I conti dormienti 2009

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ti61no
00martedì 19 maggio 2009 20:04
Si va di nuovo all'appello per i conti dormienti. Dopo il primo censimento (chiuso nel dicembre scorso) dei rapporti non movimentati da almeno dieci anni (vi erano oltre un milione di conti, per un valore di circa 800 milioni di euro, già dormienti al 17 agosto 2007) visibile a questo link, è ora la volta dei conti correnti, dei certificati di deposito e dei libretti postali che hanno compiuto i dieci anni dopo il 17 agosto 2007. E' stato quindi pubblicato il nuovo elenco: si tratta di 35.426 rapporti (sia nominativi che al portatore), del valore di più di 47 milioni di euro e lo potrete consultare a questo link.Si tratta della applicazione delle recenti disposizioni atte a far confluire tutti questi soldi dimenticati in un fondo destinato a fini sociali.

L'elenco è consultabile inserendo nella stringa di ricerca il cognome (se necessario anche il nome) dell'intestatario del rapporto dormiente oppure il nome della banca o il numero del rapporto (selezionando la provincia o il Paese estero di riferimento).

Chi sospetta di aver dimenticato del denaro in banca potrà così cercarsi e, se si scopre tra i titolari smemorati, potrà recarsi allo sportello, fare una qualsiasi operazione in modo da risvegliare il conto.
Fatelo in fretta perché il denaro resterà nelle casse delle banche solo fino al 31 maggio e poi passerà al nuovo fondo (istituito presso il ministero dell'Economia).
Anche dopo questa data, non tutto sarà perduto: essi potranno rivolgersi (ancora per dieci anni) al Ministero per ottenerne la restituzione, ma il percorso diventerà di certo molto più complesso. Correte quindi.

fonte: Il Sole 24 h
ti61no
00lunedì 8 giugno 2009 21:21
Polizze dormienti a rischio prescrizione
E’ da poco scaduto il termine del 31 maggio per “risvegliare” i propri conti o le proprie polizze dormienti. In complesso sono stati trasferiti al Fondo per i depositi dormienti circa 238,98 milioni di euro, di cui circa 8 milioni riguardano le polizze vita.

“Si tratta di 231.125.498,39 (di cui 165.121.675,02 comunicati al 15 novembre 2008) per gli assegni circolari, e di 7.863.789,22 (di cui 233.470,51 comunicati al 15 novembre 2008) per le polizze vita. È opportuno precisare che trattasi di dati parziali”, spiega il Tesoro in una nota.

Il Tesoro aggiunge inoltre che i conti per i quali i requisiti per la dormienza si siano verificati tra il 17 agosto 2007 e il 31 dicembre 2008 ammontano a un totale di 35.426 rapporti, per un importo complessivo di 47,143 milioni.

La situazione polizze
Se dimenticarsi un conto in letargo non ne pregiudica il riscatto, non si può certo dire la stessa cosa per le polizze vita, le quali, una volta confluite nel Fondo unico non possono più essere rivendicate. A lanciare l’allarme sulla presunta mancanza di trasparenza ed iniquità rispetto a questi prodotti è l’Aduc. Il paradosso delle polizze intoccabili è scattato con la legge 166/08, la quale avrebbe previsto un allungamento dei tempi per la prescrizione dei conti dormienti (da uno a due anni), imponendo contestualmente che a prescrizione avvenuta gli indennizzi confluissero nel fondo dei rapporti dormienti e non fossero più a disposizione delle compagnie. A questo punto il diritto di rivendica, valido per i titolari di conto corrente o libretto, viene a mancare.

Disparità di trattamento
Oltre alle polemiche sulla carenza informativa su diritti e doveri dei sottoscrittori, un altro elemento di contestazione riguarda la disparità di trattamento.
Se da un lato i titolari di conto corrente o libretto di deposito possono infatti rivendicare il “maltolto” per i sottoscrittori di polizze o buoni postali non è valido lo stesso trattamento. Non ci sarebbe alcuna iniquità di trattamento, replica critica l’Ania, secondo cui si tratterebbe semplicemente di una diversità regolamentativa tra settore assicurativo e bancario.

Polizze dormienti
Per quanto attiene alle assicurazioni vita la normativa impone che decorsi due anni dal verificarsi dell’evento coperto dalla polizza e quindi maturata la prescrizione, il beneficiario non abbia più diritto di ottenere la prestazione.
Secondo quanto denunciato dall’Aduc dunque la verificata disparità riguarderebbe i tempi di prescrizione e dormienza, coincidenti nel caso dei conti correnti ma non nelle polizze vita.

Elenco online
Il nuovo elenco (quello dello scorso anno è ancora a disposizione sul sito del ministero all’indirizzo) è consultabile inserendo nella stringa di ricerca il cognome e il nome dell’intestatario del rapporto dormiente o il nome della banca o, ancora, il numero del rapporto e selezionando anche la provincia o il Paese estero di riferimento.
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