Dunque, vediamo da dove posso cominciare. Correva l'anno 2003 e, tanto per cambiare, sono andata in vacanza negli States. Dico, tanto per cambiare, dato che ci sono andata 15 volte. Premetto che io viaggio sempre sola, accompagnata al massimo da una mia carissima amica o, a volte, da mia mamma. Per motivi miei, che non sto ad elencarvi per non tediarvi inutilmente, da anni non viaggio più in gruppo. Questo comporta una spesa folle per il costo del viaggio (un conto è andare in 40 a prenotare in un'agenzia, un conto andare in 2!), ma ti permette di gestirti le cose come vuoi. A Memphis ci sono stata una volta sola e...ho sbagliato un po' tutto. Innanzitutto, sono andata durante l'Elvis week 2003(questa è stata una cosa molto positiva!!!)e ho prenotato un albergo in pieno centro a Memphis, non rendendomi conto che "Graceland" è situata a circa 2 miglia dall'aeroporto, quindi ben distante dall'hotel in cui mi trovavo io!
: Atterro a Memphis alle 16,00 proveniente da Las Vegas, arrabbiatissima!!
Perchè? Perchè all'aeroporto di Las Vegas si è rotta la videocamera, perciò da lì in avanti black out totale per quanto riguardava "le immagni in movimento", solo foto. Prendo un taxi e...wow, pelle d'oca nel vedere la larghezza del letto del fiume Mississippi in città!!! Ovviamente c'erano anche i tipici battelli che lo stavano navigando. Un'altra emozione forte mi è arrivata dal visitare la Piramide. Ok, non c'entra niente con quelle di Giza, che ho visitato diversi anni fa, ma le ricalca nella forma, anche se questa è in vetro. Arrivata in hotel, mi è subito toccata una cena Elvisiana. Essendo appunto nel bel mezzo dell'Elvis week, hanno organizzato una cena con imitatori (devo dire validi), piatti tipici del Sud, tanto amati dal nostro Elvis e...insomma, sembrava che Elvis fosse lì con noi. Il giorno dopo, il cuore è andato a mille, quando mi sono trovata davanti alla Sun records. Raga, pensare che la più grande leggenda della musica leggera era passata da lì, ed ora, io che non sono niente, mi trovavo lì. Diluviava, io avevo dimenticato l'ombrello in hotel, ma chi se ne frega!!! Infine Graceland. Dunque, avevo l'ingresso alle 09,15, ero terrorizzata dal fatto che non ci fosse la prenotazione, dato che avevo prenotato 3 mesi prima via Internet, invece c'era e come. Un minibus mi ha accompagnato dalla biglietteria, dove fra l'altro ci sono anche bar e ristoranti, oltre ad un fornitissimo e, secondo me, un po' caro negozio di souvenir. Inoltre, sempre in quella zona, sono "posteggiati" i due aerei del King "Lisa Marie e "Hound dog". Così, salita a bordo del pulmino attraversata la strada, sempre sotto il diluvio, oltrepasso il mitico cancello (raga, mi sta venendo la pelle d'oca anche adesso mentre sto scrivendo!), risalgo la collinetta e mi trovo davanti "alla Terra di Grazia". Mi infilo la mia audioguida impostata sull'italiano, ma la metto subito sulla lingua inglese, dato che Elvis in persona ti da il benvenuto!!! C'erano persone di ogni razza, di ogni età, tantissimi bambini, tantissimi coetanei di Elvis, alcuni ahimè sulla sedia a rotelle, tanti erano venuti a Graceland l'anno prima in occasione del 25° anniversario della morte di Elvis. Entrando sulla sinistra, mi trovo la tavola apparecchiata, sulla sinistra invece c'è il bellissimo salotto con la TV accesa ed il divano bianco, nonchè le iniziali di Elvis su una bellissima vetrata. Non sto a raccontarvi una per una le sale che ho visitato, tenete presente che è possibile visitare solo il piano terra, il secondo piano è chiuso al pubblico, ma mi è rimasta impressa particolarmente la Jungle Room, assurda, c'è dentro di tutto, non ha nessun stile, quindi pelle d'oca trovandomi davanti al mitico "Black Leather Suit" o al mitico completo di lamè. Oh, una cosa che ho scordato di dirvi è il bellissimo ritratto di Elvis, dove lui appare giovanissimo e vestito di bianco. E' splendido. E qui veniamo al secondo problema: oltre alla videocamera rotta, in quel periodo non avevo nemmeno la macchina fotografica digitale, ma una semplice macchina con il rullino. Quando finalmente sono arrivata nella mitica sala dove sono esposti alcuni dei suoi vestiti...sorpresa! L'addetta alla sorveglianza, mi dice "No flash". A questo punto, mi sono quasi messa in ginocchio, supplicandola di farmi fotografare almeno quella sala, le ho detto che avevo fatto 10.000 Km. per arrivare lì. Alla fine lei ha ceduto e la foto è quella che vedete più in alto. Raga, non so come spiegarvi, ma se andate a Graceland, Elvis è lì, è con voi. Quei vestiti, quei gioielli, la sua raccolta di dischi, le sue moto, prendono vita. Sembra che da un momento all'altro lui debba venirvi incontro e salutarvi. Il momento più toccante, per me, è stato quando sono andata al Meditation Garden. Elvis, i suoi genitori e la nonna Minni Mae, sono in un giardino. Io gli ho portato un cane di peluche, che mi aveva regalato mio papà per Natale '75, l'ultimo passato con lui. L'ho portato ad Elvis, perchè anche lui, come papà, se n'è andato giovanissimo (papà era ancora più giovane di Elvis, ma lo stesso tragico destino se li è portati via entrambi troppo presto!
: )Lì si può fotografare come e quando si vuole, ma vi giuro che la foto è stata l'ultima cosa che ho fatto. Mi sono, o meglio, ci siamo tutti quanti raccolti in preghiera; in un silenzio surreale, nessuno parlava...aspettavamo tutti....non so cosa...forse che Elvis ci venisse incontro e ci dicesse:"Ehi folks, io non sono lì sotto, ma sono qui, fra voi, sono uno di voi!Mia mamma e la mia amica mi hanno portato via di peso dalla tomba, così ci siamo recati sul Lisa Marie. Raga, quella è una casa d'oro massiccio volante! Non mi ha personalmente, suscitato tante emozioni come la casa, però ne vale la pena. Alla fine che dirvi: un unico cruccio: quella di non aver partecipato alle candle light, dato che la sera stessa avevo il volo per New York, quello di non essermi fermata almeno un giorno in più!!! Ma ci tornerò sicuramente, dato che per me gli States, sono la mia "Home sweet home". Raga, andateci. In gruppo, soli, come volete, ma andateci. So che sembra pazzesco, ma Elvis è lì con voi, uno non pensa al business che ci può essere dietro ad una operazione simile, pensa solo che in vita sua, non è masi stato così vicino al King come quando è a Graceland. Ora vi lascio! Grazie della Vostra attenzione. Se c'è qualcun altro, otre a Bruno, che vuole postare le sue impressioni, sarò ben felice di leggerle e perchè no, di imparare!
Marzia1969
LIFE IS EASIER IF YOU WEAR A SMILE!