Carissima Lilly, complimenti, un bell’argomento davvero !
E’ sempre bello ricordare la nostra storia , la storia di questi luoghi, bella o brutta che sia .
Io già ero a conoscenza della Linea Cadorna , specialmente la zona Val Ganna – Cuasso al Monte, perché è stata “teatro di operazione” durante i giochi di guerra simulata, “war games” in Inglese, a cui ho partecipato con il club di softair a cui ero associato, se tu l’hai vista in queste condizioni è perché ultimamente è stata “riscoperta” e valorizzata grazie al lavoro di tanti volontari, tra cui i membri del club di cui sopra, ed è stata ripulita da macerie ed immondizia varia che si erano accumulate nel corso degli anni.
Ma il sito conservato in condizioni migliori è senza dubbio il Forte Montecchio, situato a Colico, molto vicino a quell’Abbazia di Piona che abbiamo visitato durante il Baffo Day del luglio scorso.
Il link sottostante propone la veduta aerea del sito, sono visibili le quattro cupole corazzate da cui sporgono i quattro cannoni da 149mm, lo scopo di questo forte era come ultima difesa nel caso di invasione Austriaca dalla Valtellina, inoltre data la sua posizione dominava incontrastato la parte settentrionale del lago di Como :
maps.google.it/maps/myplaces?hl=it&ll=46.144033,9.382855&spn=0.001043,0.001725&ctz=-60&t=k&z=19&...
Maggiori informazioni su questo forte , che potrebbe benissimo essere meta di una gita, al link sottostante
:
www.fortemontecchionord.it/index.php
Anche se fuori tema
, voglio ricordare un altro forte costruito però sul confine ovest e che doveva difendere il territorio del neonato Regno d’Italia da una ipotetica ma non impossibile invasione da parte dei nostri cari cugini Francesi, ossia il Forte Chaberton, costruito sulla sommità dell’omonimo monte :
chaberton.altervista.org/
Armato con otto potenti cannoni da 149/35 dominava la zona del Moncenisio – Briançon ; ormai obsoleto durante la seconda guerra mondiale venne comunque messo in azione subendo la quasi totale distruzione da parte dei mortai di grosso calibro Francesi
.
Al giorno d’oggi queste imponenti opere sembrerebbero effettivamente uno spreco di denaro, io però credo che le cose devono essere considerate per il periodo storico in cui sono state progettate e costruite, a quei tempi, inizio del 1900, l’Europa era parecchio in subbuglio e la possibilità di una guerra era tutt’altro che remota, il denaro poi non era propriamente “pubblico” come lo intendiamo oggi, ma veniva dalla Cassa del Regno, e come sappiamo i Savoia erano abbastanza restii ad aprire quella cassa e quando lo facevano volevano essere ben certi che venisse speso nel migliore dei modi, inoltre queste opere hanno dato lavoro per anni a quelle popolazione montane che vivevano con il perenne spettro della fame contribuendo a migliorare le loro condizioni di vita.
Come ben sappiamo durante la prima guerra mondiale gli Austriaci non hanno invaso la Svizzera e non sono dilagati nella pianura padana dal Canton Ticino, ma questo è successo perché non è mai rientrato nei loro piani o perché c’era la Linea Cadorna che vigilava e che per quei tempi, senza aviazione ed una efficiente artiglieria era quasi impossibile superare ?
Non lo sapremo forse mai …
A presto
,
Renny