GIOVEDI 24 MAGGIO 2007 (ore 21.15): A "PIAZZA PULITA" LA DIFESA DEL FOLKLORE

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Massimo Boccucci
00sabato 19 maggio 2007 14:57
"Piazza Pulita", il talk show di Trg, vi aspetta GIOVEDI' 24 MAGGIO 2007, alle ore 21.15. La 34° puntata (109° della serie) viene dedicata alla valorizzazione del folklore. La difesa delle tradizioni umbre e le iniziative di tutela che favoriscono l’attenzione di organismi internazionali come l’Unesco. In studio rappresentanti istituzionali; il presidente dell’Università dei Muratori, Massimo Faramelli; il presidente della Società Balestrieri, Ubaldo Orlandi; lo storico eugubino Paolo Salciarini; rappresentanti istituzionali di Foligno e Sansepolcro, e della Giostra della Quintana e del Palio della Balestra. Con la collaborazione di Annalisa Paffi, immancabile la presenza per la parte musicale di Enrico Buttò e Lele Calzuola.
qualcosalaso
00sabato 19 maggio 2007 15:32
pace e bene
Visto che si parlerà di Folklore....

Questa la parte di una mail mandata l'anno scorso:

"La tradizione se è fine a se stessa diviene sterile, è una “rappresentazione”... La tradizione deve essere, secondo me, il filo che unisce le diverse generazioni, filo che tramanda i modi ma soprattutto i sentimenti, lo spirito, il significato di quello che si fa ma in sintonia con l’evoluzione dei tempi e delle persone.
Lo spirito dei ceri, secondo me, è quello di rendere omaggio ad un uomo Sant’Ubaldo (uomo di fede cioè fedele al suo impegno verso Dio e verso gli uomini) che ha amato la sua città e i suoi concittadini, che si è adoperato per salvare la sua città, che ha combattuto in prima persona la violenza, che ha cercato di appianare le dispute. Questo deve recuperare la festa dei Ceri.
Si dirà “ma è una festa religiosa”, d’accordo, ma anche chi 'non crede' sicuramente si ritrova nello stesso sentimento di volere onorare un uomo che ha lasciato dei valori comunque umanamente condivisibili e da rinnovare.
A volte penso: ai figli degli extracomunitari non cattolici o non cristiani sentendosi ormai eugubini perchè nati e cresciuti a Gubbio, vieteremo di portare i Ceri perchè non della nostra religione?
Oppure partecipare alla Festa dei Ceri può diventare un segno di fratellanza al di là della razza o del colore della pelle o della religione?

Riguardo alla "omelia" o meglio alla "conferenza stampa" di Betori (in internet sul sito de "la Repubblica on line" era già presente subito dopo) alla quale mercoledì mattina, "purtroppo", ho assistito dal vivo in cattedrale.
Ripeto:
Quello di Betori era un DISCORSO PRETTAMENTE POLITICO, non ho sentito parole come: misericordia, pacificazione, concordia, pace, dialogo. Ho sentito solo e soltanto tanto INTEGRALISMO che sicuramente è molto, molto lontano dalla figura di Ubaldo (se è simbolo della pacificazione) e dalla mansuetudibe di Francesco...

pace e bene


qualcosalaso
(osservatore)
00sabato 19 maggio 2007 15:41
E' possibile sapera qualcosa di più sulle conseguenze che comporterà per la Festa dei Ceri il riconoscimento UNESCO?

Cosa si sa?
Cosa ci dobbiamo attendere?
Perché questo riconoscimento è tanto importante?

Grazie
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