Re: Re:
Scritto da: cornhusker 10/01/2007 9.57
Fortuna che ci siete voi in Piemonte ad alzare il livello eh? Che non ce li avete mai i problemi di giocatori che se ne vanno e di organico corto. Noi per quest'anno non siamo a rischio, certo non siamo neanche tanti però il nostro campionato ce lo giocheremo bene. Per il futuro è sempre meglio non fare gli sboroni ma non ho motivo di non credere che riusciremo a risolvere i nostri problemucci.
ciao
Andrea
Boz... da noi i problemi sono gli stessi. Ma non mi pare che Giaguari, Blacks e Centurions si siano mai trovati a Gennaio con il dubbio se fare una serie o l'altra.
Non siamo i supermen della programmazione, nè i maestri dell'organizzazione, ma nessuna delle piemontesi (compresi i Lancieri) ha mai dato problemi per la compilazione dei calendari. Abbiamo avuto le nostre fusionie le nostre retrocessioni... ma mai all'ultimo momento.
Nè ci sono, in giro per il Piemonte, drappelli di giocatori che debbano ancora decidere dove farsi la stagione.
Mentre, consentimelo, la storia del football lombardo è costellata da vicende di questo tipo, con trasmigrazioni bibliche di giocatori, squadre che passavano dalle stelle alle stalle e viceversa nel giro di un inverno.
Puoi negarlo?
Puoi affermare che i giocatori lombardi sono l'esempio classico di fedeltà al proprio team? Non che sia un difetto, intendiamoci, ma certo è una differenza che, in frangenti come l'attuale, concorre a determinare certe situazioni.
Credi che i Giaguari non siano "le giovanili più qualche innesto di anziani"? Però non ci sottraiamo a nessun confronto.
E come noi i Blacks. E i Centurions, ultimissimi nella scorsa stagione di A2 eppure ai nastri di partenza in questa, senza ripensamenti, senza incertezze.
I Giaguari hanno onorato sempre i propri impegni, a costo di prenderne un sacco e una sporta. Vorrei ricordare che nella stagione 2005 abbiamo chiuso in serie A con zero vittorie e otto punti segnati (un TD...)... eppure siamo andati a giocare anche a Roma, in venticinque, prendendo 59 punti (a zero)... chissà quanti altri avrebbero dato forfait.
Nel 2006 abbiamo deciso di non fare la A... ma la cosa si sapeva già dal Superbowl dell'anno prima, quindi con otto mesi di anticipo!
Quindi, abbi pazienza, ma incassa pure senza battere ciglio.
In Piemonte le cose vanno diversamente.
Che poi gli Skorpions siano in salute a me fa immenso piacere.
Mi farebbe ancor più piacere sapere che lo sono tutte le squadre.
Che nessuno rischia l'estinzione perchè dieci dei suoi hanno mire da campioni del mondo... e allora senza di loro come si fa?
Non voglio fare lo sborone, nè fare proclami... ma noi siamo abituati a fare con quel che c'è. Mentre mi sembra che spesso in terra lombarda si cerchi prima di avere la certezza di essere competitivi, poi si decide. Ma non è un atteggiamento che porta alla stabilità, mi pare. Anzi... ogni anno crea disordine e incertezza, perchè molti giocatori (in virtù di non so quale libertà da vincoli...) aspettano di vedere dove sarà la pappa migliore. Certo, il fatto che vi siano tante realtà vicine comporta fisiologicamente un costante scambio... ma a più riprese si sono verificate situazioni eclatanti. Sia nel presente che nel passato. Non sarebbe meglio per tutti se si cercasse una stabilità maggiore?
Io credo che sia più utile alla causa del football cercare di mantenere una continuità di nomi, di loghi, di luoghi, di militanza, di partecipazione. Mantenere serie, formule e gironi per più di un anno... ma se le squadre non ci mettono del proprio è dura per chiunque!
E se ogni anno bisogna aspettare che ognuno valuti le proprie forze e poi decida...
Si gioca anche se si è a rischio di perderle tutte, che cazzo...
Magari l'anno dopo andrà meglio, no?