Le radici dell'infelicità

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worry
venerdì 22 ottobre 2010 14:16


E' opinione comune che nella nostra epoca la maggior parte delle persone siano infelici. In generale si avverte un clima di insoddisfazione e dubbio, dove il futuro fa paura e non si ha alcuna fiducia ne verso il prossimo ne verso il sistema. I giovani sono per lo più ragazzi e ragazze allo sbaraglio che vivono senza uno scopo preciso, e gli adulti si trovano schiacciati da difficoltà e problemi che paiono insormontabili, cosicchè l'unica soluzione sembra essere quella di fuggire. Questa ad esempio è una delle principali ragioni che conducono al divorzio. Insomma i valori di amicizia, famiglia e solidarietà sembrano un'utopia, un mito da sfatare perchè la realtà è fatta di amici ipocriti e matrimoni destinati a fallire.
Io non credo a nulla di tutto ciò. Ma questo è il clima generale che si è diffuso. Io credo che ci sia ancora speranza, che esistano ancora brave persone. Che questo è "il posto che mi piace, si chiama Mondo" come canta Cremonini. Ma è innegabile che siamo invasi dall'infelicità e dal malcontento
.

Perchè?

Infondo abbiamo tutto. Per quanto basso possa essere uno stipendio nessuno (o in casi rarissimi) muore di fame. Andiamo in vacanza, al ristorante, a divertirci. Facciamo cose che 50 anni fa erano inpensabili se non per le persone molto ricche.

E allora perchè?

Ci sono molte spiegazioni, ma la filosofia ci offre una panoramica semplice per spiegare il problema della nostra epoca.

La scienza, che in questi anni sta vivendo il suo periodo di massimo splendore (anche se non dal punto di vista etico) ha progredito a tal punto che ci è possibile fare cose incredibili, curare malattie un tempo mortali, accedere ad ogni tipo di informazione con un clik, viaggiare nello spazio e quant'altro.
Chi ha posto ciecamente fiducia nella scienza ha trovato ottimi riscontri pratici, perchè in molti casi la scienza ha fatto cose straordinarie.
L'uomo ha iniziato a porre fiducia nella scienza. Esclusivamente nella scienza. Dimenticando la metafisica, credendo solo in ciò che può provare, snobbando la fede e la spiritualità. Nessuno ci crede più. Dove sono le prove?
Ed ecco che spunta il razionalismo, degenerazione della razionalità, per il quale tutto è frutto di un calcolo materiale.
E l'infelicità da dove viene?
Viene dal fatto che il bene, in questa epoca, coincide con il benessere. E il benessere èpromulgato da tre valori fondamentali:
LIBERTA' - UGUAGLIANZA - UTILITA' (lasciate stare la rivoluzione francese, la fraternità è un valore che in realtà non è mai stato applicato).

Questi tre valori, che vengono sbandierati e ricercati fino allo strenuo, sono in realtà destinati a confliggere tra loro perchè sono contradditori. [SM=x1459677]

La libertà, per essere totale e completa, deve inevitabilmente sovrastare il prossimo. Ciò impedisce che vi sia uguaglianza, perchè l'uguaglianza, per essere attuata, implica necessariamente il restringimento di alcune libertà. E l'utilità non sarà mai equa. Ciò che è utile per me può non esserlo per qualcun'altro, e se devo gettare via ciò che è inutlie, forse sto rovinando l'utilità di qualcuno.

Ecco le ragioni dell'infelicità. Questa, ovviamente, è una visione semplicistica della nostra società, ma ne fornisce secondo me un riassunto esaustivo. Quello che noi vogliamo ottenere, quello che crediamo sia meglio per noi, è inevitabilmente diverso da ciò che è meglio per gli altri. E ciò non può far altro che renderci insoddisfatti. Infelici. [SM=g6534]
doncsi
domenica 24 ottobre 2010 12:09
L'INFELICITA'




Anche a me pare che ci sia tanta insoddisfazione,disorientamento e quindi infelicità fra chi mette da parte i valori spirituali.
Penso che si dovrebbe dare una maggiore importanza all'educazione,un'educazione fondata sul desiderio del mondo,forse proprio come dice il cantante che hai citato tu,Sofi. Non conosco bene la canzone,ma penso che dovremmo educare i bambini a gioire delle piccole cose e a stupirsi delle meraviglie della natura che ci circonda.
Il rischio è che i giovani si chiudano al mondo, rifugiandosi in una loro realtà virtuale,spesso molto pericolosa.
Conny1810
giovedì 28 ottobre 2010 15:16
Vorrei porre una domanda,

come mai secondo voi, la maggior parte delle persone e specialmente i giovani, pur sapendo che i beni materiali e tutto quello che riguarda la carne, non porta alla felicità ma un appagamento momentaneo che poi spinge ad avere sempre di più e fa diventare infelici perchè avidi di cose o di potere ecc.,
scelgono di mettere come scopo della loro vita il benessere? E perchè, per giungere al loro obiettivo, sono disposti ad accettare qualsiasi compromesso e a calpestare il prossimo che può essere di impedimento?
Da tempo, molti studiosi, psicologi e anche teologi, stanno osservando questo fenomeno ma non riescono a dare una risposta esaustiva, eppure un motivo c'è!
worry
venerdì 29 ottobre 2010 19:15
Il punto è, secondo me, che la maggior parte delle persone è seriamente convinta che i beni materiali siano sufficienti a dare tutta la felicità di cui si ha bisogno.
Quando poi questi beni materiali si ottengono e la felicità non arriva, la spiegazione che molti si danno è che la vita è fatta così. Punto.
Non credo ci sia molta voglia di ricercare qualcosa di nuovo perchè è scomodo, difficile.
E nessuno prega.

crisspi
venerdì 29 ottobre 2010 20:42
una notissima
pubblicità recita:"LA FELICITA' E' UN VIAGGIO CHE INIZIA DA PICCOLI....." e secondo me è verisssimo.
Tutto stà lì.
Se un bambino non ha genitori (o comunque punti di riferimento) che trasmettano i veri valori umani di amore, amicizia, onestà, umiltà e anche l'incontro con Dio, allora facilmente diventa una persona superficiale pensando che tutto ciò che è materiale dia la felicità.

La felicità stà nelle piccole cose quotidiane....il sole che splende, il profumo di una torta nel forno, il riso di un bambino, l'abbraccio dei tuoi cari...se da piccoli non riusciamo ad apprezzare questo, non saremo mai felici....purtroppo spesso questi sentimenti si imparano e si apprezzano "da grandi"....ma se dentro di noi ci sono i veri valori, non si può sbagliare! [SM=g6500]
crisspi
Conny1810
venerdì 5 novembre 2010 08:37


quello che ha detto crisspi è vero ma in parte perchè ognuno di noi, in realtà, ha in sè la capacità di capire e valutare le cose, e rendersi così conto se seguire un esempio piuttosto di un altro può portare ad essere infelice. Io credo invece, che sia propio nel voler seguire e imitare a tutti i costi i modelli che ogni giorno ci vengono posti come indispensabili per poter essere felici, che un pò alla volta e senza che ce ne rendiamo pienamente conto, viene influenzato e indirizzato il nostro modo di pensare. Ci vogliono far convinti che la felicità è subordinata al possedere sempre più cose o all'essere persona di successo. In realtà, Dio ci ha dotati di tanti doni e siamo capaci di capire le cose nel modo giusto secondo il buon senso, la verità è che non riusciamo più a far uso della ragione che è un grande dono di Dio e che ci permette di orientare le nostre azioni nel verso giusto, quello che segue il bene, sia nostro che degli altri e ci evita di cadere in situazioni che ci portano all'infelicità. Ma ragionare con la propia testa è diventato veramente difficile.


Dabde91
martedì 25 gennaio 2011 14:08
Re: una notissima
crisspi, 29/10/2010 20.42:

pubblicità recita:"LA FELICITA' E' UN VIAGGIO CHE INIZIA DA PICCOLI....." e secondo me è verisssimo.
Tutto stà lì.
Se un bambino non ha genitori (o comunque punti di riferimento) che trasmettano i veri valori umani di amore, amicizia, onestà, umiltà e anche l'incontro con Dio, allora facilmente diventa una persona superficiale pensando che tutto ciò che è materiale dia la felicità.

La felicità stà nelle piccole cose quotidiane....il sole che splende, il profumo di una torta nel forno, il riso di un bambino, l'abbraccio dei tuoi cari...se da piccoli non riusciamo ad apprezzare questo, non saremo mai felici....purtroppo spesso questi sentimenti si imparano e si apprezzano "da grandi"....ma se dentro di noi ci sono i veri valori, non si può sbagliare! [SM=g6500]
crisspi



Io non concordo con quanto detto da Crisspi. Credo che questi valori siano innati all'interno di noi e che non devono essere trasmessi da nessuno. Conosco moltissime persone che hanno vissuto un'infanzia durissima, che sono diventate persone migliori di altre che hanno avuto una famiglia vicino.

La felicità è qualcosa che va ricercata al di là di ciò che è materiale. E concordo con quanto detto da Sofia. :)
worry
martedì 25 gennaio 2011 14:22
sicuramente i valori non possono essere semplicemente insegnati, vanno prima di tutto condivisi. Credo però che effettivamente la famiglia sia il primo grande aiuto che si può ricevere in tal senso, i genitori sono i primi insegnanti che si hanno e, lo si voglia o meno, influenzano inevitabilmente la crescita di ognuno.
E' vero, come dice Davide, che in realtà si basa tutto sulle scelte e sulla coscienza della persona, a prescindere dall'ambiente in cui cresce, ma credo anche, come dice crisspi, che chi riceve un'educazione mirata sui valori abbia più possibilità di mantenerli nella vita futura.


g68g
lunedì 16 maggio 2011 09:47
Re:
Cara Sofi e voi tutti nel Signore Gesù
Sono daccordo con te sull'argomento trattato, ma credo che alla base del problema dell'infelicità e dell'insoddisfazione ci sia un fattore più grande.
Mi spiego
Gesù dice nel vangelo : venite a me voi tutti che siete aggravati e stanchi e io vi darò riposo.
Lui è il Principe della Pace e della Gioia , se le persone sono infelici è principalmente perchè LO hanno lasciato fuori delle loro vite
Sai in molte famiglie non vi è insegnamento cristiano , perchè nemmeno i genitori vivono la fede in Dio, ma rimangono come spettatori, vivono la tradizione le usanze ma non un rapporto vero con Cristo.
Scusami ma in una famiglia che non si cerca Dio ,non si prega mai non si medita la Parola di Dio, è normale vivere senza Gioia , e poi quando le cose vanno male ,la colpa è di Dio perchè se Dio esiste perchè non ha fatto niente .
Ricordate carissimi , Dio è con noi ,quando noi siamo con Lui.
Ricordate carissimi ,nella nostra anima c'è un luogo dove solo Dio ne deve prendere posto, non si può trovare Gioia e Allegrezza occupando quel posto che appartiene alla LUce di Dio che solo da Pace vera.
Dio vuole che le persone lo cerchino liberamente ,e come un Padre vuole che i suoi figli lo vivano e lo ringraziano del continuo per qull'Opera Grandiosa di Redenzione che ha compiuto per strappare dall'inferno la Sua creatura, ma ti dico che ancora molti vi rimangono scegliendo di vivere ogni giorno senza un rapporto con Cristo Gesù, mentre si continua a scegliere la trasgressione.
Che Dio ancora ci dia la Sua Pace
Gigi [SM=g8452] [SM=g6819]
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