Eutanasia,morte assistita,ed accanimento terapeutico

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Controvento82
00martedì 12 aprile 2005 18:59
In questi anni si è sentita spesso la necessità di leggi chiare per tracciare una linea chiara,su questi 3 fronti.
Ora,esistono molte forme dello stesso problema,con nomi diversi,ma per quel che mi pare di capire,si può risolvere con questi 3 termini...di cui forse pecco nella definizione,se qualcuno vuole aggiungere qualcosa,gliene sarei grato.
La morte assistita,è quando ad un paziente morente,viene concessa una più rapida fine...ad esempio,un malato terminale,per AIDS,o Tumore,vuole evitare le sofferenze degli ultimi mesi di vita(o a volte anni),e chiede quindi il permesso per una degna morte.
L'eutanasia,invece ha luogo quando un paziente privo di coscienza,viene tenuto in vita,grazie al solo ausilio dei macchinari,e per cui i medici non prevedono un miglioramento.
L'accanimento terapeutico...beh,il nome è forse più chiaro di ogni definizione.
Vorrei interrogarvi dunque su questa delicata questione...qual è secondo voi il limite tra il diritto alla libertà personale,e il dovere di proteggere una vita?
rinata4
00mercoledì 13 aprile 2005 15:15
Questo argomento è molto complesso e delicato..il mio umile pensiero è questo...trovo poco dignitoso continuare a far soffrire una persona che è allo stato terminale di una malattia dolorosa...si giustifica l'accanimento terapeutico con la frase " finchè c'è vita c'è speranza" ...io lo trovo inumano
forse la cosa che dovrebbe fare il malato è dare precise istruzioni su quello che desidera nel momento che il suo stato è inevitabilmente irreversibile attraverso uno scritto e lo stato deve esaudire tale richiesta con leggi ben precise.
Mefisto3
00mercoledì 13 aprile 2005 15:55
Se guardiamo da un profilo umanistico-religioso, possiamo vedere che chi già amministra la Vostra Fede, non vorrà certo rinunciare ad essere anche arbitro della vostra vita; se guardiamo da un profilo solo materiale, l'istituzioni sono affascinate dallo spengere le macchine, le quali servono a far vivere SOLO chi piace a LORO; se infine lo guardiamo come esseri umani, quindi prendendo ad esempio i Nostri Fratelli Animali, possiamo vedere e decidere, che un'essere vivente che soffre, senza possibilità di guarigione è doveroso e pietistico abbreviarli le sofferenze.
Dal mio personale punto di vista, se un'essere vivente (qualunque sia come uomo o Animale) soffre e non c'è più possibilità di guarirLo, è bene "abbatterlo senza indugio", d'altra parte già lo facciamo con i cavalli del palio di siena, con i cani nei combattimenti, con i polli e volatili, quindi perchè non farlo anche con l'essere che sta distruggendo il mondo in cui vive?

Mefisto
rinata4
00mercoledì 13 aprile 2005 16:26
Per questo lo stato e le leggi dovrebbero prendere decisioni su questo campo e costituire delle leggi ben precise a tutela delle volontà del malato e non per le volontà dei parenti...
nei casi limite come la donna di cui mi sfugge il nome che era in coma a cui è stata staccata dalla macchina per volere del marito il discorso cambia...bisogna valutare se la persona soffre o meno..almeno io la penso così.
LupoNero666
00mercoledì 13 aprile 2005 16:59
Personalmente non sono assolutamente contrario a queste forme risolutive di agonie lente ed inutili. Non capisco perché un uomo sano di mente e in possesso delle sue facoltà mentali non possa decidere di morire prima senza soffrire invece che sopravvivere ancora sei mesi patendo indicibili sofferenze solo per un ipotetico "rispetto della vita" di Governi e Religioni.
Se volete la mia opinione, é ridicolo.
Controvento82
00mercoledì 13 aprile 2005 21:51
Re:
Vi vedo più o meno tutti concordi,ma vorrei farvi riflettere su una cosa.Immaginate di votare una legge,e di scegliere di acconsentire ad eutanasia e morte assistita.
Appena passerà questa legge,vi trovate a dover approvare circa 10mila richieste(per esempio).
Quindi,la vita di queste 10mila persone dipenderà dalle vostre scelte.
Ora vi chiedo(e lo chiedo anche a me,visto che per gran parte,concordo con le vostre opinioni),voi avreste anche la forza di andare a staccare personalmente 10mila spine?In fondo qualcuno,dovrà pur farlo.
Mettete il caso,che dopo 1 mese,un eminente scienziato,scopre come riattivare la vita in quelle 10mila persone,a cui voi avete staccato la spina.
Troveremmo la forza per perdonarci?Qual è il limite per la nostra coscienza,che ci permette di agire con serenità?

[Modificato da Controvento82 13/04/2005 21.53]

rinata4
00mercoledì 13 aprile 2005 22:08
Difficile da rispondere almeno per me...le mie risposte date sopra le ho maturate pensando a me stessa..se dovessi soffrire per una brutta malattia preferirei morire..se dovessi decidere per la vita di un altra persona che è incosciente non sò se avrei il coraggio di applicare l'eutanasia per questo penso che deve essere il malato a dare disposizioni al riguardo nel momento che la sua malattia degenera ed è irreversibile.

[Modificato da rinata4 13/04/2005 22.09]

Mefisto3
00giovedì 14 aprile 2005 09:19
Il fatto non è "andare a staccare le spine", ma come si firma per uscire dall'ospedale, come esistono i "diritti del malato", anche in questo caso, bisogna firmare prima di entrare in un postaccio del genere.
Se poi invece volete mettere il discorso, alla Ponzio Pilato, è un'altro discorso. Mi spiego, chi firma per "NON PATIRE INUTILMENTE", lascia anche un permesso perchè gli venga staccata la corrente, che sia poi un familiare od uno che lo fa per mestiere è irrilevante, pensate a quanti hanno fatto il mestiere di "Boia" nel corso dei millenni, pensate che si facevano un dramma? No è come per tutti i lavori, dopo un pò ti abitui e lo fai con naturalezza; vi porto un'esempio: "Chi arrostisce i polli su un nastro trasportatore, chi scanna i maiali per la macellazione, chi sgozza le mucche per la divisione, pensate che non ci sia fra di loro anche qualcuno che lo fa con piacere?"

Mefisto
rinata4
00giovedì 14 aprile 2005 09:28
Re:

Scritto da: Mefisto3 14/04/2005 9.19
Il fatto non è "andare a staccare le spine", ma come si firma per uscire dall'ospedale, come esistono i "diritti del malato", anche in questo caso, bisogna firmare prima di entrare in un postaccio del genere.
Se poi invece volete mettere il discorso, alla Ponzio Pilato, è un'altro discorso. Mi spiego, chi firma per "NON PATIRE INUTILMENTE", lascia anche un permesso perchè gli venga staccata la corrente, che sia poi un familiare od uno che lo fa per mestiere è irrilevante, pensate a quanti hanno fatto il mestiere di "Boia" nel corso dei millenni, pensate che si facevano un dramma? No è come per tutti i lavori, dopo un pò ti abitui e lo fai con naturalezza; vi porto un'esempio: "Chi arrostisce i polli su un nastro trasportatore, chi scanna i maiali per la macellazione, chi sgozza le mucche per la divisione, pensate che non ci sia fra di loro anche qualcuno che lo fa con piacere?"

Mefisto




..infatti sono d'accordo con te..ci dovrebbero essere leggi che tutelino la volontà del malato in casi come questo..se non si fanno leggi sarà difficile che la gente ci pensi e prenda delle posizioni perchè appunto il discorso "eutanasia" non è legale...se invece fosse legalizzato chi stà affrontando una malattia dolorosa e che lo porterà inevitabilmente alla morte avrebbe la possibilità di decidere cosa fare prima che il suo stato di salute e quindi il suo stato mentale degeneri.
Rosso Ferrari
00giovedì 14 aprile 2005 10:38
Re:

Scritto da: Mefisto3 14/04/2005 9.19
Il fatto non è "andare a staccare le spine", ma come si firma per uscire dall'ospedale, come esistono i "diritti del malato", anche in questo caso, bisogna firmare prima di entrare in un postaccio del genere.
Se poi invece volete mettere il discorso, alla Ponzio Pilato, è un'altro discorso. Mi spiego, chi firma per "NON PATIRE INUTILMENTE", lascia anche un permesso perchè gli venga staccata la corrente, che sia poi un familiare od uno che lo fa per mestiere è irrilevante, pensate a quanti hanno fatto il mestiere di "Boia" nel corso dei millenni, pensate che si facevano un dramma? No è come per tutti i lavori, dopo un pò ti abitui e lo fai con naturalezza; vi porto un'esempio: "Chi arrostisce i polli su un nastro trasportatore, chi scanna i maiali per la macellazione, chi sgozza le mucche per la divisione, pensate che non ci sia fra di loro anche qualcuno che lo fa con piacere?"

Mefisto



Allora vorrei chiederti una cosa:
Una persona,ha diritto di vita e di morte su se stessa?
Mefisto3
00giovedì 14 aprile 2005 10:54
Re: Re:

Scritto da: Rosso Ferrari 14/04/2005 10.38


Allora vorrei chiederti una cosa:
Una persona,ha diritto di vita e di morte su se stessa?




L'uomo HA IL LIBERO ARBITRIO. punto
Quindi la risposta ce l'hai già!

Mefisto

Rosso Ferrari
00giovedì 14 aprile 2005 11:02
Re: Re: Re:

Scritto da: Mefisto3 14/04/2005 10.54



L'uomo HA IL LIBERO ARBITRIO. punto
Quindi la risposta ce l'hai già!

Mefisto




Questo punto mi sembra un pò semplificato.Non stiamo parlando di semplice uomo come creatura,in quel caso è ovvio che abbiamo il libero arbitrio.
Questa decisione va presa in ambito giuridico.Cioè,LO STATO,e la comunità,sono quindi al di sotto della volontà dei singoli?
Se si decide di prendere questa decisione,bisogna considerare un punto importante,ovvero il desiderio di molte persone "sane",di togliersi la vita.
Non sarebbe un pò come dire:"Toglietevi la vita come volete,noi non ci intromettiamo?".
Certo,è vero,se uno si vuole uccidere,si uccide,punto e basta...ma allora perchè i pazienti in stato terminale,non lo fanno?
Se ricordare,sono in aumento i casi di "suicidi di massa" in tutto il mondo.Se ognuno è libero di fare ciò che vuole di sè,lo stato perde potere,e non rischia di dover lasciare libere queste persone di agire come preferiscono?
Mefisto3
00giovedì 14 aprile 2005 11:21
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Rosso Ferrari 14/04/2005 11.02


Questo punto mi sembra un pò semplificato.Non stiamo parlando di semplice uomo come creatura,in quel caso è ovvio che abbiamo il libero arbitrio.
Questa decisione va presa in ambito giuridico.Cioè,LO STATO,e la comunità,sono quindi al di sotto della volontà dei singoli?
Se si decide di prendere questa decisione,bisogna considerare un punto importante,ovvero il desiderio di molte persone "sane",di togliersi la vita.
Non sarebbe un pò come dire:"Toglietevi la vita come volete,noi non ci intromettiamo?".
Certo,è vero,se uno si vuole uccidere,si uccide,punto e basta...ma allora perchè i pazienti in stato terminale,non lo fanno?
Se ricordare,sono in aumento i casi di "suicidi di massa" in tutto il mondo.Se ognuno è libero di fare ciò che vuole di sè,lo stato perde potere,e non rischia di dover lasciare libere queste persone di agire come preferiscono?



Cos'è lo Stato? Da chi è formato lo Stato? Il cittadino è libero nello stato che decide di dar delegato a governare? Rispondi a queste semplici domandine e, vedrai che le risposte giungeranno come un fulmine a ciel sereno.
Se poi invece vuoi far polemica come SOLO i Bigotti cristiani sanno fare, beh è un problema tuo e NESSUNO, io per primo ti toglierò il "fardello" dalle spalle. [SM=g27823]

Mefisto
Controvento82
00giovedì 14 aprile 2005 11:43
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Mefisto3 14/04/2005 11.21


Cos'è lo Stato? Da chi è formato lo Stato? Il cittadino è libero nello stato che decide di dar delegato a governare? Rispondi a queste semplici domandine e, vedrai che le risposte giungeranno come un fulmine a ciel sereno.
Se poi invece vuoi far polemica come SOLO i Bigotti cristiani sanno fare, beh è un problema tuo e NESSUNO, io per primo ti toglierò il "fardello" dalle spalle. [SM=g27823]

Mefisto



Caro illuminato Mefisto,bigotto è una parola che usi con frequenti,ma non certo con i cristiani,visto che sono la stragrande maggioranza dei miei amici e parenti.
Come premesso il mio obiettivo era di analizzare a fondo la questione con voi,e per analizzarla,ci si devono porre delle domande,e mi interessava ascoltare la vostra visione delle cose.
Mi auguravo che rispondessero solo persone intelligenti,ma questo tuo tono...non mi abbasso ad infantili offese.
I miei problemi non sono certo affar tuo,e fossi in te mi preoccuperei dei tuoi,in ogni caso,ti sconsiglio di rispondere a queste discussioni che per te sono così prive di significato.
Risparmierai così alla tua mente illuminata di sprecarsi in discussioni così bigotte,e potrai utilizzarla per utili migliori.[SM=g27811]
Ti consiglio solo di rivolgerti a me con toni più pacati,e di evitare repliche provocatorie.
Chiedo scusa a chi legge se sono andato off-topic,non è mia intenzione continuare l'inutile polemica.

Bye bye [SM=g27830]
rinata4
00giovedì 14 aprile 2005 12:18
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Rosso Ferrari 14/04/2005 11.02


Questo punto mi sembra un pò semplificato.Non stiamo parlando di semplice uomo come creatura,in quel caso è ovvio che abbiamo il libero arbitrio.
Questa decisione va presa in ambito giuridico.Cioè,LO STATO,e la comunità,sono quindi al di sotto della volontà dei singoli?
Se si decide di prendere questa decisione,bisogna considerare un punto importante,ovvero il desiderio di molte persone "sane",di togliersi la vita.
Non sarebbe un pò come dire:"Toglietevi la vita come volete,noi non ci intromettiamo?".
Certo,è vero,se uno si vuole uccidere,si uccide,punto e basta...ma allora perchè i pazienti in stato terminale,non lo fanno?
Se ricordare,sono in aumento i casi di "suicidi di massa" in tutto il mondo.Se ognuno è libero di fare ciò che vuole di sè,lo stato perde potere,e non rischia di dover lasciare libere queste persone di agire come preferiscono?




Io pensavo stessimo parlando di eutanasia accanimento terapeutico e morte assistita..pratiche che riguardano i malati in stato terminale...chi desidera morire pur essendo sano è un altro discorso non centra nulla con quello di cui si parla qui.
Controvento82
00giovedì 14 aprile 2005 13:23
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: rinata4 14/04/2005 12.18



Io pensavo stessimo parlando di eutanasia accanimento terapeutico e morte assistita..pratiche che riguardano i malati in stato terminale...chi desidera morire pur essendo sano è un altro discorso non centra nulla con quello di cui si parla qui.



Sì,infatti,ma allora una persona ha diritto di vita e di morte su se stessa,solo sè è un malato terminale?Esistono molte malattie,come la depressione,che pur lasciandoti perfettamente cosciente,tolgono il desiderio di vita al malato.
Personalmente,provo a mettermi anche nei panni di quelle migliaia di persone,che bloccate da terribili handicap fisici,seppur non portano ad uno stato terminale,obbligano il malato ad una vita molto difficile.
Allora,si dovranno prendere delle posizioni precise:
Si sceglie che lo stato non ha il diritto di interferire,e quindi chiunque può scegliere tra la vita o la morte?
O si sceglie che solo chi sta morendo ha il diritto di disporre della propria vita?

Certo,il centro della discussione è sui malati terminali,ma ovviamente,il discorso sfocia facilmente anche su altri punti delicati.Ovviamente,cercherò di evitare di andare fuori tema
rinata4
00giovedì 14 aprile 2005 13:55
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Controvento82 14/04/2005 13.23


Sì,infatti,ma allora una persona ha diritto di vita e di morte su se stessa,solo sè è un malato terminale?Esistono molte malattie,come la depressione,che pur lasciandoti perfettamente cosciente,tolgono il desiderio di vita al malato.
Personalmente,provo a mettermi anche nei panni di quelle migliaia di persone,che bloccate da terribili handicap fisici,seppur non portano ad uno stato terminale,obbligano il malato ad una vita molto difficile.
Allora,si dovranno prendere delle posizioni precise:
Si sceglie che lo stato non ha il diritto di interferire,e quindi chiunque può scegliere tra la vita o la morte?
O si sceglie che solo chi sta morendo ha il diritto di disporre della propria vita?

Certo,il centro della discussione è sui malati terminali,ma ovviamente,il discorso sfocia facilmente anche su altri punti delicati.Ovviamente,cercherò di evitare di andare fuori tema




Il mio pensiero riguardo ai malati terminali l'ho già esposto..
per quanto riguarda la depressione o altre forme di malattie e forme di handicap secondo me il discorso cambia di molto..la depressione è curabile lo dico per mia esperienza personale e diretta...l'handicap invece è uno stato irreversibile non ho nessuna esperienza in questo campo ma credo che la cosa importante per un portatore di handicap è fargli condurre una vita dignitosa il più possibile.
Controvento82
00giovedì 14 aprile 2005 14:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: rinata4 14/04/2005 13.55



Il mio pensiero riguardo ai malati terminali l'ho già esposto..
per quanto riguarda la depressione o altre forme di malattie e forme di handicap secondo me il discorso cambia di molto..la depressione è curabile lo dico per mia esperienza personale e diretta...l'handicap invece è uno stato irreversibile non ho nessuna esperienza in questo campo ma credo che la cosa importante per un portatore di handicap è fargli condurre una vita dignitosa il più possibile.



Quindi,la tua opinione,è che una persona in stato terminale,possa disporre della propria morte,mentre una persona che non rischia la vita,non deve avere la stessa possibilità?
rinata4
00giovedì 14 aprile 2005 15:09
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Controvento82 14/04/2005 14.34


Quindi,la tua opinione,è che una persona in stato terminale,possa disporre della propria morte,mentre una persona che non rischia la vita,non deve avere la stessa possibilità?



Esatto..per chi non stà affrontando una malattia dolorosa e irreversibile il discorso cambia..eutanasia non centra nulla.
LupoNero666
00giovedì 14 aprile 2005 17:02
Ma guardate che Mefisto da del bigotto a tutti! Pure a me!

Tornando seri, secondo me ogni essere umano ha pieno diritto delle proprie scelte, anche se riguardano vita e morte. Con questo non vuol dire che bisogna far suicidare tutti quelli che cadono in depressione.
Affermo che chiunque sia nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali, sia in grado di decidere se vuole vivere o meno, se vuole rimanere attaccato alle macchine o meno o se vuole abbreviare la propria sofferenza perché tanto non ha speranze di farcela.
Non capisco perché una persona debba morire soffrendo le pene dell'inferno solo per lasciare pulita la coscienza delle masse.

Inoltre il problema di coscienza di "staccare la spina" non sussiste. I boia uccidono ogni giorno in America e a mio avviso molto più ingiustamente che nel caso di una eutanasia.
Non so se lo sapete come si muore tramite iniezione letale, ma é una delle cose più dolorose che esistano al mondo.
Una eutanasia in confronto é un atto di carita.
rinata4
00giovedì 14 aprile 2005 18:10
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Controvento82 14/04/2005 11.43


Caro illuminato Mefisto,bigotto è una parola che usi con frequenti,ma non certo con i cristiani,visto che sono la stragrande maggioranza dei miei amici e parenti.
Come premesso il mio obiettivo era di analizzare a fondo la questione con voi,e per analizzarla,ci si devono porre delle domande,e mi interessava ascoltare la vostra visione delle cose.
Mi auguravo che rispondessero solo persone intelligenti,ma questo tuo tono...non mi abbasso ad infantili offese.
I miei problemi non sono certo affar tuo,e fossi in te mi preoccuperei dei tuoi,in ogni caso,ti sconsiglio di rispondere a queste discussioni che per te sono così prive di significato.
Risparmierai così alla tua mente illuminata di sprecarsi in discussioni così bigotte,e potrai utilizzarla per utili migliori.[SM=g27811]
Ti consiglio solo di rivolgerti a me con toni più pacati,e di evitare repliche provocatorie.
Chiedo scusa a chi legge se sono andato off-topic,non è mia intenzione continuare l'inutile polemica.

Bye bye [SM=g27830]




Conoscendo di persona Mefisto ti assicuro che si diverte un mondo a scherzare...poi come ha detto Lupo lui dà dei "bigotti" a tutti compresi quelli che non sono manco credenti[SM=g27828]

[Modificato da rinata4 14/04/2005 18.11]

Controvento82
00giovedì 14 aprile 2005 19:27
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: rinata4 14/04/2005 18.10



Conoscendo di persona Mefisto ti assicuro che si diverte un mondo a scherzare...poi come ha detto Lupo lui dà dei "bigotti" a tutti compresi quelli che non sono manco credenti[SM=g27828]

[Modificato da rinata4 14/04/2005 18.11]




Ed io apprezzo molto la vostra amicizia verso Mefisto,e sono convinto che voi che lo conoscete bene,vi divertite un sacco con lui.Ma per me che non lo conosco,le sue affermazioni mi sono sembrate fuori luogo.[SM=g27813]
In fondo ho solo chiarito la mia posizione,come detto,non voglio certo fa polemica.[SM=g27811]

Quanto dice luponero,è vero,ci sono i boia che staccano la spina,ma la mia domanda era giustappunto provocatoria,per portarvi a questo ragionamento.
La mano che agisce,è così lontana dal braccio che la comanda?[SM=g27833]
Se un boss manda ad uccidere una persona,tutti lo considereranno assassino,nonostane l'atto è stato commesso da un altra persona.

Quindi,siamo sicuri che c'è differenza,tra firmare per staccare la spina,e il dover prendere in mano la spina e toglierla?
Io credo che se decidessi di firmare un referendum per questo tipo di operazione,dovrei essere poi pronto anche a fare la cosa di mio pugno.
Non dico che se ne presenti la situazione,ma concettualmente,non ci vedo molta differenza,altrimenti non trovo coerente il ragionamento.Spero capiate quello che intendo
rinata4
00giovedì 14 aprile 2005 19:42
_______________________________________________________
La mano che agisce,è così lontana dal braccio che la comanda?
Se un boss manda ad uccidere una persona,tutti lo considereranno assassino,nonostane l'atto è stato commesso da un altra persona.

Quindi,siamo sicuri che c'è differenza,tra firmare per staccare la spina,e il dover prendere in mano la spina e toglierla?
Io credo che se decidessi di firmare un referendum per questo tipo di operazione,dovrei essere poi pronto anche a fare la cosa di mio pugno.
Non dico che se ne presenti la situazione,ma concettualmente,non ci vedo molta differenza,altrimenti non trovo coerente il ragionamento.Spero capiate quello che intendo
____________________________________________________________

Non trovi che ci sia differenza tra uccidere una persona per malgagi intenti e acconsentire alla volontà di un malato terminale che stà soffrendo di smettere di soffrire?
..saluti rosa[SM=g27822]

[Modificato da rinata4 14/04/2005 19.43]

Controvento82
00giovedì 14 aprile 2005 19:55
Re:

Scritto da: rinata4 14/04/2005 19.42

Non trovi che ci sia differenza tra uccidere una persona per malgagi intenti e acconsentire alla volontà di un malato terminale che stà soffrendo di smettere di soffrire?
..saluti rosa[SM=g27822]

[Modificato da rinata4 14/04/2005 19.43]




Certo che c'è differenza,ma io non parlo della giustizia dell'atto,ma del fatto che firmare per staccare la spina,e staccare la spina è la stessa cosa...così per è gli atti che giudichiamo sbagliati,come per quelli che giudichiamo giusti.
Non trovate?
rinata4
00giovedì 14 aprile 2005 20:08
Io firmerei solo se a suo tempo prima del peggioramento del malato il paziente stesso ha espresso le sue volontà lasciando disposizioni precise per quando la sua situazione sarebbe peggiorata..in pratica secondo me ci dovrebbe essere una legge che tuteli la volontà di un malato terminale..solo dietro diretta volontà del malato la mia coscienza mi permetterebbe di firmare per staccare la spina..altrimenti non ci riuscirei credo...comunque certe situazioni se non le si vive in prima persona non è possibile capirle...personalmente mi è capitato di vedere amici o parenti allo stato terminale di una dolorosa malattia e vedere persone soffrire atrocemente o in agonia è straziante...i parenti più stretti di solito in situazioni simili pregano che smetta di soffrire prima possibile in pratica gli augurano di morire.
LupoNero666
00venerdì 15 aprile 2005 17:41
Del resto, se i nostri desideri non hanno alcuna importanza, non siamo padroni della nostra esistenza? Quindi chi dovrebbe scegliere per noi? Stato e parenti?
Francamente preferirei essere libero da tali angosce e decidere da solo quale deve essere la mia sorte nei casi più gravi.
Personalmente, se qualcuno che soffre terribilmente mi chiedesse di alleviare definitivamente le sue sofferenze, potrei anche accettare di farlo... sempre che questo fosse legale.
Mefisto3
00venerdì 15 aprile 2005 22:57
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Controvento82 14/04/2005 11.43


Caro illuminato Mefisto,bigotto è una parola che usi con frequenti,ma non certo con i cristiani,visto che sono la stragrande maggioranza dei miei amici e parenti.
Come premesso il mio obiettivo era di analizzare a fondo la questione con voi,e per analizzarla,ci si devono porre delle domande,e mi interessava ascoltare la vostra visione delle cose.
Mi auguravo che rispondessero solo persone intelligenti,ma questo tuo tono...non mi abbasso ad infantili offese.
I miei problemi non sono certo affar tuo,e fossi in te mi preoccuperei dei tuoi,in ogni caso,ti sconsiglio di rispondere a queste discussioni che per te sono così prive di significato.
Risparmierai così alla tua mente illuminata di sprecarsi in discussioni così bigotte,e potrai utilizzarla per utili migliori.[SM=g27811]
Ti consiglio solo di rivolgerti a me con toni più pacati,e di evitare repliche provocatorie.
Chiedo scusa a chi legge se sono andato off-topic,non è mia intenzione continuare l'inutile polemica.

Bye bye [SM=g27830]





Dal mio personale punto di vista, se un'essere vivente (qualunque sia come uomo o Animale) soffre e non c'è più possibilità di guarirLo, è bene "abbatterlo senza indugio", d'altra parte già lo facciamo con i cavalli del palio di siena, con i cani nei combattimenti, con i polli e volatili, quindi perchè non farlo anche con l'essere che sta distruggendo il mondo in cui vive?
Se sai leggere come dici, la Mia Risposta è già stata data, se invece Vuoi avere per forza ragione, beh sono problemi tuoi, Volevi il mio parere no? Eccola in data 13/04/2005 15.55.


Mefisto

Midnight
00venerdì 15 aprile 2005 23:13
Credo che per risolvere il problema sarebbe utile quando si raggiunge la maggiore età far compilare un documento che permetta agli altri di sapere le ultime volontà in caso non avessimo + il controllo delle ns. azioni in caso di un incidente. Ad esempio l'eutanasia e l'esportazioni degli organi dopo la morte. Si eviterebbero un saco di problemi non credete?
LupoNero666
00sabato 16 aprile 2005 10:52
Eccome Midnight!!! Non ci sarebbero più casini del tipo: decide la moglie o il marito, oppure i genitori, oppure i figli, i dottori, lo Stato, Dio, Buddha... insomma, si farebbe molta più chiarezza rispettando le piene volontà del defunto.
MagicMushr00m
00martedì 19 aprile 2005 03:00
ciao
ho sempre(si f x dire) pensato(ora penso questo prima nn c avevo mai pensato) ke nn ho deciso d vivere (ne questa ne altre vite ipotetike, eterne, ciklike), sonof elice d vivere e saro felice d decidere d morire
questo x me
x gli altri trovo ke l'idea del foglio su skrivere kosa fare in kasi dove nn potranno decidere è la miglior soluzione e anke la possibilita d scegliere la morte a ki è in fase terminale d malattie inkurabili

il kaso in usa kome sempre strumentalizzato, una persona a morire no xke è anti religioso o antimorale(mormone bush) no, si fa polemika e una legge x impedirlo mentre una guerra dove vanno a morire gente in salute si, si puo accettare
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