La luce di Orione è stato il primo libro della saga di Eymerich dello scrittore Evangelisti che comprai e appena scoprii che era l'ultimo in ordine di pubblicazione mi procurai gli altri e questo mi rimase non ancora letto.
Ho rimediato qualche tempo fa e incredibilmente nel giro di un week-end l'ho finito.
Rispetto agli altri libri della saga credo che questo sia il miglior libro scritto su questo personaggio e personalmente anche quello più "action" se mi passate il termine.Come sempre ho apprezzato lo sforzo descrittivo dell'autore nel riporate usi e comstumi dell'epoca e stavolta persino dell'est europeo ai tempi del declino dell'impero romano d'oriente.
Se possibile ho trovato contemporaneamente più umano e allo stesso tempo più crudele il protagonista quasi a dimostrare che col tempo anche il vecchio inquisitore che tanto cerca di essere integerrimo con il mondo ormai si lascia corrompere anche dagli aspetti più sorbidi dell'esistenza senza oltrepassare una sua vaga linea di condotta...
La storia come detto è principalmente quella dell'inquisitore ma alcuni capitoli (per la verità leggermente scollegati dal "senso" del romanzo..o forse non ho apito io l'utilità a differenza dei precedenti volumi) sono ambientati in un futuro ucrònico.
Se la tecnica narrativa e anche il linguaggio nonchè le descrizione dei luoghi e personaggi mi è piaciuta tantissimo ben poco invece ho apprezzato l'idea "sovrannaturale del libro.Anche perchè finora i vari argomenti fantastici erano più o meno pseudo scentifici qui invece cadiamo nel superstizioso puro (chi ha letto il libro sa):la negromanzia.
Rimane comunque davvero un bellissimo romanzo da leggere con avidità anche per sorridere dei battibecchi tra Eymerich e frate Bagueny che gli fa da assistente