapidi conti della serva mi hanno fatto scegliere di lavorare in digitale: la cultura visuale degli sposi non richiedeva quello che sarebbe stato un cospicuo investimento economico da parte mia se avessi voluto lavorare in analogico con i miei standard. Gli sposi sono stati felicissimi del risultato: per me si é trattato del peggior matrimonio che ho fatto...

Ben diverso il caso di due amici che mi hanno chiesto un lavoro tutto in bianco e nero, con la maggior grana possibile... o una parente stretta che ha voluto immagini classicissime, come se si fosse sposata negli anni cinquanta. Sono i due matrimoni in cui mi sono divertito di più e con i risultati che più mi sono piaciuti.

L'unico consiglio che mi sento di darti è quello di utilizzare una fotocamera con la quale hai un certo feeling e una certa mano: scattare a unmatrimonio, sia che si facciano istantanee veloci o foto maggiormante studiate é comunque indispensabile non perdere tempo a capire lo strumento che si utilizza, pena il passare una giornata in ansia.

Andrea