La storia di Gharlane of Eddore

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roob
00sabato 23 giugno 2001 14:54

La storia di Gharlane of Eddore



Con la sua cultura enciclopedica, il sul pessimo carattere ed oltre 8 mila post, era diventato una leggenda dei newsgroup di fantascienza. Ora non c’è più. Ma chi era veramente?



«Domenica mattina, l’uomo conosciuto su Internet come “Gharlane of Eddore” ci ha lasciati». Questo messaggio, apparso su alcuni newsgroup di fantascienza il 13 giugno 2001, segna l’epilogo della vicenda terrena di una delle leggende di Usenet. Probabilmente, per la maggioranza degli uomini sul pianeta quest’annuncio non risulterà di nessun interesse. Ma per i frequentatori dei newsgroup, si tratta di un vero e proprio colpo. Un dato su tutti può forse essere utile per capire la portata dell’evento: a tutt’oggi, il thread scaturito dalla morte di Gharlane of Eddore ha collezionato ben 189 post.

Ma chi era Gharlane of Eddore? E perché la sua morte risulta essere un evento così importante, tanto da venir ripreso da un sito come TheRegister? La risposta è semplice: perché Gharlane of Eddore era un mito di Usenet. Ma è complessa, al tempo stesso: Gharlane era – è sempre stato – un mistero. Sugli archivi di Dejanews risultano più di 8 mila post inviati a suo nome – senza contare quelli che aveva inviato nell’era pre-Internet sui BBS; eppure i dettagli sulla sua vita reale, al di fuori dei newsgroup, sono scarsi e lasciati quasi sempre ai pettegolezzi di quelli (tanti) che odiavano Gharlane per il suo modo di fare arrogante e spocchioso.

Gharlane aveva una cultura enciclopedica, in particolare su tutto quanto riguardasse la fantascienza. Pare che fosse anche in grado di parlare l’arabo ed il russo. Tutto questo lo portava ad essere estremamente preciso ed esauriente nelle sue risposte, ma anche a mal tollerare le inesattezze altrui: «Il suo modo di fare arrogante, spesso sembrava comunque giustificato: sapeva talmente tante cose sui libri, i film e le serie televisive di fantascienza!» dice ricordandolo David Silberstein, uno dei suoi compagni di newsgroup: «Ed era un vero onore quando si complimentava con qualcuno o per qualcosa».

Ma non tutti quelli che avevano avuto modo di incontrarlo sui newsgroup sopportavano tanto volentieri le sue bizze: su Usenet si possono ancora leggere le “Gharlane of Eddore FAQ”, nelle quali O.Deus, uno dei suoi irriducibili “avversari”, si diverte a dipingerlo come un intrattabile, immeritevole, ingiustificabile disadattato sociale: «Gharlane è un tizio che passa la sua vita seduto sul culo, senza muoversi, e per questo porta rancore al mondo intero. Non conosce altro modo di relazionarsi con il prossimo, se non mostrandosi condiscendente o insultandolo».

A parte le maldicenze e gli aneddoti, pochi dati sembrano acquisiti con certezza circa la vita di Gharlane of Eddore. Innanzitutto il suo pseudonimo, preso da un personaggio creato dallo scrittore di fantascienza E. E. Doc Smith. Gharlane e Smith erano buoni amici, e pare che lui avesse chiesto direttamente allo scrittore il permesso di utilizzare lo pseudonimo. Viveva a Sacramento, in California, ma riteneva che il Nevada fosse la sua vera casa, e aveva un figlio di 11 anni. Molti sostengono che fosse egli stesso uno scrittore di fantascienza e un critico televisivo con all’attivo la pubblicazione di alcuni libri. Secondo altri, invece, avrebbe prodotto alcune colonne sonore. «Nella vita reale non ha scritto niente e anche recentemente un suo soggetto è stato rifiutato per la serie Star Trek Voyager,» sostiene il solito O.Deus. A lui si deve anche l’unico dato fisico su Gharlane: pesava quasi 140 chili.

Come che sia, nel corso degli anni Gharlane of Eddore era diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli appassionati di fantascienza. Una leggenda che, in quanto tale, continua a proiettare la propria immagine e a far parlare di sé anche dopo la morte. Gli amici di Gharlane hanno chiesto a chi vorrà onorarne la memoria, di piantare un albero, di adottare un gatto abbandonato, oppure di donare qualcosa a “Eddie Eagle”. “Eddie Eagle” è un programma per la sicurezza dei bambini che hanno in casa armi da fuoco promosso dalla National Rifle Association (NRA), l’associazione americana dei possessori di fucili. La richiesta di versare denaro ad un’organizzazione di questo tipo ha scatenato la comprensibile ira di alcuni navigatori.

Ancora una volta, è David Silberstein che tenta di spezzare una lancia in favore di Gharlane: «Era un liberale ardente e un sostenitore del Secondo Emendamento e della NRA,» dice nel suo messaggio di ricordo: «Molte persone erano dispiaciute o infastidite per il modo veemente nel quale difendeva il possesso di armi da fuoco, anch’io lo ero. Ma, in ultima analisi, lui mi ha fatto comunque riflettere su questo argomento e mi ha reso partecipe dei punti di vista diversi dal mio».

La polemica su chi fosse realmente Gharlane of Eddore, già vivace durante la sua vita, è esplosa, naturalmente, con la sua scomparsa. Secondo alcuni, infatti, a questo punto nasconderne l’identità è inutile: «Ero totalmente favorevole ad aiutare Gharlane a mantenere nascosta la sua vera identità finché era in vita,» dice Simon Slavin: «ma ora è morto e questo stratagemma non è più necessario». Ma non tutti la vedono in questa maniera. Si chiede Podkayne Fries: «Importa veramente sapere il suo vero nome? Abbiamo veramente bisogno di sapere dove lavorava?»

Il sito britannico TheRegister, che per primo ha dato la notizia della morte di Gharlane, è stato letteralmente inondato da e-mail a sostegno dei due opposti schieramenti. Stretto tra il dovere dell’informazione e il rispetto per gli amici di Gharlane, ha stabilito che saranno gli stessi lettori, tramite un sondaggio, a decidere se la vera identità di Gharlane of Eddore debba essere rivelata. I risultati verranno resi pubblici lunedì.

Se possiamo permetterci un’opinione, vorremmo esprimere due motivi per i quali la vera identità di Gharlane dovrebbe rimanere segreta: il primo è che, dopotutto, chi veramente vuole conoscerla può farlo abbastanza agevolmente. Anche noi sappiamo il vero nome di Gharlane of Eddore, ma non lo riveleremo: perché Gharlane, con i suoi pregi e i suoi difetti, la sua schiera di ammiratori e di detrattori, era una leggenda. Forse la prima vera leggenda di Internet.

E questo è il secondo argomento che portiamo a sostegno della nostra richiesta: le vere leggende rimangono tali anche dopo la morte proprio perché riescono a compiere la magia di essere slegate dalle contingenze terrene, da etichette passeggere come un nome o un volto. Gharlane of Eddore è stato e rimarrà un mito proprio per il suo essere sempre presente, ma totalmente impalpabile; in evidenza e al tempo stesso inafferrabile; inflessibile eppure sfuggente; opprimente, ma incorporeo. Il tutto a prescindere dalla (o nonostante la) sua cultura, il suo pessimo carattere, e i suoi 140 chili.


di Alessio Balbi


Zen
00lunedì 25 giugno 2001 11:39
Interessante. Affascinante. E che e' bello sapere che qualcuno si ricordera' di te dopo la tua morte. Ma tanto quando sei morto non sei in grando di verificare, quindi...boh
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