"Farò un Festival di Sanremo da centrocampista, non da centravanti che si diverte a fare gol", queste le parole di Giorgio Panariello a Sain Vincent, dove ieri ha ricevuto il premio speciale delle Telegrolle. Il comico toscano ha ufficializzato la notizia della sua conduzione anche se la firma arriverà tra lunedì e martedì. La kermesse si svolgerà nella settimana dal 27 febbraio al 4 marzo.
Panariello ha accettato subito la proposta della Rai su una possibile conduzione e ha spiegato: "Lavoriamo da giugno al progetto. Ci ho messo un po’ per capire come il mondo musicale sarebbe entrato nella mia vita. Ho già cominciato a pensare quali possono essere i personaggi e stiamo scrivendo la sceneggiatura".
Il comico toscano sarà, oltre che presentatore, anche direttore artistico del Festival assieme a Giancarlo Mazzi, alla sua terza esperienza sanremese: "Siamo come Starsky e Hutch- scherza- abbiamo cercato di capire come i discografici avrebbero risposto a un mio eventuale sì alla conduzione. E Mazzi, che ha superato indenne anche il festival di Tony Rtenis, penso che ormai possa affrontare qualsiasi trincea".
Panariello parla di Festival "velluto e acciaio. Voglio che sia un Sanremo gradito, se riesco a realizzare l’idea che ho perfettamente chiara nella mente, sarò tranquillo".
Quanto al confronto con l’ultima edizione il comico non si fa illusioni: "Gli ascolti non mi preoccupano: il risultato, rispetto all’edizione condotta da Paolo Bonolis, sarà sicuramente negativo, non è possibile fare gli ascolti che ha fatto lui". E aggiunge: "Io voglio che la gente torni a fare gruppi di ascolto nelle case per vedere il Festival. Sono un fan di Sanremo, mi piacerebbe riportarlo ai fasti di un tempo".