I CERI PICCOLI DI GUBBIO

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quellidigubbio
00venerdì 3 giugno 2011 14:27
Ho notato con grande dispiacere che i bambini non riescono a godere di questa giornata che dovrebbe essere solo la loro e la causa siamo noi.
Noi adulti, noi giuggioloni.
Una proposta:
Accesso alla piazza per l'alzata consentito, tassativo, solo agli under 18 e noi giuggioloni tutti a guardare sullo schermo gigante giù il mercato.
Transennare il percorso della corsa e i genitori fuori dal percorso a battere le mani.
Facciamoli divertire i nostri figli e non li stressiamo con le nostre ambizioni.
mah
00venerdì 3 giugno 2011 14:30
ma chi è l'ex capodieci de san antonio che ha avuto modi bruschi de spostare i bambini rei di cogliere le brocche??
Fabrizio
00venerdì 3 giugno 2011 14:50
Condivido in pieno quello che dice "quellidigubbio"
Purtroppo certe teste non si cambiano, e grazie a loro che la festa dei Ceri è in continuo declino....
Balotelli
00venerdì 3 giugno 2011 16:09
Arancia meccanica
E' visto che natte?? Bravi, veramente bravi. Vergognatevi!!
olegna60
00venerdì 3 giugno 2011 16:49
ROBA DA MATTI
I ceri piccoli li devono prendere i bambini DA SOLI. Ho visto i Consoli, ROBA DA MATTI. I ceri praticamente fermi coi babi tutti soddisfatti di aver messo A FORZA il proprio figlio sotto il cero e dopo due metri, tutti contenti, toglierlo da sotto. UNO SPETTACOLO!!!!!
I ceri TUTTI devono correre, sono fatti per correre e solo ragazzetti un po' più grandi possono farlo con le proprie capacità. Fino a che un bambino non ce la fa a prendere il cero da solo, vuol dire che non è pronto e deve aspettare l'anno successivo. I ceri piccoli servono a temprare i ceraioli del futuro e non a far divertire i "babi armanacchi".
Valius81
00venerdì 3 giugno 2011 17:12
Spettacolo raccapricciante. Sopratutto quello che si è visto in Piazza Grande la mattina. Purtroppo il protagonismo intorno alla festa dei ceri non ha limiti. Complimenti non so come fate a non vergognarvi.
morelli massimo
00venerdì 3 giugno 2011 21:31
piano piano arriveremo anche ai ceri piccoli
avete perfettamente ragione è uno spettacolo indegno. Vi prometto che in qualità di ex capodieci lavorerò per cambiare alcune cose.
Speriamo che tutti nel loro piccolo possano aiutare.
PAV
00sabato 4 giugno 2011 11:53
Ceri
Mi hanno riferito di un grave episodio che sarebbe successo nei pressi dell'alzatella tra un ""giuggiolone""" ed alcuni giovani. Se cio fosse vero, chiedo lumi a qualcune che ne sa più di me, sarebbe veramente vergognoso.
Ocri
00sabato 4 giugno 2011 16:54
Ceri piccoli dei grandi
E' sinceramente raccapricciante ciò che è accaduto in Piazza Grande durante l'alzata; mi riferisco al grave atto di violenza da parte di un adulto che ha aggredito con veemenza, non riesco a capirne i motivi, un ragazzo colpevole da quanto si è appreso, di trovarsi nelle vicinanze del cero di S. Antonio.
Ciò che poi mi indigna maggiormente è l'atteggiamento, se non di indifferenza, assolutamente superficiale nei giorni seguenti da parte della stampa locale che ha quasi ignorato l'accaduto riportandone una cronaca povera e priva di elementi per comprendere l'accaduto nonostante le inequivocabili immagini di Trg potessero fornire un buon supporto.
Non per una morbosa e "pruriginosa" ricerca della verità per smascherare chissà quale colpevole (non c'è bisogno di fare alcun nome) ma una festa di popolo dedicata ai ragazzi, alle nuove energie, al futuro di questa comunità va tutelato e difeso ad ogni costo: ma quei cazzotti deliberati e violenti in Piazza Grande macchiano vergognosamente tutti noi adulti, incapaci di dare esempi positivi e corretti.
Oderisi
00sabato 4 giugno 2011 18:22
E' ora de finilla troppi giuggioloni e troppe "mute dei babi" ma queste persone me sanno dì cosa pensano quando agiscono in questo modo?
Cosa ha a che fare il loro comportamento con lo spirito della festa?
Chi non ha più l'età dovrebbe farsi da parte e non fare il fenomeno per poi raccontare la sua "impresa del piffero" agli amici a scuola. E i genitori lasciassero cresce i loro figli e la smettessero con le forzature che quando lo sentono i fì lo prendono da soli il cero.
Ma dico si può vedere sul corso la "muta dell'asilo" con il cero che de chioppo e botto si ferma mentre gli altri scappano via solo per l'ambizione dei babi de collocare i propri pargoli nel tratto "pregiato" già in età da poppante?

mah, quando parli di modi bruschi usi un eufemismo vero? [SM=g27823] Io ho visto veri e propri cazzottoni...son rimasto davvero allibito.
fabrice70
00sabato 4 giugno 2011 18:40
semo proprio alla frutta.......fortuna che i grandi devono esse da esempio!!!! Va beh del resto i ceri rispecchiano purtroppo oggi la società dell'IO e dell'apparire :(((((
ambe'
00sabato 4 giugno 2011 19:43
ma chi e' quel grandissimo GIORNALAIO (e gia' e' un offesa per i giornalai), che ha scritto l'articolo sul giornale dell'umbria?

"...il ragazzo voleva intralciare la marcia dei ceri..."

1: il frego picchiato e' de gubbio nn e' un turista.

2: se anche fosse stato la gente si sposta di peso eventualmente

3: pura menzogna inventata da un giornalaio

mi pare che l'articolo l'abbia scritto un tale roberto minelli...ma non ne sono sicuro...ma ste notizie da dove l'ha prese eventualmente? se l'e' sognate la notte? 6 davvero una gran bella persona complimenti, cerchi di inventarti una causa per giustificare e sminuire un gesto gravissimo.


AL PEGGIO NON C'E' MAI FINE!!!!
giustino
00domenica 5 giugno 2011 01:29
Vergogna
Non vi sono scuse plausibili per il comportamento tenuto da Alberto Cappannelli nei confronti del giovane Paolo Pugnitopo.
La violenza va sempre condannata.
Mi auguro che Cappannelli, il quale è già stato condannato giustamente da tutta la città, sia estromesso dal senato del cero di S. Antonio. Un uomo di tal fatta non può essere chiamato a rappresentare una famiglia ceraiola. Attendiamo nella speranza che sia fatta piena giustizia per Paolo.
VERGOGNA!
Kraus
00domenica 5 giugno 2011 10:52
Tristezza
De tutti sti discorsi l'unica cosa veramente triste è che ai più piccoli, di una giornata di festa che dovrebbe essere tutta per loro, di un giorno del quale dovrebbero ricordare solo di aver preso il cero (col "babo" o senza) che a questa età DEVE essere poco più di un gioco, l'unica cosa che rimarrà impressa saranno solo i cazzotti e le litigate.
Lasciate gi per piacere.

A proposito: preferisco la muta dell'asilo alla muta dei "bambinoni" da 16-18 anni che prendono il cero sul monte...
Oderisi
00domenica 5 giugno 2011 19:51
Scusa "Kraus" perchè dovremmo lascia gì?
Non è giusto indignarsi per ciò che è avvenuto?
Io invece condanno tanto la muta dell'asilo quanto i bambinoni e soprattutto non lascio gì fino a che non lasciano gì loro.
Se ai bambini gli rimarranno impressi i cazzotti e le litigate non sarà certo per le parole dette su questo forum che nemmeno leggono ma perchè i cazzotti e le litigate sono fatti realmente avvenuti.
E non si possono risolvere queste cose facendo finta di niente.

Con amicizia
Saluti
quellidigubbio
00lunedì 6 giugno 2011 08:13
Esiste una soluzione seria applicabile
Ho aperto questa discussione non per parlare dei singoli fatti disdicevoli che puntualmente avvengono tutti gli anni in occassione della FESTA dei ceri piccoli, ma per riuscire ad invertire questa tendenza negativa che sembra radicarsi sempre di più nella nostra società.
Ritengo che i bambini sono il futuro in tutto e per tutto e che quindi gli esempi che si ritrovano a dover valutare sono molto negativi oltre che molto frequenti.
Mi ripeto, dal mio punto di vista i genitori devono stare lontani dai bambini il giorno dei ceri piccoli. I bambini si devono arrangiare da soli.
Forse quando giocano con un pezzo di legno tutti insieme a fare i ceri i genitori sono presenti? No, non sono presenti, perchè loro giocano per i vicoli di Gubbio come giocano per le strade delle frezioni, GIOCANO liberi dalle nostre pressioni.
Per i bambini, che giocano per divertirsi, non c'è nessuna differenza tra il gioco e ciò che un adulto potrebbe considerare come un lavoro.
Attraverso il gioco, infatti, il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose: che cosa si può o non si può fare con determinati oggetti, si rende conto dell'esistenza di leggi del caso e della probabilità e di regole di comportamento che vanno rispettate. L'esperienza del gioco insegna al bambino ad essere perseverante e ad avere fiducia nelle proprie capacità; è un processo attraverso il quale diventa consapevole del proprio mondo interiore e di quello esteriore, incominciando ad accettare le legittime esigenze di queste sue due realtà.

"…l'uomo è pienamente tale solo quando gioca", dice Schiller, perché si ritrova e si conosce: giocando, infatti, ogni individuo riesce a liberare la propria mente da contaminazioni esterne, quale può essere il giudizio altrui, e ha la possibilità di scaricare la propria istintualità ed emotività.

Un bambino che non riesce a prendere il cero non è un dramma a volte i fallimenti nella vità sono più utili dei successi regalati e non guadagnati.
Un bambino deve prendere il cero da solo e non dalle mani di un adulto, un bambino deve prendere il cero dalle spalle di un altro bambino, un bambino deve avere la possibilità di esprimere il suo carattere in piena autonomia e libertà.

Il giorno dei ceri piccoli noi adulti giuggioloni andiamo al mare.
cero anche io
00lunedì 6 giugno 2011 08:44
ciao quellidigubbio, condivido il tuo intervento, ma rispondo con una provocazione: lasciamo tutto cosi com'è, cosi i bambini "giocando" imparano sin da piccoli come funziona la festa e fanno conoscenza dei venerabili personaggi che la animano.

Letto ora, il comunicato fatto prima dei ceri grandi, in cui si diceva che i bambini non devono rompere le palle stando in mezzo perché hanno una data dedicata a loro, fa ancor piu ridere.
Il consiglio comunale dei ragazzi dovrebbe rispondere: e a noi sti quattro vecchi chi ce li leva dai coioni ?
Roberto Minelli
00lunedì 6 giugno 2011 09:56
x Ambè
Prima cosa: con tutto il rispetto per i giornalai, io - che ti piaccia o no - sono giornalista.

Seconda cosa: sappi che, essendo io comunque subordinato ad una direzione di Perugia, il mio articolo è stato modificato all'ultimo momento dalla stessa direzione di Perugia, senza che io ovviamente potessi intervenire.

Terza cosa: io, a testa alta, sono andato a chiarirmi con i genitori del ragazzo, faccia faccia, perchè non avevo nulla di cui vergognarmi. Il chiarimento è stato sì difficile, ma è andato a buon fine.

Saluti e massimo rispetto, sempre da

Un tale Roberto Minelli
Ricc@
00lunedì 6 giugno 2011 11:24
Ho letto tutto di un fiato gli interventi, ed eliminando lo spiacevole episodio di Piazza Grande del quale credo che già si sia amplimente pentito il diretto interessato, vorrei fare alcune considerazioni. Secondo il mio parere come accade spesso la verità sta nel mezzo. A mio avviso la festa dei ceri piccoli andrebbe gestita in modo un pò diverso ma non vedo tutto questo scandalo di cui tutti gli anni si sente ripetere.
A mio modo di vedere condivido l'essere fuori luogo della muta dell' "asilo" su pezzi importanti della corsa, ma non condivido affatto che i ceri piccoli debbano essere di esclusivo possesso dei bambini da 10 a 13 anni. Come su tutte le cose ci vuole il buon senso ed è quello che secondo me va migliorato e inculcato. Io sono un babbo di un bambino di 6 anni e ho aiutato volentieri mio figlio a prendere il cero e l' ho fatto anche quando diluviava e mi sono fatto uno stradone a capocinque perchè non c'erano ceraioli.
Però l'inteligenza che dicevo prima sta proprio qui, un bambino di 6 lo prende sul buchetto e il monte o alla fine dell'alzatella etcc.. e non certo su punti importanti della corsa. E' altresi vero che i ragazzetti di 10/13 non si dovrebbero appropriare del cero per tutta la mostra quando i più piccoli potrebbero tranquillamente dare sfogo alla propria voglia di "saggiare la stanga". Come dicevo la verità sta nel mezzo, ai miei tempi non esistevano riunioni per prendere il cero piccolo chi arrivava prima prendeva il posto... e vi assicuro che sui pezzi importanti non c'erano babbi che tenevano e nemmeno mute dell' asilo. Le mie proposte sono dunque queste:

1) Alzatella riservata ai più piccoli
2) Dalla calata dei neri fino alla fontana del bargello bambini autonomi e senza babbi
3) ultimo pezzo di via dei consoli risevato ai più piccoli
4) girate e via ventisettembre bambini autonomi e senza babbi
5) due buchetti riservati ai più piccoli
6) Monte: primi 4 stradoni riservati ai più piccoli ultimi 5 bambini autonomi.
Questa a mio avviso sarebbe una soluzione ideale anche se so che la sua realizzazione è pura utopia.
Un saluto a tutti.
modificato
00lunedì 6 giugno 2011 11:38
modificato che?......
Roberto, scusami, sei palesemente in contraddizione:
1)Se ti modificano gli articoli in quel modo, non c'è che dare le dimissioni dal giornale.
2)Il responsabile della redazione era il Caramellone?
3)Tutti pensano che è ora di dare un taglio su certe vicende poco ceraiolesche, data la notevole differenza di età tra i personaggi in questione, le false scuse dopo i massacranti cazzotti presi dal ragazzino, dopo le false notizie date dal giornale, state dissacrando una festa dallo scopo religioso, siete complici ed eretici, come tale sarete condannati al rogo.
ambe'
00lunedì 6 giugno 2011 12:46
e ci mancherebbe che non chiedevi scusa per delle cavolate che ha scritto. la firma nell'articolo e' la tua mica di pinco pallino. la cosa piu' ovvia da fare prima di sparare articoli a vanvera era informarsi correttamente e non per sentito dire.

quel che e' fatto e' fatto, ho gradito molto la lettera di sabato scritta dal caramellone sul giornale dell'umbria dove si scusava e vi smentiva in pieno.

quello che non ho gradito e' che in fondo all'articolo non c'era la firma tua ma di un altro.
mah
00lunedì 6 giugno 2011 15:19
mah
leggo gli interventi... il più comico è quello di chi si firma Massimo Morelli... "da ex capodieci..." ma ci faccia il piacere!!

Per il resto: i "babi" e i giuggioloni c'enno sempre stati, solo che 20 anni fa non c'erano le telecamere così attente come oggi. Chi ha sbagliato esagerando si deve prendere le sue responsabilità senza scuse o attenuanti, ma non credo che enfatizzare o sminuire i fatti sul giornale sia utile, perchè i fatti l'hanno visti tutti e non cambiano certo con un articolo o due... Se è vero che c'è stato un chiarimento e le scuse, lasciamo perde co ste chiacchiere.

E' vero, una volta non c'erano riunioni e chi arrivava prima entrava!! Quello era il vero spirito dei ceri piccoli, puro gioco, adesso se vojono organizza' anche la processione dei santi, figuramoce le mute...
La era cosa triste, secondo me, è che lo spirito della Festa se sta a perde... per colpa della prepotenza e dei personalismi, e io direi anche delle troppe immagini e chiacchiere che hanno estremizzato la Festa dei Ceri facendola diventare una cosa da mito, leggenda e fama invece che una espressione di fede!
Si mitizzano i tamburini, la banda, i campanari, chi fa i tamburi, chi porta giù le brocche, chi smartella la cavia, chi tiene fermi i santi, chi gira i galletti, i bracceri, i bareloni (davanti e dietro) i ceppi e le punte... per non parlà dei capodieci... e invece l'unico che è importante in tutto questo rito indovinate chi è????? S. Ubaldo!!
Ultimo intervento
00lunedì 6 giugno 2011 17:04
Testa alta
Ambè, fidati di me, io non l'ho scritto, c'era il mio nome e questo aspetto è stato motivo di discussione anche con la redazione di Perugia. Io ho chiesto scusa per un danno commesso da altri. Visto che il casino lo hanno creato loro, il Re.Pe con il quale si concludeva la lettera di scuse del giorno dopo sta per Redazione Perugia, non c'è nessun altro giornalista dietro. Sul fatto di informarsi prima di scrivere, è ovvio che hai ragione, e sappi che da parte mia accade sistematicamente. Un saluto
ambe'
00lunedì 6 giugno 2011 17:33
allora ti chiedo scusa per quanto ho scritto riguardo la tua figura di giornalista.
olegna60
00lunedì 6 giugno 2011 18:29
x mah (non capisco perchè non vi registrate al forum)
Sei sicuramente molto più giovane di me, caro amico, perchè ti posso garantire che quando il cero piccolo lo prendevo io, fino i 10 anni non lo toccavi. I ceri erano un po' più piccoli di adesso, correvano che mettevano paura e ricordo rarissime volte di averli visti cadere.
Si andava a prendere il posto alle 2 del pomeriggio senza riunioni o altro. Era l'età che determinava quale pezzo fare. I più giovani (9-10 anni) i Consoli, poi mano a mano che si cresceva, mercato e a salire sul primo pezzo e sulle girate della sera.
Non sono d'accordo quindi nemmeno con Ricc@, secondo cui dovrebbero essere stabiliti i pezzi per i più piccoli (6 anni) e per i più grandi, perchè comunque sarà l'età (se non ci fossero i babi) a consigliare quale pezzo fare. I bambini di 6 anni sono troppo piccoli, non ce la fanno ne ad entrare da soli sotto il cero ne a sopportarne il peso.
Lo possono tranquillamente prendere sulla mostra con l'aiuto dei babi e fare tutte le foto e filmini che vogliono.
Ripeto i ceri devono correre. Le scene che ho visto sui Consoli le ho viste perchè ero li, e non dalla televisione!
Oderisi
00lunedì 6 giugno 2011 23:53
Ricc@ condivido al 100% il tuo intervento e soprattuto mi premeva sottolineare che è proprio nel momento della mostra che i bambini più piccoli devono essere fatti avvicinare al cero e va quindi dato a loro maggior spazio.
Ricc@
00martedì 7 giugno 2011 10:11
Re:
Oderisi, 06/06/2011 23.53:

Ricc@ condivido al 100% il tuo intervento e soprattuto mi premeva sottolineare che è proprio nel momento della mostra che i bambini più piccoli devono essere fatti avvicinare al cero e va quindi dato a loro maggior spazio.



Intanto ti ringrazio. Io non pretendo di avere la verità assoluta nelle mani però ho passato tutti gli stadi data la mia età e quindi mi rendo conto di tutte le varie problematiche. Dico questo perchè adesso che sono diventato babbo la festa dei ceri piccoli la vivo in modo completamente diverso di quando magari avevo 20 anni. E' facile dire via i babbi dalla festa però non è facile capire per chi non è babbo quello che un bambino di 6 anni ti fa provare in quella giornata. Io capisco olegna che dice che fino a 10 anni i ceri non andrebbero toccati, però gli ricordo anche che un bambino di sei anni dei nostri giorni prende 10 stradoni ad un bambino di 6 anni dei nostri anni. Inoltre è difficile dire ad un bambino non prendi il cero o lo prendi solo sulla mostra quando poi ti ritrovi dodicenni o anche più che sulla mostra non te lo fanno toccare o con i quali bisogna anche "scagnarare" (cosa successa anche in questa edizione). Io ripeto l'importante sarebbe che ognuno di noi trovi una via di mezzo non esagerando e rendendosi conto delle situazioni. Quindi ribadisco no a bambini piccoli e babbi nei pezzi importanti della corsa ma anche un no netto a chi non vuol far divertire i bambini più piccoli il giorno dei ceri. Io ho anche un bambino di 2 anni e mezzo e quest' anno ogni volta che i ceri si sono fermati ho dovuto portarlo a toccare il ceretto di S. Ubaldo a cui tirava baci e credetemi se quando avrà 5/6 anni vorrà prendere il cero ce lo porterò tranquillamente come ho fatto con il primo senza alcun rimpianto e senza alcuna vergogna.

Kraus
00martedì 7 giugno 2011 18:43
x Oderisi
Scusa x il ritardo della risposta ma il lavoro mi ha tenuto lontano dal pc. Ovviamente "lasciate gi" non è riferito né a te né a chi scrive su questo forum, ma a tutti quelli, come dicevo nel post, che fanno sì che i bambini imparino purtroppo prima i cazzotti e poi le canzoni dei ceri.
Ciao
Oderisi
00mercoledì 8 giugno 2011 12:59
Perdonami Kraus avevo capito male.

Sempre per rispondere a Ricc@ dico che nei tratti dove i ceri sono meno veloci (vedi Monte) ci può stare che ci siano le mute di quelli un pò più piccoli anche perchè penso, ma forse dico una cavolata, che i ricambi non ci siano tra bambini più grandi.
Però non bisogna esagerare perchè una certa "fluidità" della corsa va garantita.
Concordo
00mercoledì 8 giugno 2011 17:43
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:111562903=Oderisi, 08/06/2011 12.59]Perdonami [G]Kraus[/G] avevo capito male.

Sempre per rispondere a [G]Ricc@[/G] dico che nei tratti dove i ceri sono meno veloci (vedi Monte) ci può stare che ci siano le mute di quelli un pò più piccoli anche perchè penso, ma forse dico una cavolata, che i ricambi non ci siano tra bambini più grandi.
Però non bisogna esagerare perchè una certa "fluidità" della corsa va garantita.[/QUOTE][/POSTQUOTE]



Concordo con Olegna60 perché anch’io, avendo ormai i capelli bianchi, ricordo gli anni in cui le riunioni nemmeno esistevano (almeno per i piccoli e per i mezzani) e potevi anche scegliere il “pezzo”, bastava andarci con molto anticipo, e nessun “babo” si intrometteva o cercava di toglierti il posto per piazzarci il figlio (effettivamente una volta c’era meno prepotenza).
Concordo anche con Ricc@, i tempi cambiano, e trovo veramente indovinata la sua idea, che consiglio di portare avanti per almeno tre motivi (anche se a Gubbio co’ste teste che ce ritrovamo lo potrebbero prendere anche per matto):
1) tutti i “babi” e i “giuggioloni” (fratelli maggiori o zii dei ceraioli in erba) verrebbero concentratati in alcuni tratti (pensate che bello!!);
2) sarebbe una vera festa anche per i piccolissimi che potrebbero, meglio se autonomamente, dare “la spallata” e il cambio a ceraioli di “pari età” a velocità ridotta, si eviterebbe così di fermare continuamente i ceri per inserire, dopo una muta “grande”, una muta di “baby” e così via, impedendo una “vera corsa” a chi è più grandicello;
3) negli altri tratti si vedrebbe finalmente una corsa e dei cambi degni di una corsa dei ceri,anche se piccoli (tipo quelle degli anni 60 - 70).

Facciamo crescere i ceraioli, di oggi e di domani, scrivendo: IO APPOGGIO L’IDEA DI RICC@ e vediamo se qualcosa si muove.
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